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29 Gennaio 2010

Letture

Sostenibile ma bello, Progetti di Iosa Ghini Associati

Sostenibile ma bello, Progetti di Iosa Ghini Associati
A cura di Maurizio Corrado
con testi di Stefano Casciani, Rita Finzi, Carlo Forcolini, Roberto Marcatti, Andrea Margaritelli, Fabio Novembre, Luigi Prestinenza Pugliesi, Mosé Ricci, Domenico Sturabotti, Matteo Thun
Editrice Compositori, Bologna 2009
101 pagine, ill.,
prezzo: 20,00 €
testo in italiano con traduzione in inglese

sostenibile_bello

Il libro “Sostenibile ma bello” a cura di Maurizio Corrado è un bel contributo a una riflessione critica sul tema della vexata quaestio che ha arroventato le pagine della storia dell’architettura e del design fino ad oggi e che trova origine nell’”epica” conflittualità tra Estetica e Funzionalismo.

Con un approccio pacato ma convincente, il libro veicola l’attenzione del lettore sul tema della necessità, ormai irrinunciabile nella progettazione contemporanea “dal cucchiaio alla città”, di pervenire a un confronto equilibrato e propositivo tra ansia creativa e sostenibilità ambientale.
Se da un lato la solida eredità del design italiano suggerisce una forte pulsione verso la ricerca della “bellezza” come obiettivo progettuale prioritario, dall’altro il concetto di “sostenibilità” pare invece evocare una deterministica prevaricazione della funzione sulla forma e una certa avversione verso qualunque espressività artistica: al di là di qualsiasi pregiudizio culturale o sterili etichette ideologiche, il libro propone invece la ferma convinzione che né la forma fine a sé stessa né la tecnologia auto referenziata possano ritenersi sufficienti a perseguire un processo compositivo adeguato alle istanze e alla necessità del mondo odierno.

A supportare questa tesi, nella parte I del libro sono proposti, oltre a quello del curatore, i contributi di alcune delle voci più brillanti del panorama culturale italiano e internazionale. Il tema della riscoperta della natura (Casciani) e dell’impiego di materiali naturali di alta ispirazione evocativa (il vetro, Novembre; il legno, Margaritelli), la doverosa presa di coscienza della limitatezza delle risorse naturali (Marcatti) e il valore democratico della bellezza (Sturabotti), l’ energia creativa legata alle opere dell’umano intelletto (Prestinenza Pugliesi) e la vocazione “ecologica” dell’architettura (Thun), sono solo alcune delle suggestioni proposte che dichiarano l’avvento di una nuova sensibilità operativa in materia di architettura e design.

Nella parte II del libro viene esplorata, attraverso testi concisi ma esaustivi e immagini dall’efficace taglio fotografico, l’opera dell’architetto e designer Massimo Iosa Ghini, in cui si coglie limpidamente come forma, funzione e sensibilità ecologica possano mirabilmente coesistere valorizzandosi reciprocamente in un prodotto depositario di un elevato valore formale e al contempo pienamente sostenibile da un punto di vista ambientale.

In particolare, attraverso l’illustrazione di opere prescelte, il libro pone in luce alcuni dei più significativi principi ispiratori dell’approccio culturale e ideativo del maestro bolognese.
La considerevole capacità interpretativa delle potenzialità espressive dei materiali (Esedra Nice Hotel, Nizza), la forte sensibilità ecologica (New York Residence, Budapest; case unifamiliari, Nicosia; circolo del Ministero degli Affari Esteri, Roma), l’evidente tensione poetica riscontrabile nella mutua integrazione tra architettura ed “elemento vegetale” (Busstop, Hannover; parcheggio giardino, Roma; installazione per Interni Design Energy, Milano; People mover, Bologna), sono solo alcuni degli aspetti del lavoro di Iosa Ghini che rivelano come, attraverso una visione lucida e consapevole del progetto nella sua complessità, gestualità artistica e competenza tecnica, insieme, possano realmente concretizzare nell’architettura e nel design un perfetto equilibrio tra opera d’ingegno e responsabilità ecologica, tra “artificio” e “natura”.

Chiara Testoni

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