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26 Febbraio 2008

Principale

La costruzione contemporanea

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25 Febbraio 2008

Principale

Le Città del Futuro. Il progetto della ragione.

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All’Auditorium di Roma Parco della Musica, sabato 1 marzo 2008 ore 9:30 si terrà, promosso dal Comune di Roma Assessorato all’urbanistica, il Convegno Internazionale, “Le Città del Futuro. Il progetto della ragione. Architettura, Scienza, Tecnologia, Comunicazione” che vedrà prestigiosi relatori internazionali tra cui John M. Johansen, John Allen, Luo Li, Serkan Anilir e sarà concluso dagli on. Walter Veltroni, Roberto Morassut e Gianni Alemanno. Parallelamente al convegno nel foyer dell’Auditorium si presenta la Mostra “Quindici studi romani. Nuove sfide per la città di domani” curata da Antonino Saggio e che presenta per la prima volta da molti anni a Roma una selezione di studi protagonisti del dibattito architettonico: AeV Architetti associati | Architecture and Vision | Centola & associati | Delogu Architetti Associati | Giovanni D’Ambrosio | Bioprojectgroup | King Roselli Architetti | Giammetta & Giammetta | Ian + | Labics | Ma0 | Nemesi | N! Studio | Schivo | T studio.

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Saranno esposte in questa occasione un campo vasto di sperimentazioni e di realizzazioni che hanno interessato sia la città di Roma sia altre aree metropolitane e che indicano una serie di strade innovative e stimolanti da seguire sempre più intensamente nei prossimi anni.

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25 Febbraio 2008

Eventi

PIETRA DELLA LESSINIA
Viaggio di studio

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PIETRA DELLA LESSINIA | Sant’Anna d’Alfaedo (VR)
VIAGGIO DI STUDIO

28 FEBBRAIO 2008 | Partenza ore 8,30 Via dei Baluardi Angolo Via Quartieri (FE)
FACOLTA’ DI ARCHITETTURA DI FERRARA
IN COLLABORAZIONE CON VERONAFIERE MARMOMACC
CORSO DI COSTRUZIONI IN PIETRA A. A: 2008-2009
PROF. ALFONSO ACOCELLA PROF. VINCENZO PAVAN

L’Azienda
La società “Pietra della Lessinia s.r.l.” trae le sue origini da Luciano, Luigi ed Adriano Quintarelli, quando nella prima metà degli anni Sessanta del Novecento operava artigianalmente nel settore della trasformazione della pietra.
La dedizione e l’esperienza dei Quintarelli, sfociata in maestria della lavorazione della pietra dei monti della Lessinia, si trasferisce negli anni ai figli ed ai nipoti. Nei primi anni Ottanta si valorizza la conoscenza, la perizia e la capacità accumulata negli anni attraverso la fondazione della società “Pietra della Lessinia s.r.l.”
La creazione della nuova società segna il passaggio da un ambito prettamente artigianale verso una dimensione più moderna e dinamica, senza però dimenticare di mantenere vive quelle tradizioni e quelle tecniche di lavorazione che hanno reso così caratteristiche le creazioni realizzate lungo la prima fase di vita della struttura produttiva sotto la famiglia Quintarelli. Il risultato è un perfetto mix delle potenzialità consentite dai moderni macchinari guidati da operatori qualificati e i magisteri del saper fare artigianale.
Oggi la società “Pietra della Lessinia s.r.l.” ha sede in S.Anna d’Alfaedo in provincia di Verona e più precisamente in località Schioppo dove fu costruito il primo capannone di lavorazione, a sottolineare la continuità e il radicamento alle radici da cui nasce.
Negli anni la società “Pietra della Lessinia s.r.l.” ha saputo farsi apprezzare localmente e nel mondo, per le sue lavorazioni, sempre particolari ed accurate che continuano a contraddistinguerla. Pochi esempi sono sufficienti al fine di evidenziare la vasta gamma di opere ed installazioni realizzate: il Lungolago di Lazise in provincia di Verona, la pavimentazione di Piazza Vittorio Emanuele in Modena, la Sinagoga in Israele nella città di Telaviv dell’architetto svizzero Mario Botta, un importante progetto F.A.O. ed una grande realizzazione residenziale in Kuwait. Sono stati realizzati, inoltre, impegnativi rivestimenti con tecnica di pareti ventilate: Centro Commerciale a Castel d’Azzano, Biscottificio Baroni di Albaredo d’Adige, Hotel a Cesenatico, pavimentazione Airport Center di Villafranca (VR).
Le lavorazioni realizzate dalla società che conferiscono specificità alla pietra della Lessinia sono in finitura lucida, patinata, anticata, sabbiata, fiammata, rullata (anche a mano), bocciardata (anche a mano). Nella ricerca della qualità totale, la società si è certificata secondo la Norma DIN ISO 9001: 2000 certificato n. 71 100 C 227.

www.pietradellalessinia.com

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24 Febbraio 2008

Eventi

TESTI FRATELLI
Viaggio di studio

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TESTI FRATELLI | Sant’Ambrogio di Valpolicella (VR)
VIAGGIO DI STUDIO

28 FEBBRAIO 2008 | Partenza ore 8,30 Via dei Baluardi Angolo Via Quartieri (FE)
FACOLTA’ DI ARCHITETTURA DI FERRARA
IN COLLABORAZIONE CON VERONAFIERE MARMOMACC
CORSO DI COSTRUZIONI IN PIETRA A. A: 2008-2009
PROF. ALFONSO ACOCELLA PROF. VINCENZO PAVAN

L’azienda
Leader internazionale nel settore delle forniture di pietra naturale per progetti su misura, TESTI GROUP è composto da sette aziende, che consentono la produzione a ciclo completo.
Marmi e graniti ricercati in tutto il mondo arrivano in Italia per essere lavorati dopo essere stati testati dai numerosi uffici acquisti. Esperti collaudatori, distribuiti nei vari continenti, consentono al Gruppo di mantenere un costante controllo e monitoraggio qualitativo delle fonti di approvvigionamento.
La “perla” nelle lavorazioni artistiche è TESTI FRATELLI, fondata nel 1910, ormai diventata punto di riferimento per componenti naturali di alta qualità destinati ad architetture pubbliche e private, ville, alberghi di lusso, yacht. La gamma dei litotipi disponibili include 320 tipi di marmi e graniti lavorati in pavimenti, scale, bagni, halls, sale conferenze, monumenti, fontane, colonne, intarsi e decori, rivestimenti interni ed elementi speciali.
TESTI FRATELLI ha sviluppato e presenta l’esclusiva “HYPERWAVE”: la serie di superfici tridimensionali che rivoluzionano la concezione espressiva dei rivestimenti, delle pavimentazioni, del design in marmo e pietra naturale.

www.testigroup.com

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22 Febbraio 2008

Ri_editazioni

RACCONTI DI PIETRA*
Madre, Abbraccio, Casa, Forza, Silenzio, Rispetto, Bellezza, Architettura, Unicità, Patrimonio non rinnovabile

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Foto Palmalisa Zantedeschi

Silenzio
È nel silenzio interiore che si virtualizza il passato e il presente nell’avvenire, la stasi nel movimento futuro.
L’atmosfera di sospensione è lo spazio dell’anima dove si sedimentano le emozioni, mentre la mente “gira” quando tutto apparentemente sembra fermo e muto.
Il nostro presente tecnologico è diventato un mondo “senza silenzio”; rumori e frastuoni al plurale, come pure invadenti immagini e infinite parole, riempiono l’etere e l’ambiente esistenziale – sia della vita pubblica che privata degli uomini – erodendo lo spazio dell’interiorità, dell’introspezione.
Si spiega facilmente allora perchè il silenzio sia diventato “bene prezioso” (si parla addirittura di “lusso contemporaneo”) e, conseguentemente, “merce” in vendita per alcuni settori dell’economia globale.
Catene di alberghi, conventi e monasteri spogli che accolgono ospiti laici; stazioni termali defilate, mete turistiche estreme, montagne e altipiani lontani, deserti (a breve lo stesso spazio celeste) ripropongono la condizione del silenzio come fuga dalla vita contemporanea, erogandola “a tempo” e “a pagamento”. Il silenzio è venduto per il suo valore terapeutico, catartico, rigenerante del corpo e della mente.
Ma il silenzio non è semplice mancanza di rumori, quanto una questione di sospensione e di empatia interiore. Uno stato magico dell’anima attraverso cui si riesce a respingere in sottofondo la pressione di suoni, parole, immagini, corpi, incombenze.
Quale silenzio ancora è possibile ricercare fra le mille voci e le mille immagini che frammentano l’esperienza del tempo contemporaneo ?
Oggi siamo tutti sotto la cappa di un rumore mediatico dove un’immanente energia informativa, carica, densa, pervasiva è sprigionata da un network globale che incombe sul cielo delle nostre città, e che ora ha iniziato anche ad espandersi sui territori del paesaggio quieto, silenzioso delle campagne.
Affiora un’immagine nella nostra mente.
È l’immagine legata ai nostri figli e alla loro difficile ricerca interiore; li intravediamo “nomadi” – come d’altronde tutti noi, oramai – ad attraversare (senza abitare più) città e territori diventati d’un colpo caotici, affollati, rumorosi.

Alfonso Acocella

Note
* Racconti di pietra, testi di Alfonso Acocella e Nicoletta Gemignani, foto di Palmalisa Zantedeschi

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20 Febbraio 2008

Eventi

KENGO KUMA. PERCORSI LITICI: DA STONE MUSEUM A STONE PAVILLON

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KENGO KUMA. PERCORSI LITICI: DA STONE MUSEUM A STONE PAVILLON
Lecture di Luigi AlIni | Università di Catania

21 FEBBRAIO 2008 ORE 10 AULA A4
FACOLTA’ DI ARCHITETTURA DI FERRARA
IN COLLABORAZIONE CON VERONAFIERE MARMOMACC
CORSO DI COSTRUZIONI IN PIETRA A.A: 2008-2009
PROF. ALFONSO ACOCELLA PROF. VINCENZO PAVAN

Ritorno ai materiali
“Nel corso degli anni novanta ho visitato moltissimi luoghi alla ricerca della concretezza della sostanza, desideroso di sperimentarne le possibilità. Questo girovagare mi ha consentito di conoscere molte sostanze interessanti e di lavorare in modo serio “insieme” alla sostanza. Ripensando adesso a queste occasioni, mi rendo conto che sono tutte capitate per caso. Non ero tanto io a cercarla attivamente, guidato da un concetto, quanto piuttosto la sostanza a venirmi incontro. Io sono sempre stato passivo, era sempre la sostanza a piombare su di me. All’inizio la mia reazione era invariabilmente: “cosa? Devo lavorare con questo materiale ?”, ma dopo qualche tempo la sensazione di disagio si trasformava in affetto. Sviluppavo un forte legame con la sostanza. Probabilmente è per questo che sono riuscito ad agire su di essa con una notevole libertà, come un dilettante, senza sentirmi legato a metodi già esistenti.(…)
Nello Stone Museum ho incontrato la sostanza denominata pietra. La pietra era un altro materiale che non prediligevo o che, per essere onesto, non amavo granchè”.

Continua: Pensare i materiali. Pensare la pietra

Kengo Kuma
Vai anche a: SOFT-STONE. Origami di pietra
Vai anche a: SOFT-STONE. Fluttuanti spazi dedalici

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19 Febbraio 2008

Eventi

ARCHITETTURA E LINGUAGGIO DELLA PIETRA

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ARCHITETTURA E LINGUAGGIO DELLA PIETRA
Lecture di Vincenzo Pavan | Università di Ferrara

20 FEBBRAIO 2008 ORE 16 AULA A4
FACOLTA’ DI ARCHITETTURA DI FERRARA
IN COLLABORAZIONE CON VERONAFIERE MARMOMACC
CORSO DI COSTRUZIONI IN PIETRA A.A: 2008-2009
PROF. ALFONSO ACOCELLA PROF. VINCENZO PAVAN

Leggerezza, gravità, colore, texture. I materiali lapidei partecipano all’opera architettonica con propri linguaggi che entrano in una relazione complessa con la forma architettonica, l’impianto strutturale e i sistemi costruttivi. Imparare i codici con cui si costruisce la grammatica e la sintassi di questi linguaggi è un passaggio imprescindibile del sapere, e una acquisizione fondamentale per dare carattere e identità all’architettura di pietra.
La condizione di rapida mutevolezza dell’architettura odierna ci impone di considerare continuamente aperta la ricerca sul linguaggio della pietra e ci spinge verso nuovi orizzonti della forma e della costruzione. Compito questo che richiede un intenso rapporto tra sapere e saper fare, tra il pensiero dell’architetto e l’esperienza del mondo produttivo.

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19 Febbraio 2008

Eventi

RIABILITARE LO STILE LITICO. Un progetto culturale di terzo millenio

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RIABILITARE LO STILE LITICO
Lecture di ALFONSO ACOCELLA | Università di Ferrara

20 FEBBRAIO 2008 ORE 14 AULA A4
FACOLTA’ DI ARCHITETTURA DI FERRARA
IN COLLABORAZIONE CON VERONAFIERE MARMOMACC
CORSO DI COSTRUZIONI IN PIETRA A.A: 2008-2009
PROF. ALFONSO ACOCELLA PROF. VINCENZO PAVAN

2004-2006. I libri: L’architettura di pietra_ Stone Architecture
“Il punto di partenza del progetto culturale di riabilitazione delle Pietre d’Italia all’interno dell’architettura contemporanea è stato il varo di una ricerca pluriennale promossa dalla Lucense di Lucca avviata nel 1999 e sfociata nel 2004 nella pubblicazione del libro L’architettura di pietra. Antichi e nuovi magisteri costruttivi, editato da Lucense-Alinea.

Il valore e il senso più autentico del libro è quello di aver voluto “riunire” e “condensare” in un unico volume i fondamenti teorici, i modi applicativi, le testimonianze più significative dell’architettura antica e di quella contemporanea per sottoporli all’attenzione generale della cultura nazionale avviando l’azione difficile del riconoscimento dei valori e delle qualità di uno dei materiali principali – se non “il materiale principe” in assoluto – dell’architettura di ogni tempo.”

Alfonso Acocella

Continua: Pietre d’Italia I Parte

Leggi anche:
Pietre d’Italia II Parte


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17 Febbraio 2008

Principale

Marketing Urbano e città del futuro

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Marketing Urbano e città del futuro.
Nuova agorà per lo sviluppo della città.
OFFICINA CONTEMPORANEA PALAZZO MUTILATI
7 MARZO ore 10 18

Il 7 marzo, presso palazzo dei mutilati si svolgerà una giornata di confronto con centri ricerca di altre città sulle soluzioni possibili da attuare per lo sviluppo delle dinamiche che coinvolgono la trasformazione urbana e le attività ad essa collegate.
Il convegno è promosso da Officina Contemporanea, associazione culturale che si pone l’obiettivo di diventare luogo di ricerca e di formazione sull’evoluzione dell’architettura, delle arti e delle professioni nel territorio in cui è inserita, Verona e le province limitrofe.
La portata del quesito sul futuro della città sta nella suo essere attuale sempre. Perchè la natura stessa della questione è nel suo essere eternamente urgente: la concentrazione urbana di forze, interessi e attori diversi chiederebbe, più che tempestività di decisione, capacità di immaginarne le possibili evoluzioni. In definitiva, capacità di risolvere con i progetti di oggi i problemi di domani. Una sfida a cui le città contemporanee che vogliono essere protagoniste del proprio futuro non possono sottrarsi.
È un processo, quello per la costruzione di un tessuto urbano di qualità, che si costruisce realizzando luoghi di confronto, coinvolgendo attori economici e sociali, ma anche formativi e istituzionali, per discutere sulla qualità da realizzare.
Un’esperienza già intrapresa in Italia dall’Urbancenter di Torino e dalla Casa dell’Architettura di Roma, che interverranno al convegno per presentare le proprie attività di promozione nella ricerca e nel dibattito sulla città. Un impegno che intende portare avanti anche Officina Contemporanea per la città di Verona. Contro l’ipotesi di doverci accorgere, domani, di vivere in una città che non è come avremmo voluto, l’invito a partecipare è per tutti coloro che hanno a cuore l’evoluzione della città e della sua vita.
L’evento è promosso da Officina Contemporanea con il patrocinio di:

Comune di Verona
Ordine architetti di Verona
Ordine costruttori di Verona
Urbanpromo
Unit
Istituto Nazionale di Urbanistica

Venerdì 7 marzo 2008
Verona – Palazzo dei Mutilati, via dei Mutilati, 8/A

Programma:

MATTINATA, ore 9.30 /12

I giovani e la città del futuro: attività formative rivolte ai giovani e al loro futuro in settori di interesse per l’economia della città.
“Progettazione contemporanea con la pietra”.
Corso di Alta Specializzazione organizzato dal Politecnico di Milano (Polo Regionale di Mantova, facoltà di architettura) in collaborazione con Veronafiere.
Intervento del Prof. Massimiliano Caviasca per l’Università di Mantova. Presentazione del corso e mostra dei lavori presso gli spazi di Officina Contemporanea.

“L’architettura in pietra del Monte Baldo”.
Censimento e mappatura dell’architettura rurale in pietra, progetto realizzato dall’Università di Verona, Dipartimento dei Beni Culturali.
Intervento della Prof.ssa Daniela Zumiani, Università di Verona.

POMERIGGIO, ore 15/18

La città e la qualità del futuro. Esperienze di ricerca e confronto.
La Casa dell’Architettura di Roma.
Presentazione a cura dell’architetto Amedeo Schiattarella, presidente ordine architetti di Roma.

L’Urbancenter di Torino e la rete internazionale degli urbancenter.
Presentazione a cura dell’architetto Carlo Spinelli.

seguirà dibattito

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Officina Contemporanea
Associazione per l’innovazione di arti e mestieri

Persone diverse per professione, età e provenienza: ricercatori, artisti, docenti, studenti, architetti, imprenditori e designer trovano oggi una nuova occasione di incontro per pensare in modo nuovo al futuro del territorio. L’obiettivo di Officina Contemporanea è infatti la promozione del dibattito tra le diverse prospettive che guidano il cambiamento della città e del territorio: architettura, arti e professioni, formazione, istituzioni.
Un lavoro di ricerca che intende muoversi trasversalmente ai saperi disciplinari, per discuterne le diverse voci e farne scaturire nuovi modi di pensare l’innovazione. Un luogo di incontro informale e indipendente per affrontare
L’idea di Officina Contemporanea nasce lontano, dal lavoro ventennale dei soci fondatori per la città di Verona e per il Veneto, da esperienze di collaborazione con altre realtà o semplicemente di dialogo tra professionisti e ricercatori. Soprattutto, l’associazione nasce dalla constatazione di una mancanza: non esistono sul nostro territorio occasioni capaci di far scaturire dalla conoscenza e dalla cultura modelli di sviluppo concretamente e a lungo termine innovativi, utili cioè sia per i soggetti produttivi che per l’intera comunità. Ambizione dell’associazione è dare voce e risposta a questa mancanza, favorire il dialogo tra i mondi del sapere, della produzione e delle istituzioni affinchè si possa concorrere coralmente alla realizzazione di un futuro che si vorrebbe più voluto che accettato.
Primi esempi delle attività dell’associazione sono:
– il convegno organizzato per il 7 marzo p.v. che porterà a Verona le esperienze dell’Urban Center di Torino e della Casa dell’architettura di Roma, entrambi impegnati sul fronte del dibattito sull’evoluzione del tessuto urbano,
– il progetto di mappatura dell’architettura rurale della Lessinia.
L’idea è di eseguire una mappatura delle costruzioni in pietra, luoghi riconosciuti per il loro valore di linguaggio architettonico, fondamentale non solo per l’identità storica e il paesaggio della Lessinia ma anche per la loro valenza strategica, di progettazione e sviluppo futuro.

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16 Febbraio 2008

English

Reorganization of piazza Catuma Andria, BAT (2000-2006)
Mauro Saito – Studio Saito

Versione italiana

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This area, formerly Largo “Catuma”, and occupying a 6,070 square meter site, has always been the most important piazza for the city of Andria, where the centers of temporal and spiritual power are represented by the Ducal Palace and the Bishop’s palace. The public vocation of the square, formerly the site of a fair and cattle market and a place where day laborers were contracted, is still today the site of civic and political meetings, festivals for the patron day saint and a place for open-air spectacles.
The piazza required morphological redefinition that respected the cultural identity of the site. The theme for reorganizing the piazza assumed the fascination of a search for a productive relationship between contemporary project and historic city. The project responded to this stimulation, coming from a reading of the fabric of the historic center and its immediate expansions, with simple and creative signs that, while they respect the special meaning of the great open space of the piazza and its necessary daily and holiday functions, give the site new significance and pregnant symbolic forms.
The project idea consists of giving back sense and identity to the piazza which was characterized, before the works, by a mundane polygonal form aligned with surrounding buildings. Sense and identity are given by a primary shape, an ellipse oriented along the North-South axis and retained by an external “plate” bonded to the traffic system that relates with the rest of the city. This “plate”, made of new and recuperated limestone, emerges from the underground and detaches the ellipse, in lava stone, from the urban perimeter, giving it authoritative lightness.
The central elliptical part is made of lava paving stones placed in a pattern founded on the composition axis and with various branches.
The ellipse is surrounded by a plate, an irregular polygon, paved with limestone pavers (recuperating those that existed in the current roadbed).
The new fountain that replaces the existing one consists of a basin and a background wall. The artworks that complete the fountain, done by Mauro Lovi, are integrated in the design of the fountain and help to give new meaning to the site of the piazza, using, respectively, mythological propitiatory figures and scenes of countryside life.
The roads around the piazza, and their sidewalks flanked by lampposts, are paved with rough chiseled hand peened lava stone paving blocks. The basic concept behind the project is to create a piazza of stone that, with trees on one side, a city fountain and distinctive furnishing components, represents a traditional Mediterranean open-air scene that is an invitation to get-togethers, social breaks and events. And precisely because it recuperates traditional on-site paving stones (volcanic or limestone) these become one of the irreplaceable factors in the design method.
The use of stone materials by the project intends continuing the very ancient tradition for transforming the territory to which it wishes to belong. The paving in Minervino Murge stone and Etna lava stone was selected after rigorous examination of samples and visits to quarries. The piazza paving stones are solid blocks processed with a variety of finishing treatments (pick-axe large or medium tip finishes) to offer a homogeneous image with all details of the urban decor.

MAURO SA’ITO was born in Rome in 1951. He studied at the T.U. of Berlin and graduated in the nineteen seventies in Rome.

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During the eighties and nineties he alternated teaching at the Faculty of Engineering of Potenza (1987-90) and at the Faculty of Architecture of Bari (1994-99). In 2002 he opened another office in Bari. He has participated with success in national and international competitions. He designs and builds public and private buildings, experimental and tourist structures, shopping centers and interventions on town squares, ports and seaside walks in Puglia, Basilicata, Molise, Campania, Calabria, Lazio and Emilia Romagna. He was invited to the 6th International Architecture Exhibition at the Venice Biennial (1996), Italian section. In 2000 he received special mention at the Gubbio Award – ANCSA, for upgrading the La Martella Burgh at Matera and for restoration of the church by Ludovico Quaroni. His projects and achievements have been presented in Italian and foreign magazines and in monographic works.

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