sedicimani
CANTIERE D’ARTE
CENTRO CIVICO PER L’ARTE CONTEMPORANEA
SERRE DI RAPOLANO
La caratteristica originale di sedicimani è il ruolo fondamentale che riveste il lavorare insieme nel segno della cooperazione. La manualità riprende il suo ruolo creativo come linguaggio di forte impatto espressivo e ricongiunge arte-artigianato, restituendo a quest’ultimo un valore di qualità insito nel pezzo unico o a produzione limitata.
Il Centro Civico per l’Arte Contemporanea di Serre di Rapolano con questa iniziativa si pone come un luogo flessibile interdisciplinare educativo, in grado di rispondere all’urgenza di produrre cultura secondo principi di relazione ed interazione. In questo senso, attraverso politiche pubbliche di sostegno, formazione e valorizzazione del preesistente e nuovo patrimonio artistico, il fare arte contemporanea costituisce una sorta di diritto di cittadinanza che scavalchi i confini nazionali e si muove indipendentemente dal mercato. Ed è la cultura del fare, inserita nelle reti internazionali di relazione tra artisti di diverse generazioni, che consente la libera comunicazione di creatività. Quindi non più lo spazio statico, ma dinamico come luogo del concretarsi di idee & incontro.
sedicimani è un contributo per la convivenza multirazziale e il dialogo. Intende dare voce a chi desidera comunicare in forma artistica le proprie visioni e riflessioni sulle difficoltà o possibilità di rispetto delle culture altre attraverso un processo di esperienza e condivisione che salvaguarda, nello spirito dell’accoglienza, la diversità come elemento di unicità.
sedicimani è un cantiere d’arte incentrato sulla mostra della pittrice marocchina Benhila Regraguia e dello scultore pisano Renzo Lulli (che dagli anni novanta vive e lavora ad Essaouira sulla costa atlantica del Marocco).
sedicimani è un’azione laboratoriale che Regraguia e Lulli svolgono in collaborazione con tre giovani artisti provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Carrara, Giorgio Guidi Jessica Macucci Serena Vernazza, basata sulla realizzazione di un’istallazione ambientale che coinvolga un’intera stanza dello spazio espositivo. Il laboratorio sollecita lo scambio di competenze tra i partecipanti di varia formazione. Gli artisti, nell’ottica di un recupero del rapporto arte-artigianato e attraverso un processo elaborativo collettivo, producono idee-oggetto derivanti dalla conoscenza delle varie tecniche artistiche e dall’utilizzo di diversi materiali. Due laureandi in Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università degli Studi di Siena, Esther Biancotti Davide Falletti, affiancano gli artisti in qualità di “voce critica narrante” per testimoniare le varie fasi di lavoro attraverso scritti video e fotografie che utilizzano la tecnologia come strumento dei procedimenti formali documentari-creativi.
Il laboratorio si conclude con l’inaugurazione dell’esposizione, seguita da una festa con piatti tipici nord-africani e il concerto del gruppo “Gnaoua Njoum” (dove njoum significa “stelle”), composto dal Maâlem Saddik Laarch, che suona il ghimbri (strumento a tre corde), e da quattro ballerini con le nacchere, accompagnati da Zaida Gania, che canta e danza in trance secondo i riti cerimoniali della lila con profumi e colori tradizionali. Saddik Laarch ha partecipato a tre Festival Gnaoua di Essaouira e attraversato l’Europa in tournèes (Francia, Spagna, Germania). Ha inoltre lavorato con i Nomadi incidendo Les etoiles d’Essaouira per la collana di musica etnica “A world of nomads”. Esperienza raccontata nel libro di Fausto Pirito intitolato In viaggio con i Nomadi, pubblicato da Giunti Editore nel 2000.
Il Centro Civico diviene un movimentato cantiere delle arti, un luogo di sperimentazione che offre un concreto contributo di sviluppo e riqualificazione delle attività produttive del territorio e guarda alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale avviando un processo di confronto e scambio di saperi con le comunità extracomunitarie residenti nella provincia senese in modo da sollecitare una larga partecipazione a garanzia del diritto alla cultura per chiunque vive ed opera in zona.
Cristina Piersimoni
L’Esposizione rimarrà aperta fino al 10 settembre
Un progetto di Cristina Piersimoni
Promosso da Comune di Rapolano Terme, Circondario Crete Senesi Val d’Arbia, Provincia di Siena, Regione Toscana
In collaborazione con la Cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea dell’Università degli Studi di Siena e la Scuola di scultura l’Accademia di Belle Arti di Carrara
Si ringraziano i Professori Massimo Bignardi e Piergiorgio Balocchi
Lo staff del cantiere
Benhila Regraguia, Renzo Lulli e Cristina Piersimoni con: Giorgio Guidi, Jessica Macucci, Serena Vernazza, Esther Biancotti, Davide Falletti
Centro Civico per l’Arte Contemporanea
Via dell’Orlo, 10
Serre di Rapolano (SI)
Tel. 0577/705027
e-mail: sedicimani@gmail.com