aprile 2025
L M M G V S D
« Dic    
 123456
78910111213
14151617181920
21222324252627
282930  

Ultimi articoli

Ultimi commenti

Rubriche

Pubblico dei lettori

 

rss

 

Notizie

2 Settembre 2008

News

Grand Prix Casalgrande Padana 2008

grandprix_08.jpg

Casalgrande Padana annuncia l’ottava edizione del Grand Prix, concorso internazionale di architettura aperto a tutti i progettisti che abbiano realizzato una o più opere in cui siano stati utilizzati e valorizzati a livello tecnico ed espressivo gli elementi in grès porcellanato prodotti da Casalgrande Padana.

Il bando e la scheda di adesione possono essere richiesti al numero verde 800210311 o scaricati dalla “sezione progettisti” del sito www.casalgrandepadana.com
Il termine ultimo per l’iscrizione è il 30 settembre 2009.

Leggi anche Nuovi scenari ceramici. Grand Prix Casalgrande Padana 2007-2009
Scarica il pdf
Vai a Casalgrande Padana

commenti ( 0 )

1 Settembre 2008

Principale

SVERRE FEHN intuizione – riflessione – costruzione

mia_ve.jpg

Il contributo della Norvegia alla 11. Mostra Internazionale di Architettura, La Biennale di Venezia.
Architetto SVERRE FEHN nel Padiglione dei Paesi Nordici, Venezia 2008

Sverre Fehn è stato oggetto di attenzione e mostre da parte del Museo Nazionale di Oslo nel corso del 2008. A marzo è stato inaugurato il Museo Nazionale di Architettura progettato da Sverre Fehn, con una mostra a lui dedicata e l’architetto come ospite d’onore durante la cerimonia di inaugurazione. In agosto il Museo Nazionale è subentrato nella gestione dell’archivio di Sverre Fehn. Questa qui a Venezia è una versione modificata della mostra di Oslo ed è organizzata dal Museo Nazionale nel padiglione nordico progettato dallo stesso Sverre Fehn.

La mostra ha come titolo:
Architetto
SVERRE FEHN
intuizione – riflessione – costruzione

Scarica il pdf della mostra
Download the Exhibition pdf

commenti ( 0 )

1 Settembre 2008

News

MAsp08
Il progetto dello spazio pubblico

masp.jpg

Clikka sull’immagine per scaricare il pdf

Durante i workshop gli aspetti teorici trattati, le differenti modalità e sensibilità manifestate dagli architetti invitati nel dare soluzione ai propri problemi progettuali, le necessità del committente e le diverse inclinazioni dei corsisti, vengono messe a sintesi e danno luogo a dei progetti sviluppati a piccoli gruppi coadiuvati in ogni incontro da progettisti nazionali e internazionali.
Alla fine del Master i vari progetti prodotti vengono sottoposti al giudizio della giuria e premiati durante una mostra aperta alla città di Lucca il cui allestimento costituisce ulteriore tema progettuale.
Il Master oltre all’ attribuzione di 60 crediti universitari, assegna ai corsisti meritevoli uno stage presso gli studi dei docenti intervenuti e un contributo a titolo di rimborso spese.
Ogni informazione è presente sul sito www.masp.it e sul sito dell’Università di Pisa.
La scadenza delle iscrizioni è prevista per il 27 settembre 2008.

Queste le tematiche trattate nell’edizione 2008:
· L’Architettura Contemporanea
· Comunicare lo spazio pubblico
· Sociologia dello spazio Pubblico
· Luce per lo spazio pubblico
· Recupero e conservazione degli edifici
· Il progetto contemporaneo
· Il paesaggio urbano
· L’esperienza italiana dello spazio pubblico
· L’esperienza europea dello spazio pubblico
· Materiali per lo spazio pubblico:tra tradizione e innovazione
· Accessibilità urbana
· Legislazione e finanziamenti per lo spazio pubblico
· Il ruolo dell’arte nello spazio pubblico
· Design per lo spazio pubblico
· L’esperienza virtuale per lo spazio pubblico
· Rapporti tra imprenditoria immobiliare e architettura contemporanea
· Laboratorio di progetto

Vai a Masp

commenti ( 0 )

1 Settembre 2008

English

PALLADIO AND STONE DESIGN
Project by Raffaello Galiotto

Versione italiana

palladio.jpg

43rd Marmomacc – Verona 2/5 October 2008
The Chiampo Marble Consortium, on the occasion of celebrations for the 500th anniversary of the birth of Andrea Palladio, has organised an exhibition of designer objects in stone dedicated to and inspired by the great architect.
Thanks to detailed and original research, coordinated by designer Raffaello Galiotto, and the vital contribution of the Andrea Palladio International Architecture Study Centre (Cisa), it has been possible to identify and examine Palladian references in “minor architecture” that can equally be traced to the concept of design.
This research defined the guidelines and the leit motiv of the entire exhibition.
Objects in marble, stone and granite range from bathroom furnishing to cladding, from vases to street furnishing and are the outcome of the application of the most sophisticated technology and impressive professionalism of natural stone companies in Valle del Chiampo.
The exhibition, inaugurated for the 2008 edition of “Abitare il Tempo”, involves 150 sq.m. of exhibition area with a part dedicated to study and research alongside more than 20 works set in an evocative context.
Visitors are accompanied around the exhibition towards a better understanding of every idea underlying each product by a catalogue illustrating the event step by step in an attractive and complete manner.
Exhibition organised in collaboration with “Abitare il Tempo” by Chiampo Marble Consortium

Servizio Stampa Veronafiere
tel.: +39.045.829.82.42
82.85 – 82.90 – 83.78
Fax: +39.045.829.81.13
pressoffice@veronafiere.it
www.veronafiere.it
www.marmomacc.com

Press Office Umbrella
evelina.bazzo@umbrella.it
tel. 39 0422 319536
www.umbrella.it

commenti ( 0 )

1 Settembre 2008

News

PALLADIO E IL DESIGN LITICO
Progetto di Raffaello Galiotto

English version

palladio.jpg

43ª Marmomacc – Verona 2/5 ottobre 2008
Il Consorzio Marmisti Chiampo, in occasione della celebrazione del cinquecentenario della nascita di Andrea Palladio, realizza una mostra di oggetti di design litico dedicata ed ispirata al grande architetto.
Mediante una sapiente ed originale ricerca, a cura del designer Raffaello Galiotto, e grazie al prezioso contributo del Centro Internazionale Studi Architettura Andrea Palladio (Cisa), sono state individuate e prese in esame alcune opere palladiane di “architettura minore” e riconducibili al concetto di design.
Dalla ricerca sono scaturite delle linee guida, leit motiv dell’intera mostra.
Gli oggetti realizzati in marmo, pietra e granito, spaziano dall’arredo bagno ai rivestimenti, dal vasellame all’arredo urbano, sono frutto dell’utilizzo della più sofisticata tecnologia e della profonda professionalità dei Marmisti della Valle del Chiampo.
La mostra, che viene inaugurata in occasione dell’edizione 2008 di “Abitare il tempo”, contempla 150 mq. di spazio espositivo con una parte dedicata allo studio ed alla ricerca e al seguito le oltre 20 opere realizzate, disposte in un suggestivo contesto.
Il visitatore è accompagnato nel suo percorso, verso la comprensione di ogni idea all’origine del prodotto, da un catalogo che illustra la mostra passo dopo passo, in modo piacevole e completo.
Mostra realizzata in collaborazione con Abitare il Tempo da Consorzio Marmisti Chiampo

Servizio Stampa Veronafiere
tel.: +39.045.829.82.42
82.85 – 82.90 – 83.78
Fax: +39.045.829.81.13
pressoffice@veronafiere.it
www.veronafiere.it
www.marmomacc.com

Press Office Umbrella
evelina.bazzo@umbrella.it
tel. 39 0422 319536
www.umbrella.it

commenti ( 0 )

8 Agosto 2008

News

Claudio Silvestrin. Avvicinamenti d’autore.

silvestrin_1.jpg
La copertina di Interni, numero di dicembre 2006.

[photogallery]silvestrin_album[/photogallery]

Filosofia, arte, architettura
L’architettura raggiunge Claudio Silvestrin innestandosi sugli interessi primi di filosofia ed arte. Così accade, come quando si compone un testo su prima frase già data, che è impostata per così dire la direzione, è fissato il metro d’attribuzione dei significati a seguire. Nella storia dell’architettura quest’ aspetto è capace d’accomunare progettisti dall’opera fondamentale che dall’orientamento fondativo non strettamente disciplinare hanno derivato sensibilità speciale ed inusuale prospettiva critico-operativa, com’è avvenuto per Le Corbusier o Rem Koolhaas.
Il percorso di formazione di Silvestrin porta, negli anni di frequentazione dell’Istituto Statale d’Arte di Monza, all’incontro con A.G. Fronzoni – designer, conoscitore profondo d’architettura ed arte – e orienta Silvestrin a completare gli studi all’Architectural Association di Londra, alla volta d’una visione internazionale e cosmopolita, non già d’una rimessa in discussione dei propri fondamenti. “Alla Architectural Association – afferma Claudio Silvestrin – non ho subito alcuna influenza architettonica, sapevo già cosa fare.”
Due riferimenti teorici importanti per la comprensione dei contenuti alla base dei progetti, per dichiarazione stessa dell’architetto, sono sorprendentemente Seneca e San Bernardo.
Una recentissima pubblicazione per i tipi di Tascabili Bompiani, a firma di Giovanni Reale, titola: La filosofia di Seneca come terapia dei mali dell’anima. A partire dall’osservazione dell’esistenza umana soggetta all’esperienza del dolore e della sofferenza, Seneca propone che la filosofia, intesa come conoscenza della natura dell’uomo e delle cose, possa intervenire ad alleviare in modo concreto il patimento esistenziale. Potremmo sostituire nel titolo appena citato la parola filosofia con architettura: i progetti di Silvestrin assumono essenzialmente la missione della creazione di spazi equilibrati e misurati, in cui l’uomo possa godere della condizione di quiete, di serenità, e da queste essere guidato al silenzio dello spazio ed alla contemplazione.
San Bernardo lascia tracce importanti di sè nell’architettura monastica medievale con vari scritti ed influenza determinante su oltre venti cantieri legati ad opere cistercensi: il monastero è luogo deputato alla conoscenza di Dio, al suo possibile raggiungimento interiore mediante la preghiera e la contemplazione. Il silenzio e la mancanza d’orpelli d’ogni natura sono condizioni necessarie e favorenti l’ascesi.

silvestrin_2.jpg
Claudio Silvestrin nel suo studio di Milano.

Alcuni bilanci auto-biografici e critici
Nell’anno 1999 è data alle stampe la monografia su (e di) Claudio Silvestrin edita da Octavo, opera appunto di Fronzoni per la cura grafica, di Franco Bertoni per le interpretazioni critiche a completamento degli originali di Silvestrin. Il volume è materializzazione di un pensiero sul ‘movimento’, non solo delle singole 240 pagine illustrate, ma dell’intero libro al momento della consultazione, organizzato in successione di fogli alternativamente impostati in verticale ed orizzontale. Dinamico, il rimando è anche forse al tipo d’approfondimento proposto: verticale, nel senso della profondità ascensionale del contenuto concettuale; descrittivo nella fruizione orizzontale. Se volessimo distinguere alcuni capitoli all’interno del volume, potremmo individuare: elementi, opere, progetti, scritti, dati. Il primo raccoglie ed esemplifica con fotografie e minime integrazioni testuali le parole essenziali, per così dire, del vocabolario progettuale di Silvestrin. Opere e progetti si distinguono sostanzialmente per la fase operativa, di cantiere concluso o di lavorazione in atto. Oltre ad una raccolta di scritti, sono infine riportati dati di cronologia, luoghi ed informazioni salienti sul lavoro dell’architetto.
Ad osservare attentamente le realizzazioni documentate nel volume, un particolare risalto litico emerge dal piano orizzontale dei calpestii, posti ad eleggere la pietra quale materiale principe tra i naturali. A riprova, nella riduzione ontologica agli elementi primari tenacemente perseguita da Silvestrin, non manca nel testo la specificità geologica dell’essenza lapidea prescelta: non ci si accontenta di dire ‘pietra’ e di descriverla chiara o scura, ma spesso se ne indica il tipo, spesso la provenienza. Vale a dire che l’attore della scena architettonica è scelto accuratamente per il ruolo e l’espressività chiamati a rappresentare.
Nel 2006 la rivista Interni ha dedicato il numero di fine anno alla presentazione estesa di opere recenti dell’architetto. Oltre all’aggiornamento delle realizzazioni, si offre lo spunto per considerazioni sul rimando ormai costante dell’opera di Silvestrin agli orientamenti disciplinari minimalisti. Se infatti di minimalismo si tratta, è questo la conseguenza diretta del personale pensiero sul significato della vita e delle cose; non, all’opposto, condizione di allineamento a cifre stilistiche di contemporaneo appeal.
L’equivoco è probabilmente stimolato dagli oltre venticinque showroom per l’abbigliamento realizzati nel mondo: è possibile che l’idea diffusa di moda come fenomeno effimero e temporaneo, per ricaduta transitiva si trasferisca agli spazi di progetto per la moda. Non è però il caso di Silvestrin, per il quale i negozi sono anzi solidamente connotati all’a-temporalità mediante spazi litici estesi, come scavati nella natura lapidea dei suoli locali. Un bel testo di Vittorio Magnago Lampugnani approfondisce l’argomento in Nuova estetica delle superfici, edito da Faenza Editrice nel 2005.

silvestrin_3.jpg
La suggestione della buccia d’arancia anticipa ma non svela a pieno i contenuti del progetto di Claudio Silvestrin per lo stand di Il Casone al prossimo Marmomacc.

E’ recentemente avviata la sinergia tra Silvestrin ed Il Casone per la progettazione dello stand dell’azienda di Firenzuola in occasione di Marmomacc 2008. Si offre così continuità all’esperienza inaugurata nel 2007 con Kengo Kuma, a breve documentata nel volume “Liticità contemporanee” edito da Libria.
La suggestione della buccia d’arancia, trasferita alla massiva fisicità dei lapidei, cèla solo temporaneamente il progetto, in cui sono ulteriormente approfonditi temi cari all’architetto, quali la naturalità della materia, il piano orizzontale basamentale e pavimentale, il senso chiaro di direzionalità.

di Alberto Ferraresi

(Vai al sito di Claudio Silvestrin architects)
(Vai al sito dell’Istituto Statale d’Arte di Monza)
(Vai al sito della Architectural Association)
(Vai alla recensione di Nuova estetica delle superfici)
(Vai al sito Casone)

commenti ( 3 )

7 Agosto 2008

Principale

Visita al laboratorio e agli artisti di Statuaria Arte


statuaria_arte_1.jpg
Clikka sull’immagine per ingrandire

In occasione della XIII edizione della Biennale internazionale di Scultura della città di Carrara, “Nient’altro che Scultura. Nothing but Sculpture” che si terrà dal 27 luglio al 28 settembre, i laboratori artistici e lo staff di Statuaria Arte aprono alla città. In esposizione le opere dei diciassette artisti della scuderia di Statuaria Arte, una realtà affermata ma sempre in crescita. Nata nel 1998 allo scopo di tramandare l’arte della scultura, l’azienda si propone non solo come laboratorio ma anche come scuola e galleria d’arte contemporanea. Oltre alla produzione artistica tradizionale, Statuaria Arte si è rimessa in gioco producendo una linea di gioielli in marmo “Marble Hearts”, simbolo della duttilità di questo materiale e della fantasia che come sempre governa la creazione artistica. Insomma, uno sguardo a trecentosessanta gradi sulla produzione artistica che viene mostrato al pubblico in occasione della Biennale internazionale di scultura.
Gli artisti di fama internazionale che espongono nel laboratorio e nella galleria d’arte sono: Matthew Spender, Gianfranco Carlo Tramontin, Maki Nakamura, Marco Borgianni, Giuliano Ghelli, Ogata Yoshin, Pietro Cascella, Pier Giorgio Balocchi, Elisa Corsini, Sybille Pasche, Rudi Wach, Luca Trazzi. All’evento partecipano anche gli artisti emergenti di Statuaria Arte: Michele Barattini, Marco Ravenna, Mario Tapia, Adriano Ciarla, Francesco Ricci e Simona Bocchi.

I laboratori e la galleria di Statuaria Arte si trovano in via Ilice 15 in località Nazzano (Carrara).
Gli orari di apertura (domenica chiuso) per agosto e settembre sono:
dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,30,
sabato dalle 9,30 alle 13,30.
Questi gli orari di apertura del laboratorio al pubblico previsti per il sabato:
agosto il 16 – 23 – e il 30 (con orario dalle 9,30 alle 13,30);
settembre il 13 – 20 e il 27 (sempre dalle 9,30 alle 13,30).
Sono previste anche tre aperture notturne straordinarie:
sabato 2 agosto (inaugurazione collettiva artisti del laboratorio Statuaria Arte),
sabato 30 agosto (esposizione di gioielli in marmo “Easy to Wear”),
sabato 13 settembre (mostra di pittura collettiva “La percezione del Rosso”).
Sabato 27 settembre apertura solo diurna.
Statuaria Arte resta invece chiusa il 14 – 15 – 16 e il 17 agosto.

Il laboratorio di Statuaria Arte si può raggiungere con il servizio di bus navetta del Comune di Carrara attivo per tutta la durata della Biennale. I bus partono ogni martedì, giovedì e sabato alle 9,30 (rientro alle 13,30 circa), mentre le fermate sono predisposte in corrispondenza dei punti informazione dell’Apt, dove si può acquistare la Card Biennale (intera 8 euro e ridotta 4 euro) che consente l’accesso a tutte le tappe della kermesse: Lungomare Vespucci (Marina di Carrara), Viale delle Pinete (Partaccia), Viale Colombo (vicino all’Autorità Portuale) e Viale XX Settembre (località Stadio).

(Vai a StatuariaArte)

commenti ( 0 )

7 Agosto 2008

Appunti di viaggio

Quattro passi nelle Apuane

apuane_1.jpg
La cava dismessa sopra Fociomboli nella quale si apre l’ingresso del Becco.

[photogallery]apuane_album[/photogallery]

Ormai sono mesi che se ne parla, e per il 20 di luglio la data è ormai fissata: si faranno i famosi 4 passi nelle Apuane. Sì, “nelle” Apuane, dove “nelle” è proprio complemento di moto attraverso luogo, e sarà una spedizione speleologica di circa 7/8 km meglio conosciuta come “traversata Becco Corchia” che, entrando dall’ingresso del Becco (eh povero quello speleo che uscito troppo tempo prima del previsto da una grotta si è trovato becco lui, ex la moglie, ma ha dato un nome sicuramente indimenticabile alla grotta…) a circa 1560m s.l.m. ci porterà fuori passando dall’antro del Corchia, sfruttando quindi proprio quella parte di grotta che è stata resa ultimamente turistica e che si apre sopra Levigliani.
Becco – Corchia, circa 15 ore di traversata. Per carità, tutte in discesa, ma pur sempre dentro il cuore del monte. È una di quelle opportunità uniche, accidenti. Non sono in forma, lo sento, ma come si può rinunciare ad una cosa del genere? Non si può. Mi sa che è destino…stavolta sarò costretta ad essere io l’embolo di turno (gergo tecnico per definire chi, poco autonomo per qualsivoglia motivo finisce per bloccare un po’ tutti…). La partenza quindi è dal ramo del Becco, e poichè la Concetta (la 4×4 del Giulio, “l’armatore” spezzino) perde olio dal cambio, fino alla cava dismessa sopra Fociomboli bisogna andarci a piedi, e dopo circa una ora di salita a piedi, alle sette di sera, ci infiliamo nell’ingresso.

apuane_2.jpg
Lo splendido paesaggio che si può vedere dalla cava.

E via. I primi pozzi, il bivio, la strada sbagliata fino al Nodo dell’OM, e poi indietro. La lunga galleria e poi, finalmente, il pozzone gigantesco del Meinz in marmo bianchissimo. L’impressionante traverso sul pozzo dei Titani (un nome una garanzia!) con 80 metri di nulla sotto il frazionamento, con il nero più assoluto non attraversato neanche dalla nostra luce che confina con il chiarore del materiale di questi pozzi. Si va in silenzio. Al massimo sono io che mi lamento pensando al bel tempo fuori, ma quando mi dicono che “fuori” sono 3 di notte, capisco che devo necessariamente fare mio il motto degli alpini: “tasi e tira!” “quanto manca?” “sei, sette ore…”. Il gigantesco pozzo di Nostradamus, e giù, lontani e piccoli i primi che sono scesi, mentre il Franco scherza sul fatto che le corde sono vecchie e che sarebbe ora di cambiarle…”Almeno aspetta che siamo scesi, prima di dirci ‘ste cose”, comunque nel dubbio piano piano, senza movimenti scomposti…non si sa mai… “Quanto manca?” “cinque ore…”. Finalmente la tenda rossa! Qui ci si prepara un tè caldo e si mangia qualcosa mentre qualcuno si addormenta come un sasso, ma la sosta deve essere breve, e allora via di nuovo. L’interminabile serie di saltini, le strettoie! Mancavano solo quelle… (ed intanto è già da qualche ora che mancano sempre cinque ore!). Traverso, risalita e finalmente il Salone Manaresi. Gli scivoli. Il Pozzo delle Lame. Trattengo il respiro mentre con un tempismo stratosferico il Giulio racconta dello speleo morto per la corda tranciata da una lama di roccia….”Di tacere neanche parlarne, vero?” Finalmente il Portello, ultimo pozzo “serio”, solo 30 metri, ma chissà perchè, scampanando da tutti i lati dà anche esso un senso di “molto profondo”, o perlomeno molto più dei suoi 30 metri nominali…comunque è quasi fatta: qui sosta per l’ultimo tè con foto di gruppo e poi ci siamo quasi.

apuane_3.jpg
Al frazionamento del primo pozzo.

Ultimo pozzetto di 10 metri. Ed eccole, sono loro, le passerelle. Zompetto dalla gioia, sì ce l’ho fatta, non ci credevo, ero veramente troppo stanca ma ce l’ho fatta! Manchi quello che manchi ora sono sulle passerelle e mi sento una turista qualsiasi, non fosse che per la nostra aria sconvolta dopo una notte in bianco appesi a corde e a muoverci nelle gallerie del monte. E nel momento in cui si esce, quando l’ossigeno ti penetra nelle narici assieme al profumo di erba e fiori e violentemente prendono il posto dell’odore di acetilene che ti ha fatto compagnia per 16 ore, botte, fatica e stanchezza cominciano ad importare poco, e in quel preciso momento pensi a quando sarà la prossima volta.

di Anna Maria Ferrari
logo_tenax

commenti ( 0 )

6 Agosto 2008

English

TRAINING FOR INNOVATION AND CULTURE
Cultural Activities

Versione italiana

educare.jpg

43rd Marmomacc – Verona 2/5 October 2008
Although it is a material used for thousands of years, stone is still a central aspect in design and technological research, university and professional training, not the least thanks to new interest in architecture as regards “skin” and the tactile/visual values of surfaces.

Thanks to the know-how acquired by VeronaFiere in 30 years of organisation of the Marmomacc Show and the support and experience of the most important Italian companies, in-depth training courses now focus on the culture and use of stone materials. Ten years ago, its prestige on an international scale was confirmed when the American Institute of Architects acknowledged Marmomacc – the only show organisation in the world – as an authorised provider of training for American architects. These educational programmes are organised directly by Marmomacc to promote contacts involving professionals in design and natural stone fields and thus challenge a building market still dominated by the largely wood-based balloon frame technique. A few years later, the RIBA and RAIC associations of architects respectively in Great Britain and Canada also awarded the same qualification to VeronaFiere.
The courses are held during Marmomacc itself and the main American sector exhibitions.
Over and above training for international professionals, VeronaFiere also offers patronage and support for training activity in informed use of stone materials even through Italian universities. These courses focus on specialisation and are held at the end of curricular studies not the least in view of the complex approach to relationships with history, composition and technologies.
Milan Polytechnic University. The first Advanced Specialisation course for students also open to professionals started in Italy in 2006 and was coordinated by Massimiliano Caviasca at the Mantua Regional Centre. The educational programme guides students from analysis of historic building techniques through to visits to quarries and companies. The objective is to ensure direct awareness of technological processes, that are interpreted as a project – a small stone museum – tackled in a back-to-front context from construction details up to the general plan.
The Polytechnic University also engaged Massimiliano Caviasca in research focusing on “Studies for the Valorisation of Contemporary Use of Stone”, with the objective of developing potential contemporary applications of this material, designing the landscape, recovering quarries and restoration of stone material elements.
Developments currently include a Third Level training scheme involving the provinces directly interested in stone quarrying and processing.
University of Trento. In 2008, the Faculty of Engineering at Trento University launched the Stone Design course for students preparing their degree thesis. Coordinated by Massimiliano Caviasca, the course aims to develop professional capacities in line with culturally appropriate stone design and advanced techniques for new projects and conservation work.
University of Ferrara. Alfonso Acocella and Vincenzo Pavan offer fifth-year students a workshop tackling an exhibition hall project: “A space for communicating stone”. The purpose of the course, launched in the 2007-2008 academic year, is to identify and critically interpret the languages of stone architecture by analysing the connection between architectural design and building techniques linked with the new frontiers in processing and treatment of stone materials. Integrated by intense conference activity and project reviews involving Italian and international visiting lecturers, and supported by direct comparisons with companies as the ultimate recipients of these design projects, the course aims to provide a cultural basis for aware and informed use of stone materials with the intention of bonding design concepts, construction and materials into a unitary process .
In order to provide students and professionals with effective tools for awareness of culture in stone construction, the Ferrara Faculty of Architecture has also launched – under the direction of Alfonso Acocella – a research programme named “Lithospedia” which already includes scientific projects such as “Stones of Italy” and “Stone Design”.
University of Chieti. “Stone Skins for Contemporary Life” is the title of a seminar embracing four courses/workshops at the Faculty of Architecture of Pescara held by Francesco Girasante and Domenico Potenza. These courses tackle the design of multi-functional building elements and the application of technologies for targeted utilisation of stone in residential design, with a particular focus on the topic of buildings for commuters and challenged persons.
Texas Tech University. Given the strong interest in stone materials also characterising the United States, Texas Tech University has promoted May-June 2008 a Summer Design course in Verona titled “Lithic Latencies”. Christian Pongratz and Vincenzo Pavan will guide American and Italian students through studies focusing on Lessinia stone architecture involving visits to the
architectural heritage of local building traditions and the development of this residential design course in a mountain environment. The course also includes experience with 3D modelling focused on production and modelling using numerical control machines in order to explore the creative and contemporary application of Lessinia stone in new constructions.
Polytechnic University of Bari and Ecole d’Architecture Paris-Malaquais. Giuseppe Fallacara and Luc Tamborero, respectively students and researchers of Claudio D’Amato Guerrieri and Joël Sakarovitch at the Faculties of Architecture in Bari and Paris, present the results of research carried out over the years by their “masters”: Constructive morphological updates of stereotomy. The joint research by these two young authors has been substantiated over the years through the production of demo and experimental works in dimension stone in contrast with current CAD/CAM dsign techniques and speculative activity. The substantial idea underlying this research lies in the desire to re-think stone spaces as a rewarding, theoretical-practical route well worth taking up in contemporary architectural design. Theoretical considerations emerge as production and construction ideas thanks to collaboration with companies and builders specialising in the natural stone field.

In the context of the event in October 2008, Marmomacc will organise a round table for debate and comparison of experiences at these universities where participants will include students and professors.
Marmomacc will have the great pleasure of exhibiting, during the 2008 edition, the projects of “its students and researchers” in a specific show area.

Press Office Veronafiere
tel.: +39.045.829.82.42
82.85 – 82.90 – 83.78
Fax: +39.045.829.81.13
pressoffice@veronafiere.it
www.veronafiere.it
www.marmomacc.com

Press Office Umbrella
evelina.bazzo@umbrella.it
tel. 39 0422 319536
www.umbrella.it

commenti ( 0 )

6 Agosto 2008

News

LA FORMAZIONE, STRUMENTO DI INNOVAZIONE E CULTURA
Attività Culturali

educare.jpg
Il corso di Ferrara

43ª Marmomacc – Verona 2/5 ottobre 2008
Pur essendo un materiale in uso da millenni, la pietra resta al centro della ricerca progettuale e tecnologica e della formazione universitaria nonchè professionale, anche grazie al nuovo interesse che rivestono in architettura l’involucro e il valore tattile e visivo delle superfici.

Il know how acquisito da Veronafiere in 30 anni di organizzazione di Marmomacc e con il supporto e l’esperienza delle più importanti aziende italiane, organizza corsi di approfondimento sulla cultura e sull’utilizzo dei materiali litici. Dieci anni fa, a conferma del prestigio acquisito a livello internazionale, l’American Institute of Architects – l’ordine degli architetti statunitense – ha riconosciuto Marmomacc, unico organizzazione fieristico mondiale, quale provider autorizzato a offrire formazione agli architetti americani. Si tratta di programmi educativi che Marmomacc gestisce in proprio, mettendo in contatto professionisti della progettazione e della lavorazione del marmo, per sollecitare un mercato edilizio ancora dominato dalla tecnica, prettamente lignea, del balloon frame. Qualche anno dopo, anche le associazioni degli architetti inglesi RIBA e di quelli canadesi RAIC, hanno conferito analoga qualifica a Veronafiere. I corsi si tengono durante lo svolgimento di Marmomacc e in occasione delle principali fiere americane di settore.
Oltre alla formazione destinata ai professionisti esteri, Veronafiere patrocina e sostiene attività di formazione all’uso consapevole dei materiali litici, anche nelle università italiane. Tali corsi sono finalizzati al perfezionamento degli studi e sono collocati alla fine del percorso curriculare anche per la complessità di approccio al rapporto con la storia, la composizione e le tecnologie.
Politecnico di Milano. Primo corso di Alta Specializzazione per studenti aperto anche ai professionisti, avviato in Italia nel 2006, è stato quello curato da Massimiliano Caviasca presso il Polo Regionale di Mantova. Il programma didattico guida gli studenti attraverso un percorso di analisi delle tecniche costruttive storiche, sino alla visita presso cave e aziende. L’obiettivo è prendere coscienza diretta dei processi tecnologici, che vengono tradotti in un tema di progetto – un piccolo museo per la pietra – affrontato in un’ottica rovesciata, dal dettaglio costruttivo all’impianto generale.
Il Politecnico ha inoltre affidato a Massimiliano Caviasca la ricerca “Studi per la Valorizzazione dell’Utilizzo Contemporaneo della Pietra”, con l’obiettivo di sviluppare i potenziali usi contemporanei di questo materiale, progettare il paesaggio e il riutilizzo delle cave e restaurare gli elementi lapidei.
Sta inoltre sviluppando una proposta formativa di terzo livello che vedrà coinvolte le province direttamente interessate all’estrazione e alla lavorazione della pietra.
Università di Trento. Ha avuto inizio nel 2008 presso la Facoltà di Ingegneria di Trento il corso di Progettazione con la Pietra, per gli studenti che seguono il laboratorio di laurea propedeutico alla tesi. Coordinato da Massimiliano Caviasca, si propone di sviluppare capacità professionali adeguate a una progettazione litica culturalmente adeguata e tecnicamente avanzata relativa a interventi nuovi o conservativi.
Università di Ferrara. Alfonso Acocella e Vincenzo Pavan propongono agli studenti del quinto anno un laboratorio che affronta il progetto di un padiglione espositivo: “Uno spazio per comunicare la pietra”. Scopo del corso, attivato nell’anno accademico 2007/8, è identificare e interpretare criticamente i linguaggi dell’architettura in pietra, analizzando la connessione tra progettazione architettonica e tecniche costruttive legate alle nuove frontiere di trasformazione e trattamento dei materiali lapidei. Integrato da una intensa attività di conferenze e revisioni dei lavori da parte di visiting teacher italiani e stranieri e sostenuto dal confronto diretto con le aziende, destinatarie finali delle esercitazioni progettuali, il corso intende porre le basi per una cultura d’impiego dei materiali lapidei consapevole e mirata a saldare in un processo unitario concezione progettuale, costruzione e materiali.
Per fornire a studenti e professionisti efficaci strumenti di conoscenza della cultura costruttiva della pietra, la Facoltà di Architettura di Ferrara ha avviato inoltre – sotto la direzione di Alfonso Acocella – un programma di ricerca sul tema “Lithospedia” in cui sono già attivi progetti scientifici quali “Pietre d’Italia”, “Design litico”.
Università di Chieti. “Involucri Lapidei per l’Abitare Contemporaneo” è il titolo di un seminario che raccoglie quattro fra corsi e laboratori tenuti presso la Facoltà di Architettura di Pescara da Francesco Girasante e Domenico Potenza. I corsi affrontano il progetto di elementi costruttivi multifunzionali e l’applicazione delle tecnologie per l’utilizzazione mirata della pietra nella progettazione residenziale, focalizzando in particolare il tema degli edifici destinati alle comunità di pendolari e ai cittadini diversamente abili.
Texas Tech University. Dato il forte interesse per i materiali lapidei che caratterizza anche Stati Uniti, la Texas Tech University ha promosso per il periodo di maggio e giugno 2008 il Summer Design Studio veronese dal titolo “Lithic Latencies”. Christian Pongratz e Vincenzo Pavan guidano studenti americani e italiani nello studio delle architetture di Pietra della Lessinia, attraverso un periodo di visita alle
testimonianze architettoniche della tradizione costruttiva locale, e nello sviluppo progettuale del tema della residenza inserito nell’ambiente di montagna. Il corso comprende inoltre la partecipazione a un’esperienza di modellazione 3D finalizzata alla produzione e la modellazione con l’utilizzo di macchine a controllo numerico, per esplorare l’applicazione creativa e contemporanea delle pietre di Lessinia su nuove costruzioni.
Politecnico di Bari e Ecole d’Architecture Paris-Malaquais. Giuseppe Fallacara e Luc Tamborero, rispettivamente allievi e ricercatori di Claudio D’Amato Guerrieri e Joël Sakarovitch nelle scuole di Architettura di Bari e Parigi, presentano i frutti di una ricerca condotta già da anni dai loro maestri: l’aggiornamento morfologico costruttivo della stereotomia. La ricerca congiunta dei due giovani autori si è sostanziata negli anni della realizzazione di opere dimostrative e sperimentali in pietra da taglio, differite alla luce degli attuali procedimenti costruttivi CAD/CAM, e nella attività speculativa. La sostanziale idea alla base di questa ricerca risiede nella volontà, di ripensare allo spazio voltato lapideo come una proficua strada, teorico-pratica, da perseguire nella progettazione architettonica contemporanea. La riflessione teorica si traduce in attività produttiva e costruttiva grazie alla collaborazione con aziende ed imprese edili specializzate del comparto lapideo.

Nel contesto della manifestazione di ottobre 2008, Marmomacc organizzerà una tavola rotonda di dibattito e confronto sulle esperienze svolte nelle diverse università a cui parteciperanno studenti e docenti.
Marmomacc avrà il piacere di esporre, durante l’edizione 2008, i progetti dei “propri” studenti e ricercatori, a cui sarà riservato uno spazio in fiera.

Servizio Stampa Veronafiere
tel.: +39.045.829.82.42
82.85 – 82.90 – 83.78
Fax: +39.045.829.81.13
pressoffice@veronafiere.it
www.veronafiere.it
www.marmomacc.com

Press Office Umbrella
evelina.bazzo@umbrella.it
tel. 39 0422 319536
www.umbrella.it

commenti ( 0 )

stampa

torna su