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24 Novembre 2014

Opere di Architettura

Hotel Majestic a Bologna e Bristol Palace a Genova


Dettaglio delle pavimentazioni della sala da thè. Hotel Majestic-Bologna

[photogallery]majestic_album[/photogallery]

Antistante l’ingresso della Cattedrale di San Pietro a Bologna, sulla centrale via dell’Indipendenza, il visitatore incontra, quasi inconsapevolmente, il fastoso edificio che da un secolo ospita i locali di uno degli hotels più noti d’Italia. Il palazzo, collocato in una delle posizioni di maggior interesse storico-architettonico della città, proprio perché vicino all’incrocio tra i due assi principali dell’antico sistema viario romano, è il risultato di numerose sovrapposizioni edilizie susseguitesi e compenetrate nelle sue fondamenta a partire dall’epoca antica e alto medievale. Nel 1740 l’architetto Alfonso Torreggiani ne definisce i tratti che conosciamo riconvertendo le antiche dimore medioevali in Seminario Arcivescovile, per desiderio del cardinale Lambertini. Elemento qualificante è l’adiacenza dell’antico palazzo Fava, esempio illustre di architettura rinascimentale bolognese, con cui condivide, al piano nobile, il celebre Camerino di Europa, ciclo di affreschi dedicato alla leggenda mitologica, ad opera dei fratelli Carracci. Le zone comuni dell’Hotel sono abbellite da altri capolavori pittorici che spaziano dal Quattrocento al tardo Settecento, i cui colori sono enfatizzati dai ricchi dettagli delle finiture. Così il marmo statuario della pavimentazione, su cui si innestano elementi di nero Marquinia, composti a casellario, sottolineano l’eleganza dell’ingresso, enfatizzato da piedistalli a base quadrata decorati con geometriche combinazioni lapidee. Su di essi poggia il colonnato bianco, citazione dell’antico compluvium. Il giallo di Siena finemente levigato, composto ancora una volta con il nero Marquinia contraddistingue il disegno della pavimentazione della sala da thè, illuminata dalla vetrata ottagonale decorata stile liberty. L’eleganza delle terme antiche si ritrova nelle sale da bagno, dove la pietra levigata si combina in diversi giochi cromatici. Non solo nella pavimentazione ma anche negli arredi i quali, ottenuti da tagli geometrici del rosso Verona e del nero Marquinia, definiscono oggetti esclusivi per la cura e l’igiene del corpo.


Dettaglio delle pavimentazioni della scala. Bristol Palace-Genova

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Come il Majestic a Bologna, il Bristol Palace a Genova rientra tra i Luxury Hotels del Gruppo DueTorri. In linea con la politica d’azione del brand, che punta ad acquistare e rivalorizzare complessi ricettivi nei centri storici più importanti d’Italia, la struttura è stata sottoposta a importanti lavori di restauro per riportarla all’antico splendore. La maestosità dell’intero organismo edilizio denuncia la notorietà di questa struttura ricettiva, inaugurata nel 1905, sede per decenni delle feste da ballo della nobiltà cittadina e internazionale, meta del mondo di personaggi e artisti raccontati dalla Dolce vita. Lo stile Liberty caratterizza l’edificio, inserito nella cerchia ristretta dei Locali Storici d’Italia: si ritrova negli arredi interni recuperati dal recente restauro e nei ricchi stucchi e affreschi a corredo degli ambienti di rappresentanza. La propensione a questo linguaggio architettonico è testimoniata già all’esterno dal cassettonato del portico a protezione dell’ingresso, che di quel periodo riprende i colori e i motivi decorativi; dialoga con il mosaico della pavimentazione a terra, il cui disegno a volute si relaziona a sua volta con gli ornati della facciata antistante la galleria. Qui la riproposizione degli ordini classici ad inquadrare le vetrine anticipa quel decoro e quell’eleganza che accoglieranno il visitatore varcando l’entrata, racchiusa dall’elegante cornice in marmo rosato. La componente scenografica dell’Art nouveau permea tutti gli ambienti e gli elementi di dettaglio, a partire dallo scalone elicoidale, la cui vorticosa balaustra e le pedate in marmo di Carrara ispirarono Vertigo di Alfred Hitchock. Il marmo statuario della pavimentazione, su cui si innestano anche in questo caso, elementi di nero Marquinia composti a casellario, sottolinea l’eleganza della hall, ancor più valorizzata dagli stucchi decorativi delle pareti e dalle paraste corinzie in rosso di Asiago. L’hotel Majestic e il Bristol Palace parlano con lo stesso linguaggio al medesimo interlocutore: propongono il giallo di Siena levigato combinato con il nero Marquinia e il marmo statuario per il disegno della pavimentazione degli ambienti di rappresentanza, in questo caso per la sala meeting al piano superiore. Ho lasciato il Bristol con l’illusione di essere stato per 5 giorni un grande signore, le parole di Edmondo De Amicis, una volta entrati, risultano ancor più attuali.

Federica Poini

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