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15 Novembre 2013

Design litico

PONTE FLEX

Design Claudio D’Amato, Giuseppe Fallacara
Computer Aided Drafting Giuseppe Fallacara
Direzione cantiere Luc Tamborero
Con la collaborazione Politecnico di Bari, Dipartimento DICAR, Formedil – Bari, ESEV – Ente Scuola Edile
Verona
Aziende partner Mecastone, Bisceglie (BA), Pi.Mar, Cursi (LE)

Il prototipo “Ponte Flex” nasce dall’idea di poter costruire un sistema voltato, impiegabile per vari scopi funzionali, in pochissimo tempo utilizzando materiali “poveri”. Il ponte è formato da due archi flessibili, su cui si montano le doghe lignee calpestabili, che si impostano su due spalle monolitiche parallelepipede.
L’arco flessibile rientra nella casistica dei sistemi auto equilibranti ed è un arco armato messo in opera senza il bisogno di alcun sostegno, questo viene pre-assemblato a terra e poi issato e posizionato sui piedritti per mezzo di una gru. Si tratta di una nuova tecnica, già utilizzata per costruzioni in calcestruzzo, prende infatti le mosse da un sistema in cemento brevettato in Irlanda e messo a punto dalla collaborazione tra la Queen’s University di Belfast e la Macrete Ltd, ma mai prima d’ora sperimentata sulla pietra.

La grande innovazione di questo nuovo sistema risiede nel fatto che in fase di costruzione non richiede l’uso di alcuna centina. Questo enorme vantaggio lo pone all’avanguardia sia per la sua rapidità e semplicità in fase di messa in opera, sia per il suo utilizzo in siti, come quelli archeologici, in cui sarebbe impossibile l’utilizzo di centine nella fase di cantierizzazione.

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