19 Novembre 2006
Eventi Pietre dell'identità Toscana
Vuoto – Pieno
Le cave di Fantiscritti e il Foro di Traiano
Percorsi per le scuole
Primavera 2007
Il percorso
La cava, lo suggerisce il nome stesso, è vuoto, assenza. E’ una gola, una fenditura, una rientranza, “un enfoncement dans la montagne”, scriveva nel 1828 Louis Simond, nel suo Voyage en Italie et en Sicilie, “qui annonce tout ce qu’on en a extrait de marbre et la grande consommation qui en a ètè faite”.
La cava è, dunque, una grande architettura in negativo, costruita per sottrazione, la cui imponenza è data dall’assenza. Una figura instabile la definirebbe Rudolf Arnheim, costantemente in bilico fra ciò che è e ciò che manca. Un vuoto che per ritrovare la propria stabilità, il proprio equilibrio ha bisogno di un pieno. Noi siamo andati a cercarlo nel Foro di Traiano e nella sua celebre colonna realizzata con marmi provenienti dalle cave di Fantiscritti di Carrara.
Ma poi, come è successo negli altri percorsi per le scuole – “spazio-tempo”, “frammento-intero”, “presenza-assenza” – che la fabbrica dell’arte ha realizzato al Foro di Traiano dal 2000 al 2006, il gioco degli opposti si complica, si confonde, e ciò che appare pieno, all’improvviso, può diventare vuoto e viceversa.
I segni che incidono il marmo della cava, quasi delle ferite profonde, ribaltandosi, appaiono in rilievo e la cava, d’un tratto, si trasforma in una grande cattedrale a cielo aperto. Se guardiamo, d’altra parte, i marmi del Foro di Traiano, così come il tempo li ha scolpiti, ci accorgiamo che tutto il loro fascino, la loro potenza deriva dal vuoto, dall’assenza che li sottende. I marmi del Foro, come le statue antiche di cui parla Marguerite Yourcenar nel saggio Il tempo, grande scultore, “hanno subito, a loro modo, l’equivalente della fatica, dell’invecchiamento, della sventura. Sono mutati, come il tempo ci muta”. Ma “talune di queste modificazioni sono sublimi…un piede nudo che non si dimentica, poggiato su una lastra, un mano purissima, un ginocchio piegato in cui si raccoglie tutta la velocità della corsa, un torso che nessun volto ci impedisce di amare”.
L’idea, dunque, è di guardare la cava e il Foro non come un’opposizione statica fra due realtà definite e distinte, ma come l’espressione di una tensione, di un movimento continuo, che cambia e si rinnova costantemente, e che non ha mai una conclusione certa. “Qualsiasi linea che venga disegnata su un foglio di carta”, dice ancora Rudolf Arnheim, “o la più semplice forma che venga modellata in un pezzo di creta, è come un sasso gettato in uno stagno. Rompe lo stato di riposo, mobilizza lo spazio. L’atto del vedere è la percezione di un’azione”.
Vuoto-pieno, dunque, è il nostro sasso nello stagno, la chiave attraverso la quale i ragazzi delle scuole, insieme a tre artisti – Vittorio Corsini, Adalberto Mecarelli e Marilena Pasini – “mobilizzano” lo spazio della cava.
A chi si rivolge
PIENO-VUOTO è un percorso sperimentale, destinato a 12 classi delle scuole elementari, medie e superiori della Provincia di Massa-Carrara e a 2 classi delle scuole superiori di Roma che, avendo già partecipato ai laboratori de la fabbrica dell’arte al Foro di Traiano, svolgono un ruolo di riferimento per i ragazzi di Massa-Carrara con i quali potranno confrontarsi on line, attraverso un Sito Web dinamico, creato ad hoc per l’occasione.
Quando e dove
Il percorso, che ha luogo nelle Cave Michelangelo, situate nel bacino di Fantiscritti, nel Museo del Marmo di Carrara e nelle scuole di Massa-Carrara e di Roma, coinvolte nel progetto, prevede un sopralluogo finale al Museo dei Fori Imperiali.
Il Museo, attualmente sottoposto a lavori di restauro e di rifunzionalizzazione, aprirà, in esclusiva per le scuole partecipanti al progetto, le aule di testata Nord e Sud del Grande Emiciclo, che ospitano i cantieri del nuovo allestimento del museo. Un’eccezionale opportunità per i ragazzi di seguire le fasi più significative della ricomposizione dei frammenti dei vari edifici dei Fori, interagendo con le varie professionalità coinvolte in quest’opera.
LE TAPPE
incontro preliminare con gli insegnanti:
per illustrare metodi e finalità del progetto e impostare, attraverso materiale didattico e informativo, il lavoro propedeutico agli incontri, da svolgere a scuola.
In particolare, dato il carattere interattivo e propositivo del percorso, i ragazzi sono invitati a confrontarsi direttamente e concretamente sui concetti di vuoto e pieno anche attraverso appropriati esercizi suggeriti dagli artisti.
due incontri per ciacuna classe:
1. la passeggiata alla cava (azione nello spazio)
Vedere è agire dice sostanzialmente Arnheim, dunque ciò che proponiamo è un’ “azione” che i ragazzi compiono insieme agli artisti, un’esplorazione attiva, un impatto diretto, fisico con lo spazio della cava, il cui esito sarà diverso a seconda dell’artista coinvolto. L’ “azione” viene ripresa in videocamera dai ragazzi stessi e costituirà il materiale su cui lavorare in vista dell’azione finale.
2. l’incontro al Museo del Marmo (azione nel tempo)
Dopo aver “attraversato” la cava nello spazio, la “attraversiamo” ora nel tempo. Mappe, documenti d’archivio, testimonianze letterarie, disegni, foto, materiale video e informatico, diventano i tasselli con i quali, come in un grande puzzle, proviamo a ricomporre la storia della cava.
Seguiamo, in particolare, il lungo viaggio del marmo dalla cava verso il Foro di Traiano: dall’imbarco a Luni per raggiungere Porto e poi risalire il Tevere, su navi appositamente costruite, agli incidenti di percorso (rotture, naufragi etc.), alla lavorazione in situ, fino agli ultimi ritocchi.
Parte integrante del nostro percorso è il sito web dinamico che permette ai ragazzi di Massa e di Roma non solo di documentare di volta in volta il lavoro svolto, ma di interagire in video e in voce, scambiandosi informazioni, idee, immagini. Un lavoro che potrà poi proseguire ed arricchirsi nel tempo, coinvolgendo nuove classi interessate al percorso e costituire una vera e propria banca dati accessibile a tutti attraverso Internet.
I ragazzi continuano ad approfondire il lavoro a scuola con i loro insegnanti e l’assistenza dell’equipe de la fabbrica dell’arte.
Sopralluoghi Roma/Massa
Dopo l’incontro virtuale, i ragazzi si conosceranno, scambiandosi la visita alle cave Michelangelo e al Foro di Traiano, dove accoglieranno i loro compagni come veri e propri padroni di casa.
Azione Finale
Ciascuna classe, col materiale prodotto a scuola e durante gli incontri, presenta il proprio lavoro in una grande “azione” finale di cui i ragazzi e gli artisti saranno i protagonisti assoluti.
Tutto il materiale confluirà in una pubblicazione e in un Cd-rom interattivo che costituiranno nel contempo un utile strumento didattico ed una particolarissima guida delle cave Michelangelo e del Foro di Traiano.
Promotori
-Regione Toscana – Assessorato alla Cultura – Settore Musei, Biblioteche e Valorizzazione dei Beni Culturali – Claudio Rosati
Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma – Museo dei Fori Imperiali – Lucrezia Ungaro, Maria Paola Del Moro
Comune di Carrara
Assessorato alla Cultura – Andrea Zanetti
Museo Civico del Marmo – Laura Lorenzini, Chiara Caleo
Provincia di Roma – Assessorato alla Cultura – Vincenzo Vita
Università degli Studi di Siena
Dottorato Innovazione e Tradizione. Eredità dell’antico nel moderno e nel contemporaneo – Alessandro Fo
Dipartimento di Scienze della Comunicazione – Riccardo Putti
Università degli Studi di Roma “la Sapienza”, Facoltà di Scienze Umanistiche, Cattedra di storia sociale dell’arte – Luciana Cassanelli
Centro Arte Contemporanea – Palazzo delle Papesse – Marco Pierini
Centro Warburg Italia – Gioachino Chiarini
Centro Mario Rossi per gli Studi Filosofici – Alberto Olivetti
IMM – Internazionale Marmo Macchine s.p.a. – Paris Mazzanti
Cogemar – Marble & Granite – Gianfranco Giusti e Lino Colombani
Pietra Fina Inc. – Sandro e Michele Bernardini
Cave Michelangelo srl – Franco Barattini
Il progetto è ideato e curato da la fabbrica dell’arte – Lucia Soleri, Alessandra Storniello
Per informazioni:
fabbricadellarte@libero.it
340 17 62 939
333 98 24 594
La fabbrica dell’arte è un’associazione culturale che si occupa di comunicazione dei beni culturali.
Principali esperienze:
Ha collaborato con la Galleria Comunale d’Arte Moderna di Roma (1995-2000).
Ha realizzato per il Senato della Repubblica Vedere un vedutista, laboratori alla Mostra “Canaletto, il trionfo della veduta” rivolti a scuole elementari e medie (Roma Palazzo Giustiniani, 11 Marzo-19giugno 2004).
Con il Museo dei Fori Imperiali della Sovrintendenza BB. CC. del Comune di Roma, con cui collabora dal 2000 ha realizzato i seguenti progetti :
Le forme, i segni, la materia – Percorsi multisensoriali al Foro di Traiano, per scuole elementari e medie (Roma, Foro e Mercati di Traiano, Febbraio-Giugno 2002)
Il frammento: presenza – assenza, laboratori alla Mostra “I Marmi colorati della Roma Imperiale” rivolti alle scuole di ogni ordine e grado (Roma, Mercati di Traiano Settembre 2002 – Gennaio 2003)
Frammento e intero, percorsi alla Mostra “Il Museo dei Fori Imperiali e l’Acropoli di Atene: metodologie di restauro a confronto” rivolti alle scuole superiori e ad un pubblico adulto (Roma, Mercati di Traiano, Novembre 2003 – Marzo 2004)
Percorsi alla Mostra “Guarda Roma da romano – Expo mondiale di archeologia virtuale” progetto di comunicazione multimediale applicata all’archeologia, rivolto alle scuole superiori (Roma, Foro e Mercati di Traiano, 16 Settembre – 20 Novembre 2005)
Il Foro e i Mercati di Traiano fra Spazio e Tempo, progetto pilota rivolto alle scuole superiori. (Roma, Foro e Mercati di Traiano, anni scolastici 2002/03, 2003/04, 2004/05)
Le foto pubblicate si riferiscono a Il Foro e i Mercati di Traiano fra Spazio e Tempo e sono state realizzate dai ragazzi che hanno partecipato alle tre edizioni del progetto.