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Collodi Butterfly House
Edificio-serra destinato alla vita, catalogazione e musealizzazione delle farfalle e a servizi integrati

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La Collodi Butterfly House. Sullo sfondo la Villa Garzoni

La “Casa delle Farfalle”, costituisce l’unico intervento di ricostruzione all’interno di un più ampio programma di recupero e riqualificazione funzionale del complesso storico di Villa e Giardino Garzoni a Collodi (Pistoia), le cui dimensioni monumentali risalgono agli interventi d’ampliamento realizzati nella prima metà del Seicento ad “una casa murata e solaiata posta nel Castello di Collodi con horto fuor di detto Castello” acquisita da Romano Garzoni nel 1529. L’edificio si colloca sul lato est del Parco, in corrispondenza dell’area storicamente destinata alla Serre del Giardino Garzoni, in un lotto già precedentemente organizzato su articolati livelli ascendenti dall’ingresso verso il fondale murato e collegati da un percorso gradinato baricentrico.

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Il Giardino Garzoni. Visione notturna: citromania

Il manufatto è delimitato a nord-est da un muraglione di contenimento dei percorsi sovrastanti, caratterizzato dalla presenza di tre contrafforti, e perimetrato a sud-est dal muro di cinta che individua il confine vincolato del Giardino stesso. La serra preesistente, della quale rimangono alcuni elementi morfologici facilmente identificabili nei terrari adagiati su terrazzamenti posti a quote diverse, rivive attraverso il mantenimento dell’asse centrale gradinato, utilizzato come percorso ascendente e discendente, dell’ordine dei gradoni, disposti lateralmente a detto asse e organizzati su quote differenti con un dislivello di centimetri 60 tra l’uno e l’altro, del muro in sassi a nord-est e del muro laterale a sud-est.
I temi generatori del progetto sono di duplice natura: l’adeguamento di nuove funzioni ludico-espositive all’interno di uno spazio storico di elevata valenza architettonico-culturale e la volontà di individuare strategie di dialogo tra patrimonio storico e architettura contemporanea.
La nuova destinazione funzionale della Serra riafferma la sua vocazione naturalistica garantendo la presenza di un’espressiva quota di vegetazione utile alla creazione di un habitat idoneo al ciclo vitale delle circa cinquemila farfalle che in essa troveranno dimora. La Casa delle Farfalle sarà destinata alla vita, catalogazione e musealizzazione di un’importante gamma di tipi di farfalle, sarà aperta al pubblico e avrà valore didattico-museale.

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Planimetria generale

La morfologia dell’intervento si caratterizza per la disposizione planimetrica dei percorsi e delle vasche inserite all’interno della serra stessa attraversate e connesse da un percorso ascendente situato sull’asse centrale che permette il collegamento di tutti i piani situati a quote differenti, dal quale si dipartono perpendicolarmente le vasche e i percorsi trasversali che si estendono come ali.
La Butterfly House, la cui matrice è d’origine anglosassone, vive i suoi motivi di continuità con il contesto attraverso il mantenimento del sedime dell’asse centrale gradinato, dell’ordine dei terrari e dei muri in sassi a nord-est e a sud-est. L’edificio s’ispira alla funzione e alla tradizione delle serre toscane e si compone di un prisma vetrato ad altezza variabile, il museo-serra, e di un corpo cubico opaco, i servizi. Tale manufatto si presenta traslato, rispetto al fronte principale della serra, e orientato secondo il sedime dell’asse del giardino, tramite una rotazione che, in modo speculare e specchiato a partire dal centro del Parterre de Broderie, riprende prospetticamente l’orientamento della facciata principale della Villa nei confronti dell’asse scenografico est-ovest, nel tentativo di armonizzare l’edificio con il ritmo dell’intorno.

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Il muro e la chiesa

I due volumi sono realizzati attraverso una contrapposizione materica tra la struttura trasparente che costituisce l’involucro della serra, e il sistema murario portante, rivestito in pietra, che costituisce il volume dei servizi. Il volume ruotato dei servizi presenta un’ulteriore contrapposizione tra materiali differenti, pietra e metallo,che vengono utilizzati attraverso un’interpretazione in chiave tecnologica, nella compenetrazione tra artificio e natura.
L’involucro del volume-serra, sia nella verticalità dei tamponamenti sia nell’orizzontamento della copertura, è costituito da vetro strutturale che garantisce la massima penetrazione della luce naturale all’interno, condizione indispensabile per la sopravvivenza delle farfalle.
Tale trasparenza è enfatizzata anche dalla struttura portante, realizzata con un sistema di pilastri, lame in vetro strutturale, a cui si agganciano le travi in acciaio che sostengono la copertura. La “spina dorsale” del sistema di copertura è costituita da una struttura in acciaio che raccoglie le reti degli impianti distribuendoli sull’asse trasversale della struttura espositiva.
Sul lato est, l’involucro è costituito da un setto in cemento armato a vista, all’interno del quale due “tagli” vetrati incorniciano la vista del paesaggio collinare toscano, enfatizzandone i punti prospettici. Per rendere geometrico il volume vetrato della serra, il setto in cemento armato, che segue la direttrice data dal muro preesistente in pietra situato ad est, si piega in copertura così da rendere la parte in vetro strutturale simmetrica e parallela all’asse centrale del giardino, su cui è basato l’impianto planimetrico.

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Sezione assonometrica

L’organizzazione interna del complesso è articolata in modo da consentire la visita della serra-museo attraverso un percorso che si snoda inizialmente all’interno del volume opaco, prosegue poi all’interno della serra tra le vasche contenenti vegetazione tropicale, per poi concludersi sul belvedere situato al di sopra del cubo opaco, nella porzione ruotata e contenuta all’interno delle scatola vetrata. L’ingresso alla struttura si colloca sul fronte sud del cubo ruotato, e permette l’accesso alla biglietteria e alle attività commerciali, che diventano così passaggio obbligato sia in entrata che in uscita. La visita prosegue all’interno della sala proiezioni, situata nel corpo ruotato, dove il visitatore può prendere coscienza del contenuto della visita. In uscita dal corpo opaco, diaframma tra serra ed esterno, il percorso prosegue all’interno della serra vera e propria, dove i percorsi sono organizzati in modo da consentire un flusso continuo di visitatori.
Attraverso scale e rampe è possibile giungere alle differenti quote dei piani su cui sono disposte le vasche contenenti cespugli, ninfee, piante acquatiche e piante tropicali, in modo da essere a stretto contatto con l’ambiente tropicale e osservare da vicino le farfalle.
Al termine della visita alle vasche tematiche, il percorso prosegue sul belvedere, che permette al visitatore di ammirare l’intero ambiente da una prospettiva aerea. Il percorso si conclude circolarmente all’interno della sezione commerciale situata nel cubo ruotato.

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Il contesto: il Giardino Garzoni

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SCHEDA TECNICA
Denominazione
Collodi Butterfly House
edificio-serra destinato alla vita, catalogazione e musealizzazione delle farfalle e a servizi integrati
Localizzazione
Collodi, Pistoia, Italia
Progetto architettonico preliminare, definitivo, esecutivo direzione lavori
emiliofaroldiassociati – Parma, Milano
Progettisti
Emilio Faroldi
Maria Pilar Vettori
Collaboratori
Gianni Bertoldi
Lorenza Campodonico
Pietro Chierici
Andrea Roscini
Alta sorveglianza
Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio e per il Patrimonio storico, Artistico e Demoetnoantropologico per le Province di Firenze, Prato e Pistoia
Paola Grifoni
Valerio Tesi
Responsabilità scientifico-culturale
Fondazione Nazionale Carlo Collodi, Collodi, Pistoia
Consulenza entomologica
Enzo Moretto, Montegrotto Terme, Padova
Strutture
Massimiliano Del Bino, Cipriano Costruzioni
Impianti
Studio Associato Berchielli e Fanucchi, S. Concordio (LU)
Studio Tecnico Simone Silvestri, Montecatini Terme (PT)
General contractor
Engineering 2K, Assago Milanofiori, Milano
Impresa
Cipriano Costruzioni, Borgo a Mozzano, Lucca
Opere in vetro
Saint-Gobain Glass Italia, Milano
Committente
Villa e Giardino Garzoni srl, Milano
Gestione
Sviluppo Turistico Collodi srl, Collodi, Pistoia
Dati dimensionali
superficie serra: 392 mq
superficie servizi: 68 metri quadri
Cronologia
2005: progetto
2006-2007: realizzazione


emilio faroldi associati
I temi della città contemporanea, i suoi paesaggi, le architetture che li compongono, le tecnologie atte al loro divenire costruzione, esplorati nella loro dualità di contenuto funzionale-prestazionale e di valenza morfologico-compositiva, rappresentano gli ambiti di ricerca del gruppo. Identità, storia e innovazione: l’armonia tra queste variabili costituisce la cifra della nostra architettura. L’affiancamento dell’attività teorica alla pratica progettuale persegue l’individuazione di uno scenario culturale di riferimento, attraverso un’attività professionale intesa come luogo di verifica e di ulteriore indagine del fenomeno architettonico e costruttivo, filtrato da una lettura multiscalare e interdisciplinare del mestiere di architetto, diviso tra cultura umanistica e cultura scientifica. L’attività professionale è declinata nell’ambito della progettazione applicata alle diverse scale, urbanistica, architettonica e del manufatto edilizio lungo il suo intero ciclo di vita.

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