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15 Giugno 2005

Recensioni

La recensione di AL (Architetti Lombardi)

L’architettura litica
Agosto 1999 – settembre 2004, data d’inizio e di fine “lavori”; 1.850 immagini pubblicate tra fotografie (in gran parte inedite, a cura dell’autore) e disegni realizzati appositamente; 624 pagine complessive; questi sono solo alcuni dati che dovrebbero servire per farsi un’idea della dimensione dell’opera.
L’autore, Alfonso Acocella, ordinario di Tecnologia dell’architettura presso la Facoltà di Architettura dell’Ateneo di Ferrara, non è nuovo ad imprese del genere: basta citare L’architettura del mattone faccia a vista (1989) o L’architettura dei Luoghi (1992), due volumi realizzati per le Edizioni Laterconsult di Roma, rispettivamente di 440 e 584 pagine e con oltre 700 immagini ognuno che, credo, possono considerarsi come antenati della sua ultima “fatica” letteraria.
Ma, a parte la mole, quello che colpisce maggiormente è la dichiarazione di voler tentare di costituire una “nuova architettura” per questo tipo di volumi: “Nuova nella individuazione e nella strutturazione dei contenuti, nuova nello sguardo portato sul tema attraverso i diversi apparati iconografici, nuova nell’articolazione e gerarchizzazione dei livelli di informazione” e “nella progettazione grafica e nella comunicazione del tema”. Dunque, non si tratta più di un “semplice” trattato o manuale e neanche di un libro di storia o di critica d’architettura, ma di un’opera “a cavallo dei vari generi”, che coglie gli aspetti più importanti di ogni singola “famiglia” facendoli interagire tra di loro.
Sicuramente i promotori dell’opera, l’autore e la Lucense di Lucca, devono aver pensato (almeno per un attimo, in questi cinque anni) anche di realizzare un “prodotto interattivo e multimediale”, ossia un Cd, meno costoso e più veloce da fare, ma troppo spesso, spacciato come il “vero” prodotto “moderno”. In realtà occorre distinguere tra essere “alla moda” ed essere “moderni”. Il volume di Acocella è moderno, nel senso che rigetta “vecchi” schemi – è proprio il caso di dirlo, visto che da almeno un secolo non si realizzano più trattati di architettura – e ne propone uno nuovo “contemporaneo”. Inoltre, il libro “prosegue” con un blog sul sito architetturapietra2.sviluppo.lunet.it dove si possono trovare post scriptum inediti, recensioni già pubblicate, commenti dei lettori, ecc.
I capitoli sono: Gli Inizi, Muri, Colonne, Architravi, Archi, Superfici, Coperture, Suolo e Materia. L’autore ne propone una lettura trasversale individuando tre ambiti tematici: i fondamenti (le “basi” progettuali), i modi (la “tecnica”, le prassi esecutive) e le opere contemporanee (gli esempi).
Infine, come succede per opere di questo genere, ogni lettore può divertirsi a stabilire un proprio percorso, a scegliere il capitolo più assonnante al modo di progettare, a cercare gli esclusi (personalmente ho trovato poco Schinkel) o quell’opera che ci sembra non meriti la pubblicazione, ecc., ma la prima “cosa da fare” è acquistare il volume o, ancora meglio, farselo regalare.
Igor Maglica

(AL, Architetti Lombardi n. 3, 2005)

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