21 Gennaio 2015
Opere di Architettura
Casa FFF a Trento
Scorcio della casa e del giardino con la pavimentazione in pietra
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All’interno di una delle zone residenziali di maggior pregio della città di Trento, tra i pendii del capoluogo, in un contesto di edilizia residenziale già consolidata, si trova questa casa, ristrutturazione e ampliamento di un edificio preesistente, risalente agli anni sessanta. In accordo con i precetti che guidano il lavoro di Pallaoro e Balzan Associati, qualità e ricerca unite a fattibilità e coerenza progettuale, l’architettura si sviluppa cercando con attenzione l’equilibrio tra esistente e contesto. La ricerca si declina nella cura dei materiali e delle cromie. Sono così motivati gli intonaci bianchi e l’utilizzo del legno per i percorsi che attraversano le corti. Il legno è ripreso nei serramenti, al fine di creare un elemento unificante e identificatore.
Dettagli delle soluzioni litiche del giardino
Corpi aggettanti trasferiscono l’edificio ad una dimensione contemporanea e dinamica, che anticipa la composizione minimale degli interni.
Il setto, murario o lapideo, diventa l’elemento unificatore che compone le forme esterne e i volumi interni. Questi ultimi variano continuamente, grazie alle tecnologie impacchettabili o mobili e alla scelta materica, con prevalenza del vetro e della pietra. La relazione tra architettura e natura sembra ricordare le esperienze wrightiane anche se, a differenza di queste ultime, il progetto è obbligato a misurarsi con il contesto edilizio circostante.
Vista di uno dei bagni con i lavabi in pietra
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L’elemento lapideo risulta qualificante per tutti gli ambienti. Il grigio caratteristico della Pietra Forte Fiorentina, rifinita a seta negli ambienti interni, viene esaltato dai colori primari scelti per gli arredi, sia indoor sia outodoor. Al contempo, il verde acceso della vegetazione si sposa con il design a damasco della pietra utilizzata per i percorsi, i quali sembrano piegarsi e diventare arredo. La composizione a casellario degli elementi lapidei si armonizza con la scelta minimale, linea guida del progetto, che permette di garantire, in uno spazio racchiuso, la sensazione della naturalità della montagna.