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8 Novembre 2013

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Stone Design un percorso di formazione

Sei anni di vita per un insegnamento indirizzato a sviluppare un tema didattico originale, possono essere pochi quanto una misura già considerevole. Non sono molti se si pensa di aver incontrato un numero sufficiente di discenti che conosca quindi interpreti, valorizzi e metta in pratica con professionalità una particolare disciplina, a sua volta divulgandola. Sono invece un tempo sufficiente per soffermarsi a riflettere sul lavoro svolto osservandone i risultati, nel momento in cui il percorso didattico è stato dedicato al rapporto tra una materia singolare come la pietra e il progetto.
In tal percorso “progetto” non è solo disegno e proposta di un “artefatto” ma è anche il programma di un iter di conoscenza, nella consapevolezza che siano entrambi da alimentarsi con continuità.
Il Laboratorio di Product design I, tenuto da Raffaello Galiotto e Vincenzo Pavan presso il Corso di laurea in Design del prodotto industriale nell’A.A. 2012-2013, con la collaborazione di Davide Turrini e della scrivente, ha focalizzato la propria attenzione formativa sul progetto di artefatti in pietra. Un tema non consueto nella didattica, complesso, aperto alle sfide della tecnologia contemporanea e dell’ambiente.
L’ingresso del Design Litico per la prima volta in una disciplina d’insegnamento universitario, eredita una cultura di conoscenza e linguaggio che già fortemente negli anni precedenti ha connotato un parallelo insegnamento all’interno del Corso di laurea in Architettura ferrarese. Per cinque anni consecutivi (dall’A.A. 2007-08), già Alfonso Acocella, Vincenzo Pavan e Davide Turrini, avevano affermato il Laboratorio di Costruzioni in pietra, con la collaborazione costante di Marmomacc-Verona Fiere. Un corso opzionale caratterizzante le discipline del quinto anno di Architettura, ove il messaggio di
riabilitazione e riattualizzazione dello “Stile litico” nel progetto contemporaneo ha trovato attenzione e interesse da parte di numerosi studenti susseguitisi negli anni.
Nel tempo si è affrontata la conoscenza e progettazione di spazi e ambienti abitati dall’uomo, attraverso il filtro del materiale pietra: paesaggi, città, edifici, spazi espositivi, strutture… Si approda oggi alla scala del design, affrontando la progettazione di oggetti d’uso, artefatti per interni ed esterni, elementi modulari, rivestimenti.
L’itinerario proposto quest’anno si innesta in un percorso pluriennale di esplorazione del tema litico, avviato non solo con l’inserimento nelle politiche formative dell’Università, ma anche attraverso la rete internet ove, dal 2004, è attivo il canale comunicativo Architetturadipietra.it, ideato e coordinato da Alfonso Acocella e che ha dato vita, oltre all’originale Blog, al progetto “Lithospedia – Interior design”, un repertorio e catalogo digitale che raccoglie collezioni di prodotti Stone Design un percorso di formazione realizzati in pietra sia storici che contemporanei, schedandoli e inserendoli in racconti di più ampio respiro.
Negli anni il “sapere” di Architetturadipietra è andato a integrarsi e costituire il nucleo fondativo delle attività del Laboratorio MD Material Design, struttura di ricerca e didattica del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara al quale i docenti di Product Design I afferiscono.

L’esperienza didattica qui sintetizzata amplia tale ricerca e tenta di individuare ambiti progettuali d’innovazione. Nel processo d’ideazione e formazione del prodotto di design, ci si è interrogati sul ruolo e significato affidato al materiale e alle tecniche di produzione. La pietra, la soluzione configurativa, il volume nello spazio, non sono elementi indipendenti bensì, fondendosi e valorizzandosi reciprocamente, divengono portatori della consistenza stessa dell’artefatto. È sembrato importante porre gli allievi, sin dal primo istante, di fronte alla scelta del litotipo, della materia specifica con cui lavorare, per esprimere, infine, il progetto attraverso i caratteri peculiari della materia che lo sostanzia.
Il Corso, svoltosi in forma di atelier condiviso, ha sviluppato un’attività intensa e concentrata nel tempo, con modalità simili agli ambienti professionali di lavoro e al contempo ricercando una solida costruzione teorica; attraverso la presenza dei progettisti e la collaborazione con le aziende, è stato interfacciato il tessuto produttivo coinvolgendolo nel progetto.
La formazione si è svolta in forma corale, corroborata dalla connessione tra didattica e ricerca quale strumento per garantire la collaborazione fra competenze e saperi, il coordinamento fra diversi settori di conoscenza e competenza. Un processo importante nell’ottica di consolidare una scuola giovane, il Corso di laurea in Design ferrarese, che cerca di costruirsi a partire dalla identità della propria comunità scientifica, con continuità didattica rispetto allo sviluppo di certe tematiche, compenetrando le indispensabili competenze tecnicooperative con la capacità critica e la trasmissione di idee e visioni.
Il momento progettuale di Product Design I si conclude con l’allestimento di una mostra dei risultati didattici, ideata per costituire un bilancio sull’anno di corso e una suggestione di partenza per impegnarsi a proseguire su questa strada.

di Veronica Dal Buono

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