12 Marzo 2015
Letture
NEW FUNDAMENTALS OF NATURAL ARCHITECTURE.
Stereotomie contemporanee di Fallacara e Stigliano
La copertina del volume
Nel volume New Fundamentals of Natural Architecture, gli autori Giuseppe Fallacara e Marco Stigliano sviluppano la loro riflessione sulla stereotomia, una pratica costruttiva che si basa sull’impiego di sistemi resistenti per forma, murati a secco in pietra o in legno, partendo da due interrogativi: che cosa è fondamentale per l’architettura? Che cosa è fondamentale per l’architetto? Fallacara e Stigliano rispondono a queste domande mediante la presentazione di alcuni loro lavori architettonici progettati grazie a tecnologie digitali e caratterizzati dall’uso stereotomico dei materiali. Questi progetti sono divisi in cinque temi fondamentali: i muri-involucro, le coperture-scocche, i diaframmi portanti, gli archetipi e il form finding.
Giuseppe Fallacara, Alveare-Hive, progetto, 2013.
La tipologia del muro-involucro litico è sviluppata dagli autori in due loro opere molto recenti: la Symbolic World Cup Structure, una struttura da realizzare a Rio de Janeiro in occasione dei Mondiali di Calcio del 2014 e lo Alveare-Hive, immaginato in conci tipo assemblabili di pietra leccese, realizzati mediante il sistema di taglio assistito CAD-CAM. La copertura-scocca consiste in un involucro ligneo autoportante sotto cui è possibile “ospitare una molteplicità di eventi e attività che favoriscano le vitalità delle aree pubbliche”, come nel caso della proposta Bologna: di nuovo in centro, o che serva da “copertura da abitare”. Il progetto della sede della società francese SNBR, la cui attività è la lavorazione della pietra, permette agli Autori di approntare un’idea basata sul sistema del diaframma portante: si tratta di una serie di arcate litiche con l’intradosso modellato sulla curva delle pressioni a cui l’arco è soggetto, e l’estradosso che ricalca una linea retta.
Giuseppe Fallacara, Marco Stigliano, Bologna: di nuovo in centro, progetto, 2013.
I progetti per due monumenti, quello della Navigazione a Trani e quello in memoria delle vittime del terremoto dell’Aquila del 2009, danno a Fallacara e a Stigliano la possibilità di ripensare la forma del monumento “che risponde con la sua carica iconica alle istanze di rappresentatività di un concetto”. Il form finding è un pensiero alla cui base sta la tendenza della materia ad autorganizzarsi, come nel caso delle strutture la cui forma deriva dalla “figurazione di equilibrio sotto carichi applicati”. Anche per tale tipologia gli autori presentano due loro progetti: quello per la riqualificazione della barese piazza Moro e Berlinguer e quello per un parco urbano nel quartiere Japigia, sempre a Bari.
Completano il volume, dall’impaginazione elegante e raffinata e con buona parte dei testi anche in lingua inglese, la prefazione di Brandon Clifford, già Belluschi Lecturer al MIT e tre capitoli, a firma rispettivamente di Nicola Boccadoro, Micaela Colella e Maurizio Barberio, intitolati Ripensare Musmeci: il form finding oggi, Nuovi fondamenti dello spazio voltato lapideo e Nuovi strumenti per la produzione architettonica.
Giuseppe Fallacara e Marco Stigliano, New Fundamentals of Natural Architecture, Roma, Aracne Editrice, 2014, pp. 121, ill., euro 25,00.
di Costantino Ceccanti