Università di Ferrara – Dipartimento di Architettura
Corso di laurea in Design del prodotto industriale
AA. 2016-2017
Secondo semestre, febbraio – maggio 2017
Durata del corso: 132 ore
Premessa
Il decorso evolutivo delle tecniche di lavorazione del materiale lapideo ha consentito nel tempo un lento ma progressivo alleggerimento dell’azione manuale dell’uomo sulla materia.
Così le lavorazioni tridimensionali “per levare” cioè che liberano la forma togliendo l’eccesso con operazioni percussive (martello e scalpello) e abrasive (raschiatura e lucidatura), e le lavorazioni bidimensionali per “separazione” (lama o filo) o “a spacco” per la produzione di lastre, sono state via via trasferite alle macchine: fresatrici, lucidatrici, a telaio mono o multilama e spacciatrici.
La recente introduzione della tecnologia digitale sta portando, anche nel settore lapideo, un cambiamento profondo che consente nuove modalità di lavorazione, sia in termini di precisione e ripetibilità che di forma. Il controllo delle movimentazioni su più assi, tipico di bracci robotizzati, è applicabile anche per le operazioni di taglio, che dalla bidimensionalità della lastra evolvono alla tridimensionalità.
Grazie alla progettazione computerizzata (CAD) e le lavorazioni automatiche (CAM) ci è consentito di prevedere e controllare con grande precisione ogni dettaglio della fase produttiva con la conseguente possibilità di ottimizzare le risorse.
Nell’ambito di una necessità, sempre maggiore, di riduzione dello scarto e d’impiego di risorse non rinnovabili saranno da preferire le tecniche che consentono di minimizzare il consumo di materia spostando il nostro interesse dalle lavorazioni “per levare” a quelle per “separazione”, che consentono la produzione di forme senza la frammentazione o polverizzazione della materia in eccesso.
Obiettivi formativi
Il corso è finalizzato a trasferire agli studenti del secondo anno di Design del Prodotto Industriale del Dipartimento di Architettura di Ferrara una consapevolezza critica sull’impiego dei materiali lapidei naturali e delle lavorazioni.
Contenuti centrali dell’offerta formativa sono: l’identificazione e l’interpretazione critica dei codici e dei linguaggi della contemporaneità con cui la pietra si presenta nell’architettura, nel design e negli arredi d’interni d’oggi. La conoscenza delle categorie fisiche e merceologiche dei materiali scelti per le esercitazioni, la loro rispondenza agli scopi e finalità a cui sono destinati i prodotti di design; la connessione tra diversi materiali e le nuove tecniche di progettazione informatizzata e relative potenzialità formali e funzionali; l’acquisizione di specifiche conoscenze di lavorazione attraverso la realizzazione di esperienze in laboratorio interno e in collaborazione con aziende partner dotate di tecnologia di taglio water jet; il progetto espositivo come fase integrata della progettazione-produzione nella comunicazione dei prodotti di design.
Prerequisiti
Oltre al superamento degli esami propedeutici si richiede l’abilità di veicolare le proprie idee tramite il disegno a mano e al computer. Occorrono capacità tecniche di disegno 2D, 3D e renderizzazione. Si richiede abilità nell’organizzare le idee in un sistema per poi tradurle in progetto tramite processo logico-analitico.
Contenuti del corso
Il corso è dedicato allo studio e al progetto tecnico-formale di elementi di design in pietra naturale prodotti con tecnologia di taglio water jet.
Sarà sperimentata la possibilità di lavorare i materiali con caratteristiche e proprietà fisico-meccaniche ed estetiche diverse per la realizzazione di prodotti finalizzati all’architettura, all’arredo e al design.
Obiettivo del corso è inoltre verificare la possibilità di ridurre lo scarto di materia elaborando progetti esplorativi mediante operazioni di separazione a taglio e la loro ricomposizione al fine di produrre elementi di design seriali secondo un processo industriale.
Metodi didattici
La didattica del corso si articola nelle seguenti fasi tra loro connesse.
1. Analisi delle proprietà dei materiali
La fase si impernia in una serie di lezioni frontali e ricerche sui materiali.
a. Geologia e caratteristiche dei materiali litici
Partendo dal ruolo dei materiali nell’architettura e nel design contemporanei, saranno approfondite le caratteristiche delle rocce dal punto di vista delle categorie geologiche, petrografiche e commerciali. In particolare verranno studiati i principali litotipi italiani e la loro applicazione nella tradizione e nella contemporaneità.
b. Caratteristiche fisico-meccaniche dei materiali complementari
2. La ricerca
L’applicazione della pietra e di altri materiali connessi nell’architettura e nel design contemporanei, sarà oggetto di ricerche specifiche individuali e di gruppo su opere scelte nella produzione di prestigiosi architetti e designers internazionali, che si concluderanno con la compilazione di documenti scritti e grafici.
3. Il progetto
Sulla base dei litotipi, dopo averne studiato le proprietà fisico-meccaniche e le potenzialità espressive e aver appreso le specificità tecniche di taglio water jet e le modalità di disegno dei percorsi di taglio tramite software, verranno individuate le tipologie di prodotto più consone (mobili, complementi di arredo, elementi architettonici, oggettistica ed accessori) alle caratteristiche dei materiali stessi e alla tecnologia impiegata con particolare attenzione alla riduzione dello scarto, avrà inizio l’attività progettuale dei gruppi di studenti.
4. Corso di Ergonomia
Il corso ha lo scopo di dare allo studente una visione complessiva delle due maggiori branche in cui si articola la disciplina al giorno d’oggi: l’ergonomia fisica e l’ergonomia cognitiva. Alle lezioni teoriche saranno affiancati workshops pratici in cui gli studenti lavoreranno in gruppo e svolgeranno esercitazioni su prodotti/ambienti fisici e prodotti/servizi digitali.
Si tratteranno poi in maniera trasversale temi comuni ad entrambe le branche: le affordances, l’usabilità, l’accessibilità, l’esperienza d’uso.
5. Atelier di progettazione
L’attività di progetto rappresenterà la parte centrale del corso e si svilupperà parte in aula, con revisioni continuative del corpo docente (preceduta e affiancata da comunicazioni dei docenti e dei visiting teacher), parte nel laboratorio interno, parte in visite guidate nelle aziende partner dotate di tecnologia water jet e con confronti con operatori specializzati di aziende del settore.
6. Corso 3D
Parallelamente sarà avviato un corso di progettazione 3D con software Evolve di Altair, mediante il quale si potranno generare superfici e percorsi di taglio da trasferire alle lavorazioni a controllo numerico.
7. Prototipazione
La fase finale del percorso progettuale consisterà nella realizzazione fisica di modelli e prototipi utilizzando la strumentazione water jet delle aziende parntner e le attrezzature di cui è dotato il laboratorio modelli dell’Università. L’insieme degli elaborati finali (disegni, modelli, video) saranno esposti a conclusione del corso in una mostra aperta al pubblico negli spazi di Palazzo Tassoni e successivamente a Marmomacc (Mostra Internazionale di pietre, design e tecnologie) nella Fiera di Verona insieme ai prototipi realizzati dalle aziende.
Modalità di verifica dell’apprendimento
La verifica avverrà attraverso la valutazione delle fasi in cui si articola il percorso didattico degli studenti.
La prima riguarda l’indagine e la ricerca sulle applicazioni dei materiali, e sarà consegnata nella forma di book formato A4.
La seconda riguarderà il progetto assegnato a ciascun studente o gruppo e sarà sviluppata nella forma di tre tavole di elaborati grafici di formato cm. 70×100 e nella produzione di modelli e prototipi realizzati in laboratorio o presso aziende.
Concorreranno alla valutazione finale anche la partecipazione al corso 3D e ai colloqui parziali e finale.
Testi di riferimento
Francesco Rodolico, Le pietre delle città d’Italia, Firenze, Le Monnier, 1952, pp. 501;
Raniero Gnoli, Marmora romana, Roma, Edizioni Dell’Elefante, 1971, pp. 289;
Giorgio Blanco, Dizionario dell’architettura di pietra, vol. 1, Roma, Carocci, 1999, pp. 300;
David Dernie, New stone architecture, Londra, Laurence King, 2003, pp. 240;
Alfonso Acocella, L’architettura di pietra. Antichi e nuovi magisteri costruttivi, Lucca-Firenze, Lucense-Alinea, 2004, pp. 623;
Piero Primavori, Il Primavori. Lessico del settore lapideo, Verona, Zusi, 2004, pp. 415;
Alfonso Acocella, Stone architecture. Ancient and modern construction skills, Milano, Skira, 2006, pp. 623;
Francesco Girasante, Domenico Potenza (a cura di), Dalla pietra all’architettura, Foggia, Claudio Granzi, 2006, pp. 119;
Giuseppe Fallacara, Verso una progettazione stereotomica. Towards a stereotomic design, Roma, Aracne, 2007, pp. 187;
Giorgio Blanco, Manuale di progettazione. Marmi e pietre, Roma, Mancosu, 2008, pp. 1140;
Vincenzo Pavan (a cura di), Litico, etico, estetico, Milano, Motta, 2009, pp. 157;
Christian R. Pongratz, Maria Rita Perbellini, Cyber stone. Innovazioni digitali sulla pietra, Roma, Edilstampa, 2009, pp. 94;
Alfonso Acocella, Davide Turrini (a cura di), Travertino di Siena. Sienese travertine, Firenze, Alinea, 2010, pp. 303;
Carlo A. Garzonio, Franco Montanari, Maria C. Torricelli, Pietra Serena. Qualità del prodotto e sostenibilità ambientale, Melfi, Librìa, 2010, pp. 93;
Christina Conti, Progettare con le pietre arenarie. Materiali, tecniche, architettura, Sant’Arcangelo di Romagna, Maggioli, 2011, pp. 164;
Vincenzo Pavan (a cura di), Glocal stone, San Giovanni Lupatoto, Arsenale, 2011, pp. 159.
Donald Norman, La caffettiera del masochista, Giunti, Firenze, 1990
Donald Norman, Living with Complexity, MIT Press, 2010
Francesco di Nocera, Ergonomia Cognitiva, Carocci, 2011
Veronica Dal Buono, Raffaello Galiotto. Design digitale e materialità litica, Melfi, Libra, 2012, pp. 112.
CORPO DOCENTE
Raffaello Galiotto
Vincenzo Pavan
Laura Boffi
Carmela Vaccaro
Carlo Trevisani
BRAND PARTNERS
Prussiani Engineering
Altair, software Evolve
architetturapietra2.sviluppo.lunet.it
Il website architetturapietra2.sviluppo.lunet.it, ideato e promosso da docenti del Corso, fungerà da agenda e da spazio di social networking per le attività didattiche. In esso saranno annunciate e documentate lezioni, conferenze, revisioni e visite di studio.