21 Aprile 2007
Principale
Leonardo Benevolo in conferenza alla Facoltà di Architetura di Ferrara
Università degli Studi di Ferrara, Facoltà di Architettura/FAF X FAF
Gius. Laterza & Figli Spa, Roma-Bari
Mercoledì, 18 aprile 2007, con inizio alle ore 16,
nella sede della Facoltà di Architettura di Ferrara, via Quartieri 8, Ferrara, Leonardo Benevolo terrà una conferenza intorno ai temi del libro
LEONARDO BENEVOLO, L’architettura nel nuovo millennio,
Laterza, Roma-Bari, 2006, ISBN 88-420-7789-5
Presenteranno i docenti di Storia dell’Architettura Contemporanea/SCO
Vittorio Savi (storia architettonica dell’arch. co.), Sebastiano Brandolini (storia contemporanea dell’arch. co.), Paolo Barbaro (storia fotografica dell’arch. co.)
Leonardo Benevolo (classe 1923) è uno storico dell’architettura, architettura nel lungo periodo. Affermazione che sembra ovvia, invece non lo è.
Secondo il parere purtroppo attecchito presso la comunità scientifica disciplinare, Benevolo sarebbe lo studioso che sempre vede la vicenda dell’azione architettonica alla luce della modernità contemporanea e del suo significato etico. A procedere dall’intramontabile epigrafe morrissiana, quella del 1882, quella dell’architettura come qualsiasi modificazione della terra in vista dell’esigenza dell’uomo, egli sarebbe l’intelligente critico delle crisi del moderno, ma soprattutto l’intenzionale interprete della continuità del movimento moderno architettonico a fronte delle sfide poste dalla rivoluzione in atto. Questo sì che sarebbe banale.
In realtà, Benevolo non solamente si distacca da simile falsa credenza, ma anche evita di adattare il racconto critico-storiografico all’essere-architettura nel modo di volta in volta dominante. E magari si verifica il contrario: che egli possa compiere il suo racconto del principio del XXI secolo, del presente architettonico nella prospettiva di un’incessante urgenza culturale, eterna esigenza materiale del costruire-abitare la terra.
Invitato dalla Facoltà universitaria ferrarese, Leonardo Benevolo ha l’occasione di rilanciare per verba la forma specifica di questo contenuto problematico; la scuola, e quanti vorranno assistere, ascoltare, riflettere, commentare in presa diretta e poi, come si dice, “pensarci su”.