25 Settembre 2012
News
100% GRAVITY
Strutture litiche massive, una nuova frontiera del design architettonico
Romano Adolini per Micci
II corpo massivo in pietra rimanda alle origini dell’architettura, al principio di gravita che regge la costruzione, alle proprietà protettive che regolano lo scambio termico, alla durabilità e alle qualità estetiche del materiale. La sua presenza nelle opere contemporanee rivela, con modalità sempre meno allusive a tali origini, un ambito di applicazione ancora poco esplorato e in apparente controtendenza con le forme della modernità, che sembrano invece ancora alimentarsi dei valori di leggerezza, traslucenza e sottigliezza.
Enzo Calabrese e Maddalena Martimucci per Laboratorio Morseletto
L’applicazione massiva dei materiali litici riapre un ambito di ricerca ricco di potenzialità che va indagato e sperimentato sotto molti aspetti. Il corpo murario di pietra, le tecniche di apparecchiatura degli elementi architettonici, i loro spessori e le diverse lavorazioni, la qualità dei materiali e dei trattamenti delle superfici, definiscono i linguaggi costruttivi adottati e conferiscono una precisa identità all’opera.
Claudio D’Amato e Giuseppe Fallacara per Impresa Leopizzi 1750 e PI.Mar.
Rispetto alla codificazione tradizionale dei sistemi costruttivi in pietra, che applicati ai linguaggi compositivi contemporanei danno pur sempre una diversa sostanza all’architettura d’oggi, l’avvento di nuove tecniche digitali di progettazione e lavorazione dei materiali litici consente di accedere a ricerche formali prima inesplorate.
Giuseppe Fallacara per S.N.B.R
100% Gravity propone a designer e aziende del settore marmifero di progettare e realizzare frammenti architettonici in pietra utilizzando sistemi costruttivi a secco che sfruttano la gravita come principio compositivo. In questo evento convergeranno metodologie e tecniche costruttive di diverso indirizzo.
Raffaello Galiotto per Lithos Design
Dalla costruzione stereotomica basata sulla elaborazione di modelli classici, alla modellazione di conci lapidei per ottenere inusitati effetti plastici, fino alle schermature smaterializzate che sfruttano lastre di spessori sottili per ottenere diaframmi litici autoportanti. Questi “frammenti architettonici” potranno offrire l’occasione di un interessante confronto tra differenti concezioni e metodi d’uso applicati a diversi materiali litici e al contempo suggerire possibili percorsi verso un nuovo modo di utilizzare la pietra in architettura.
Raffaello Galiotto per Staminal Stone
a cura di Vincenzo Pavan
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Pongratz Perbellini Architects per Kienesberger