13 Gennaio 2010
Opere di Architettura
La sede di Tetra Pak Packaging Solutions a Modena
Trombini studio
Uno scatto fotografico presso l’ingresso principale.
La sede di Tetra Pak Packaging Solutions di Modena si sviluppa su un’area d’originarie logiche industriali, e già per dimensione risulta essere una sorta di città nella città. L’emersione della vocazione urbana e’ stata valorizzata con l’aiuto di Trombini studio di Mantova, responsabile del progetto di rinnovamento. L’insieme ricco di spazi aperti, e particolarmente la loro riqualificazione, volta a farli divenire tessuto connettivo tra i singoli volumi costruiti, costituisce uno dei temi principali dell’impegno architettonico in corso.
Il piano orizzontale, su cui si diramano i camminamenti, pone insieme i temi della città d’appartenenza e della storia: gli spazi esterni ripropongono infatti la pietra di Prun già impiegata dai Romani lungo la via Emilia, mentre gli interni attingono dalle cave storiche d’arenaria dell’Appennino e sono interamente eseguiti in pietra serena de Il Casone, con finitura levigata. La posa a correre di lastre regolari rettangolari, minimamente riflettenti in superficie, innerva i percorsi di distribuzione principale, distillando i caratteristici riflessi cerulei sotto il luccichio continuo dell’illuminazione lineare, inserita nei cieli artificiali in moduli metallici.
I corpi illuminanti, così come ogni elemento tecnico, sono stati oggetto di una progettazione minuziosa, spinta sino al disegno degli elementi di maggior dettaglio, e ad uno sviluppo attivo da parte delle aziende fornitrici dei prodotti già disponibili in commercio. Si è pertanto costruito un modulo tipico degli spazi ufficio, per testare ogni soluzione e determinare così in presa diretta le fasi successive di progettazione. Ebbene il corpo illuminante messo a punto per i camminamenti è un incasso lineare di sezione svasata. Si colloca sul margine dei corridoi distributivi e, in virtù del caratteristico guscio curvilineo, diffonde la luce perfettamente al centro del percorso. All’interno della calotta incassata del corpo illuminante sono anche comprese aperture opportunamente dimensionate: sono esse terminali degli impianti dell’aria in questo modo occultati alla vista. Ciò costituisce solo un esempio, alla scala del dettaglio costruttivo, della ricercata integrazione e razionalizzazione delle importanti e numerose dotazioni impiantistiche presenti. La medesima accuratezza nella definizione della soluzione tecnica è dedicata alle partizioni verticali sul perimetro degli uffici.
I camminamenti interni in pietra serena.
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Fra i due piani grigi, inferiore e superiore, corrono pannelli in cristallo totalmente trasparenti; il gioco di riflessi delle superfici lucide moltiplica le dimensioni dello spazio, facendolo percepire ininterrotto, privo di suddivisioni in senso orizzontale. Le specchiature in cristallo divengono vere e proprie pareti grazie a guide metalliche di tenuta, integrate a raso pavimento e soffitto. Esse ammettono spostamenti nel tempo, lungo le guide predisposte, in funzione delle necessità spaziali; non solo teoricamente, ma proprio concretamente, possono essere infatti eliminate o riposizionate all’occorrenza per spazi più o meno grandi. Le pareti in cristallo così concepite incarnano nell’unico elemento i caratteri di flessibilità e trasparenza desiderati dalla Committenza. Tale flessibilità si traduce a progetto con un lavoro di alta precisione e definizione anche degli elementi pavimentali, secondo cui ogni inserto – siano essi le guide per le pareti da ufficio, i giunti o le integrazioni impiantistiche al piano del calpestio – è previsto in modo esatto. Le lastre sono posate a colla da artigiani esperti.
Le pilastrature verticali preesistenti, da opache e cementizie, divengono liquide nelle nuove fodere di cristallo retrosmaltato, e partecipano del carattere fluido attribuito dal progetto allo spazio. Di quando in quando squarci vetrati aprono cannocchiali visivi verso corti a giorno arricchite da presenze verdi. Queste, assieme ai piani pavimentali grigio-azzurri, agli sfumati rosa appena oltre le frontiere esterne ed all’amaranto del banco di reception principale, costituiscono le tonalità fondamentali e naturali di tutto l’intervento. Tale scenografia dai toni pastello e dal linguaggio asciutto e sobrio, privo di fronzoli e di soluzioni che siano solo formali, fa da sfondo alla quotidiana vita lavorativa che vi viene accolta. Le nuove dotazioni verdi in progetto per gli esterni, ed il loro potenziamento a divenire tessuto connettivo dai caratteri urbani, apre la strada alla possibilità d’ospitare internamente ed esternamente eventi d’arte, spettacolo e vita pubblica, allo stesso modo in cui potrebbe avvenire in un centro cittadino. L’azienda sta intervenendo direttamente in questo senso, ad esempio promovendo l’istituzione di una collezione d’arte che prende posto in varie dislocazioni dell’insediamento. Le opere avanzano mentre negli stabilimenti e negli uffici il lavoro prosegue ininterrotto. Si procede per stralci e già ora, anche al pubblico più ampio in occasione dei family day, è possibile vedere, nelle porzioni concluse, l’insieme.
Trasparenza e spazi inter-esterni.
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