8 Gennaio 2015
Opere di Architettura
Una casa in pietra a Serro de Rio Bonito
Il tema della casa per il week-end presenta delle caratteristiche che tendono a definirne la tipologia: struttura ridotta all’essenziale, uso di materiali locali, rapporto con la natura del luogo. La casa realizzata da Carla Juaçaba nella zona montuosa di Rio Bonito ad est di Rio de Janeiro ha colto il difficile equilibrio tra il genius-loci e il difficile tema dell’abitazione minima. La presenza di una natura lussureggiante quale protagonista del luogo è stato il fattore che ha condizionato maggiormente il progetto nella scelta dei materiali e delle forme.
La casa di Rio Bonito, come le altre opere della giovane progettista brasiliana, si concentra su di una questione intrinseca della disciplina: il rapporto dialettico tra la poetica della tettonica e il suo potenziale espressivo.
Lo spazio interno, costituito da un soggiorno con cucina separato dalla stanza da letto dai servizi, sembra immerso nella circostante con cui intrattiene un rapporto diretto separato da lastre di vetro che sembrano scomparire. Rispetto alla teca cristallina di Villa Farnsworth, questa casa rifugio si sottrae alla pesante influenza del modernismo ed elabora una forma e una costruzione più vicine alla natura provvisoria ed effimera del contesto brasiliano.
Il progetto è strutturato attorno al contrasto tra tradizione e modernità, tra leggerezza e gravità, tra vuoto e materia.
La parte costruita è ridotta al minimo: il volume interno è serrato da due possenti muri di pietra locale di 1,10 m e realizzati secondo le tecniche costruttive tradizionali. La loro rusticità che sembra avvicinarli a costruzioni preesistenti è sottolineata dalla scala che conduce alla copertura, ottenuta per sottrazione della materia litica. I due muri svolgono una molteplicità di funzioni, a dispetto della loro semplicità: essi sono protezione e riparo dello spazio interno, sono il sostegno delle strutture orizzontali e il supporto della casa che in questo modo riduce il suo contatto con il suolo. La loro presenza consente, a differenza del precedente miesiano, di avere uno spazio interno protetto e direzionato e non isotropo e nudo verso l’esterno.
Alla materialità rustica della pietra viene accostata senza intermediazioni la modernità della struttura orizzontale, costituita delle quattro travi in acciaio che sostengono i pavimenti lignei e le ampie vetrate. Questo contrasto viene enfatizzato dalla scelta di far leggere le differenti parti della costruzione e la loro gerarchia, nella quale i muri diventano i veri protagonisti della tettonica dell’edificio. Essi sono infatti messi in risalto dalla diversità cromatica del rosso minio delle parti metalliche e dalla presenza di aperture sulla copertura che lasciano entrare una luce radente che fa vibrare ed esalta le irregolari superfici litiche.
di Angelo Bertolazzi
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Scheda tecnica
Progettista: Carla Juaçaba
Localizzazione: Serra do Rio Bonito, Rio de Janeiro (Brasil)
Pietra: Pietra Locale
Anno: 2013
Fotografie: © Nelson Kon
Link:
http://www.archdaily.com/457077/rio-bonito-house-carla-juacaba/
http://www.designboom.com/architecture/carla-juacaba-rio-bonito-house-brazil/
http://www.carlajuacaba.com.br/
http://www2.nelsonkon.com.br/
10 Gennaio 2015, 18:19
Carla Pani
Complimenti ! Sono una ingegner specialista in progettazione con la pietra, e appassionata di tutto ciò che è architettura di pietra.
Mi colpisce l’essenzialità della struttura lapidea e del muro nel contesto in cui si immerge il progetto. Mi piacerebbe conoscere meglio il suo lavoro, in particolare nella tecnica con l’uso della pietra.
Grazie.