23 Febbraio 2016
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Natura e Artificio
Sperimentazioni nel design litico
UNIVERSITA’ DI FERRARA – DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA
CORSO DI LAUREA IN DESIGN DEL PRODOTTO INDUSTRIALE
AA. 2015-2016
Secondo semestre, febbraio – maggio 2016
Durata del corso: 132 ore
Premessa
L’interesse che l’uso dei materiali lapidei nelle costruzioni dell’ultimo ventennio ha esercitato negli architetti contemporanei si sta estendendo anche al mondo del design sviluppando un aspetto importante di questa disciplina.
Rispetto a un recente passato, che ancora identificava l’uso della pietra come appartenente ad una residua attività artigianale legata al solo mondo delle costruzioni, oggi la situazione si sta modificando in senso dinamico e di questo materiale si scoprono sempre maggiori chances e spunti progettuali, finora inesplorati che si estendono all’area del design di prodotto. La sperimentazione su marmo e pietre ha trovato un nuovo impulso grazie anche all’interesse che le aziende del settore stanno manifestando per il design, e alle opportunità offerte dalle grandi esposizioni fieristiche.
Decisivi nello sviluppo creativo della disciplina sono i moderni strumenti di progettazione e lavorazione con sistemi informatizzati che permettono la realizzazione di prodotti inediti sia nella forma che nelle funzioni.
Obiettivi formativi
Il corso è finalizzato a trasferire agli studenti del secondo anno di Design del Prodotto Industriale del Dipartimento di Architettura di Ferrara una consapevolezza critica sull’impiego dei materiali lapidei naturali ed artificiali nel progetto contemporaneo di design di prodotto e di interni e nell’arredo degli spazi urbani. Contenuti centrali dell’offerta formativa sono: l’identificazione e l’interpretazione critica dei codici e dei linguaggi della contemporaneità con cui la pietra si presenta nell’architettura, nel design e negli arredi d’interni d’oggi. La conoscenza delle categorie fisiche e merceologiche dei materiali scelti per le esercitazioni, la loro rispondenza agli scopi e finalità a cui sono destinati i prodotti di design; la connessione tra diversi materiali e le nuove tecniche di progettazione informatizzata e relative potenzialità formali e funzionali; l’acquisizione di specifiche conoscenze dei processi produttivi attraverso visite ad aziende e la realizzazione di esperienze in laboratorio a contatto con le maestranze durante varie fasi di lavorazione; il progetto espositivo come fase integrata della progettazione-produzione nella comunicazione dei prodotti di design.
Prerequisiti
Oltre al superamento degli esami propedeutici si richiede l’abilità di veicolare le proprie idee tramite il disegno a mano e al computer. Occorrono capacità tecniche di disegno 2D, 3D e renderizzazione. Si richiede abilità nell’organizzare le idee in un sistema per poi tradurle in progetto tramite processo logico-analitico.
Contenuti del corso
Il corso è dedicato allo studio e al progetto tecnico-formale di elementi di design in cui la pietra naturale sarà messa a confronto-collaborazione con materiali litici artificiali (agglomerati, ibridi, composti cementizi misti ecc.). Sarà sperimentata la possibilità di ibridare materiali con caratteristiche e proprietà fisico-meccaniche ed estetiche diverse per la realizzazione di prodotti finalizzati all’architettura, all’arredo e al design.
Obiettivo del corso è inoltre verificare la possibilità di connettere tale ibridazione con alcune problematiche cruciali nel processo industriale quali la produzione seriale e la interconnessione tra aziende operanti con diverse categorie di materiali.
Il tema progettuale sarà indirizzato sia a prodotti collegabili all’architettura e all’arredo, come pareti e setti divisori, arredi fissi d’interni ed esterni, sia a arredi mobili e oggetti d’uso per ambienti domestici, uffici ecc. Si tratta di interpretare le potenzialità dei diversi materiali per la progettazione e la realizzazione di prodotti modulari di diversa complessità, arricchiti da lavorazioni, modellazioni e trattamenti rispondenti a concetti formali capaci di fornire valore aggiunto all’architettura in cui andrebbero impiegati.
Metodi didattici
La didattica del corso si articola nelle seguenti fasi tra loro connesse.
1. Analisi delle proprietà dei materiali
La fase si impernia in una serie di lezioni frontali e ricerche sui materiali.
a. Geologia e caratteristiche dei materiali litici
Partendo dal ruolo dei materiali nell’architettura e nel design contemporanei, saranno approfondite le caratteristiche delle rocce dal punto di vista delle categorie geologiche, petrografiche e commerciali. In particolare verranno studiati i principali litotipi italiani e la loro applicazione nella tradizione e nella contemporaneità.
b. Caratteristiche fisico-meccaniche dei materiali complementari
2. La ricerca
L’applicazione della pietra e di altri materiali connessi nell’architettura e nel design contemporanei, sarà oggetto di ricerche specifiche individuali e di gruppo su opere scelte nella produzione di prestigiosi architetti e designers internazionali, che si concluderanno con la compilazione di documenti scritti e grafici.
3. Il progetto
Sulla base dei litotipi e di altri materiali assegnati a ciascun gruppo, dopo averne studiato le proprietà fisico-meccaniche e le potenzialità espressive, verranno individuate le tipologie di prodotto più consone alle caratteristiche dei materiali stessi e alle loro potenzialità combinatorie (elementi architettonici come pareti portanti e divisorie, arredi, rivestimenti e oggetti d’uso), e avrà inizio l’attività progettuale dei gruppi di studenti.
4. Atelier di progettazione
L’attività di progetto rappresenterà la parte centrale del corso e si svilupperà parte in aula, con revisioni continuative del corpo docente (preceduta e affiancata da comunicazioni dei docenti e dei visiting teacher), parte nel laboratorio di modellistica per la realizzazione tridimensionale di plastici in scala, parte in visite guidate e confronti con operatori specializzati di aziende del settore.
5. Corso 3D
Parallelamente sarà avviato un corso di progettazione 3D con software Evolve di Altair, mediante il quale si potranno generare superfici e solidi da trasferire alle lavorazioni a controllo numerico.
6. Prototipazione
La fase finale del percorso progettuale consisterà nella realizzazione fisica di modelli e prototipi utilizzando le strumentazioni di cui è dotato il laboratorio modelli dell’Università o con il contributo delle aziende partner. L’insieme degli elaborati finali (disegni, modelli, video) saranno esposti a conclusione del corso in una mostra aperta al pubblico negli spazi di Palazzo Tassoni e successivamente a Marmomacc (Mostra Internazionale di pietre, design e tecnologie) nella Fiera di Verona insieme ai prototipi realizzati dalle aziende.
Modalità di verifica dell’apprendimento
La verifica avverrà attraverso la valutazione delle fasi in cui si articola il percorso didattico degli studenti.
La prima riguarda l’indagine e la ricerca sulle applicazioni dei materiali, e sarà consegnata nella forma di book formato A4.
La seconda riguarderà il progetto assegnato a ciascun studente o gruppo e sarà sviluppata nella forma di tre tavole di elaborati grafici di formato cm. 70×100 e nella produzione di modelli e prototipi realizzati in laboratorio o presso aziende.
Concorreranno alla valutazione finale anche la partecipazione al corso 3D e ai colloqui parziali e finale.
Testi di riferimento
Francesco Rodolico, Le pietre delle città d’Italia, Firenze, Le Monnier, 1952, pp. 501;
Raniero Gnoli, Marmora romana, Roma, Edizioni Dell’Elefante, 1971, pp. 289;
Giorgio Blanco, Dizionario dell’architettura di pietra, vol. 1, Roma, Carocci, 1999, pp. 300;
David Dernie, New stone architecture, Londra, Laurence King, 2003, pp. 240;
Alfonso Acocella, L’architettura di pietra. Antichi e nuovi magisteri costruttivi, Lucca-Firenze, Lucense-Alinea, 2004, pp. 623;
Piero Primavori, Il Primavori. Lessico del settore lapideo, Verona, Zusi, 2004, pp. 415;
Alfonso Acocella, Stone architecture. Ancient and modern construction skills, Milano, Skira, 2006, pp. 623;
Francesco Girasante, Domenico Potenza (a cura di), Dalla pietra all’architettura, Foggia, Claudio Granzi, 2006, pp. 119;
Giuseppe Fallacara, Verso una progettazione stereotomica. Towards a stereotomic design, Roma, Aracne, 2007, pp. 187;
Giorgio Blanco, Manuale di progettazione. Marmi e pietre, Roma, Mancosu, 2008, pp. 1140;
Vincenzo Pavan (a cura di), Litico, etico, estetico, Milano, Motta, 2009, pp. 157;
Christian R. Pongratz, Maria Rita Perbellini, Cyber stone. Innovazioni digitali sulla pietra,Roma, Edilstampa, 2009, pp. 94;
Alfonso Acocella, Davide Turrini (a cura di), Travertino di Siena. Sienese travertine, Firenze, Alinea, 2010, pp. 303;
Carlo A. Garzonio, Franco Montanari, Maria C. Torricelli, Pietra Serena. Qualità del prodotto e sostenibilità ambientale, Melfi, Librìa, 2010, pp. 93;
Christina Conti, Progettare con le pietre arenarie. Materiali, tecniche, architettura, Sant’Arcangelo di Romagna, Maggioli, 2011, pp. 164;
Vincenzo Pavan (a cura di), Glocal stone, San Giovanni Lupatoto, Arsenale, 2011, pp. 159.
Corpo docente
Raffaello Galiotto
Vincenzo Pavan
Federica Zanotto
Veronica Dal Buono
Carmela Vaccaro
Gianluca Gimini
Brand partners
Adi Tools
Altair, software Evolve
Intermac
Lapitec
Santamargherita
architetturapietra2.sviluppo.lunet.it
Il website architetturapietra2.sviluppo.lunet.it, ideato e promosso da docenti del Corso, fungerà da agenda e da spazio di social networking per le attività didattiche. In esso saranno annunciate e documentate lezioni, conferenze, revisioni e visite di studio.