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11 Maggio 2007

News Pietre dell'identità

Creativi Frammenti
Gli “scarti” della pietra da problema a risorsa

opere

CREATIVI FRAMMENTI
Gli “scarti” della pietra da problema a risorsa

Complesso dell’ex Cartiera Latina
Parco Regionale dell’Appia Antica
Roma, 19 maggio – 1 luglio 2007

L’Associazione “Appia Antica Marmi e Architettura” organizza una mostra dal titolo “CREATIVI FRAMMENTI. Gli “scarti” della pietra da problema a risorsa”.
L’iniziativa, svolta in collaborazione con l’Ente Parco Regionale Appia Antica e con il patrocinio della Regione Lazio, dell’Ordine degli Architetti di Roma e della Facoltà di Geologia dell’Università “Roma Tre” intende inserirsi nei temi della sostenibilità ambientale per quanto riguarda gli scarti di produzione e di lavorazione delle pietre e dei marmi italiani. Un problema non risolto nella catena della produzione lapidea che richiede una risposta qualificata a livello sia di progetto sia di concreto impiego.
Questi materiali infatti sono oggi solo parzialmente e spesso inadeguatamente utilizzati: una parte infatti viene trattata come inerte per recupero ambientale o opere infrastrutturali o polverizzata per altri prodotti, mentre una cospicua quantità finisce in discariche o abbandonata in prossimità delle cave.
Poichè molti dei materiali di scarto presentano potenzialità latenti per un uso qualificato in architettura, arte e design, risulta ancora più evidente lo spreco che un simile trattamento rappresenta.
L’iniziativa proposta intende attivare, su questo tema, un circuito di interessi virtuosi che veda coinvolte le amministrazioni pubbliche, gli imprenditori, i progettisti, i tecnici del settore e quanti altri soggetti siano direttamente coinvolti.
Il progetto prende in considerazione una serie di scarti di produzione e di lavorazione la cui tipologia sia ricorrente nei diversi bacini di escavazione di pietre e marmi sopratutto italiani. Su tali “semilavorati” sono invitati ad intervenire autori di chiara fama per apportare idee nuove e trasformazioni creative su tematiche concernenti la spazialità urbana, la decorazione architettonica e l’arredo.
Il fine ultimo, comunque, è mirato alla ricerca della qualità estetico-figurativa e tecnico-funzionale della scena urbana e dell’abitare che ormai si va progressivamente ponendo come obbligo etico non più scindibile da una moderna e razionale consapevolezza progettuale.
Tra gli artisti, architetti, designers invitati figurano: Alessandro Anselmi, Francesco Aymonino, Giorgio Blanco, Valerio Coccia, Craig G. Copeland, Enrico Da Gai, Giovanna De Sanctis, Alfredo Gioventù, Nedda Guidi, Ugo La Pietra, Cosetta Mastragostino, Claudio Nardulli, Domenico Potenza, Franco Purini, Oliviero Rainaldi, Otello Scatolini, Pinuccio Sciola, Giuseppe Strappa, Tito.

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Le opere realizzate saranno esposte in una mostra curata da Vincenzo Pavan presso il complesso restaurato delle ex-Cartiere Latina nel Parco Regionale dell’Appia Antica dal 19 maggio al 1 luglio 2007.
Filo conduttore dell’intervento degli autori è il duplice aspetto rintracciabile nei materiali di scarto.
Nei frammenti di escavazione e di prima lavorazione emergono qualità e proprietà “naturali” della pietra, come la matericità e le sorprendenti “imperfezioni” delle superfici rocciose, che spesso vanno persi nella successiva lavorazione.
Nei residui della lavorazione di prodotti seriali o di certi trattamenti complessi del materiale si evidenziano, ad uno sguardo creativo, straordinarie possibilità di costruire forme nuove che nascono dalla trasformazione delle precedenti.
I contenuti delle opere hanno come sfondo il “genius loci” del sito, il Parco dell’Appia Antica, un luogo straordinario denso di storia e natura: una vasta area di Roma ricca di verde, acqua, monumenti antichi, zone archeologiche e contaminazioni della modernità. Il passaggio da scarto di lavorazione a frammento eloquente avviene in piena libertà attraverso la sensibilità percettiva, creativa e poetica degli autori.
Dalla scelta e interpretazione dei diversi caratteri dei materiali si formeranno dei nuclei tematici che saranno organizzati in un percorso allestitivo il quale metterà in relazione spazi interni ed esterni degli edifici recuperati della ex-Cartiera Latina.
La mostra sarà dotata anche di una sezione “didattica” formata da video e altri strumenti di documentazione che spiegheranno ai visitatori i contenuti del tema e delle installazioni e forniranno approfondimenti sul carattere geologico, sull’estrazione, sulla lavorazione e sull’impiego in architettura dei materiali lapidei utilizzati nelle installazioni.
Della mostra sarà realizzato un catalogo contenente saggi storico-critici e una documentazione degli interventi degli autori.

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