12 Gennaio 2010
Letture
Attorno al luogo
Attorno al luogo
Angelo Barone
FOS edizioni, Firenze
Via IX febbraio 2r, 50129 Firenze
2009, pp.86, 39 a colori
Costo € 20,00
Il volume fotografico “Attorno al Luogo” dell’artista Angelo Barone focalizza il nostro sguardo distratto, attraverso trentadue sapienti inquadrature, verso le enigmatiche costruzioni in pietra a secco disseminate nel delicato paesaggio degli Iblei nella Sicilia Orientale, chiamate “muragghi” dai contadini che nel corso dei secoli le hanno pazientemente realizzate. Si tratta di vere e proprie opere di land-art spontanea, la cui sopravvivenza è messa a repentaglio dalla recente rapida e brutale trasformazione del territorio.
I “muragghi” nascono apparentemente quali semplici accumuli di pietre raccolte per liberare il terreno calcareo, aspro e pietroso degli Iblei, ma la loro forma raffinata rimanda al mito mediterraneo delle costruzioni megalitiche, trovando affinità formali con i monumenti archeologici dei nuraghi sardi o dei sesi di Pantelleria.
Situate in un territorio in cui la civiltà della costruzione in pietra trova le sue radici nell’antichità più remota. Queste sorprendenti “architetture”, con la loro semplicità formale, arcaica e misteriosa allo stesso tempo, spesso a forma tronco-conica o a ziggurat, sono esempi emblematici della profonda relazione esistente tra costruzione e uso di forme archetipiche in cui la densa trama della struttura in pietra a secco esalta la loro lenta e faticosa realizzazione. I “muragghi” appartengono ad un mondo immerso ancora in una visione ciclica e animistica della natura, sopravvivenze di una antica e sapiente civiltà contadina, legata al faticoso lavoro manuale di lenta e armoniosa trasformazione del paesaggio.
Questa pubblicazione di Angelo Barone, che rientra appieno nel suo originale percorso di ricerca artistica mette in evidenza, accanto all’intrinseco valore estetico, anche l’odierna difficoltà o impossibilità di poter capire fino in fondo il significato profondo che queste strutture trattengono nel loro intreccio inscindibile tra struttura, forma e paesaggio.
Il titolo del libro, Attorno al Luogo, suggerisce infine un significato complesso del guardare e interpretare queste “opere residuali”, come le definisce l’Autore, ovvero nella loro essenza, oltre la pura visibilità, attraverso un procedere in senso “circolare”, che riassume la stessa memoria del luogo, cristallizzata, nella lucida visione fissata dello scatto fotografico, forse proprio nel momento che precede la sua ineludibile corruzione e scomparsa, per rendercelo finalmente intellegibile.