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6 Novembre 2008

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Imparare dalla Pietra.
Il progetto lapideo nelle università

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Progetto per un nuovo show-room Testi Fratelli in Valpolicella realizzato durante le esperienze didattiche alla Facoltà di Architettura di Ferrara. Dettaglio della grande facciata traforata in elementi lapidei. Studente Giampiero Corallo.

Dieci anni fa l’American Institute of Architects – l’ordine degli architetti statunitense – ha riconosciuto a Veronafiere-Marmomacc, come unica organizzazione fieristica mondiale, il ruolo di provider autorizzato a offrire formazione agli architetti americani sui temi della produzione e della costruzione litica. Da quel momento la fiera ha gestito in proprio programmi formativi complessi che si sono tenuti durante lo svolgimento delle giornate fieristiche veronesi o in occasione dei principali saloni americani del settore, mettendo in contatto diretto professionisti della progettazione e delle lavorazioni lapidee, per sollecitare il mercato edilizio all’utilizzo dei marmi e delle pietre. Qualche anno dopo, anche le associazioni degli architetti inglesi RIBA e di quelli canadesi RAIC, hanno conferito un’analoga qualifica a Veronafiere.
Oltre alla formazione permanente destinata ai professionisti esteri, da alcuni anni Marmomacc patrocina e sostiene attività didattiche finalizzate all’uso consapevole dei materiali litici anche nelle università italiane e straniere. Tali corsi sono collocati negli ambiti disciplinari della progettazione e della tecnologia dell’architettura e si sviluppano nella parte finale dei curricula di studio poichè mirano a sensibilizzare all’uso della pietra gli studenti che saranno architetti e ingegneri nell’immediato futuro.
La formazione specialistica attivata da Veronafiere in collaborazione con importanti realtà universitarie ad Lubbock (Texas), a Bari, Ferrara, Milano, Parigi, Pescara e a Trento ha aperto nuove problematiche nell’approccio didattico al tema lapideo: dalla connessione tra progettazione architettonica e tecniche costruttive, alla conoscenza diretta dei processi di estrazione e lavorazione dei materiali litici. L’introduzione di questi contenuti ha portato ad un confronto diretto tra studenti, docenti e mondo produttivo, fornendo nuovi stimoli e suggerendo inedite strategie di insegnamento.
Per fare il punto su tali processi lo scorso 3 ottobre, in occasione della 43a Marmomacc, si è tenuta una tavola rotonda a cui hanno partecipato Alfonso Acocella (Univ. di Ferrara), Massimiliano Caviasca (Polit. di Milano), Giorgio Cacciaguerra (Univ. di Trento), Giuseppe Fallacara (Polit. di Bari), Vincenzo Pavan (Univ. di Ferrara), Christian Pongratz (Texas Tech Univ.), Domenico Potanza (Univ. di Chieti-Pescara), Luc Tamborero (Ecole Arch. Paris Malaquais).
Inoltre, sempre durante le giornate di svolgimento della fiera veronese, è stata allestita una mostra, curata da Vincenzo Pavan, intitolata “Imparare dalla Pietra”, e costituita da una selezione degli elaborati progettuali realizzati dagli studenti che nelle diverse università hanno partecipato ai corsi sulla costruzione in pietra.
Il dibattito e l’evento espositivo hanno restituito al pubblico i risultati originali e di alta qualità di una didattica specialistica integrata, pensata per fondere in un approccio unitario la concezione formale dell’opera d’architettura con lo studio dei suoi aspetti materici, strutturali e costruttivi, in un confronto diretto con il mondo produttivo dei lapidei.

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Verona, Marmomacc 2008: la tavola rotonda e la mostra inerenti la formazione universitaria sull’architettura di pietra. (foto Enrico Geminiani)

LE SEDI DELLA FORMAZIONE

Mantova
Il primo corso di Alta Specializzazione aperto a studenti e professionisti riguardante l’architettura di pietra è curato da Massimiliano Caviasca presso il Polo Regionale di Mantova del Politecnico di Milano ed è attivo dal 2006. Il programma didattico guida gli studenti attraverso un percorso di analisi delle tecniche costruttive storiche, sino alla visita presso cave e aziende. L’obiettivo è prendere coscienza diretta dei processi tecnologici che vengono tradotti in un tema di progetto – un piccolo museo per la pietra – affrontato in un’ottica rovesciata, dal dettaglio costruttivo all’impianto generale.
È sempre Caviasca a coordinare per Il Politecnico il programma di ricerca “Studi per la Valorizzazione dell’Utilizzo Contemporaneo della Pietra” che mira a sviluppare i potenziali usi contemporanei dei lapidei, dal restauro, al progetto del paesaggio, al recupero delle cave dismesse.
Per il prossimo anno accademico il Politecnico milanese attiverà anche un master post-laurea che vedrà coinvolte le province direttamente interessate all’estrazione e alla lavorazione della pietra.

Ferrara
A Ferrara, nella prima Facoltà di Architettura d’Italia secondo le statistiche Censis – La Repubblica, Alfonso Acocella e Vincenzo Pavan propongono agli studenti del quinto anno un laboratorio che affronta il progetto di un padiglione espositivo: “Uno Spazio per Comunicare la Pietra”.
Scopo del corso, attivato nell’anno accademico 2007-08, è identificare e interpretare criticamente i linguaggi dell’architettura litica, analizzando la connessione tra progettazione architettonica e tecniche costruttive legate alle nuove frontiere di trasformazione e trattamento dei materiali lapidei.
Integrato da una intensa attività di conferenze e revisioni dei lavori da parte di visiting teachers italiani e stranieri, e sostenuto dal confronto diretto con le aziende destinatarie finali delle esercitazioni progettuali, il corso intende porre le basi per una cultura d’impiego dei lapidei consapevole e mirata a saldare in un processo unitario concezione progettuale, costruzione e materiali.

Trento
Nel 2008, all’interno del Corso di laurea in Ingegneria Edile – Architettura dell’ateneo di Trento, ha avuto inizio il corso di Progettazione con la Pietra, destinato agli studenti che seguono il laboratorio propedeutico alla tesi di laurea. Coordinato da Massimiliano Caviasca, tale corso si propone di sviluppare capacità professionali adeguate a una progettazione litica culturalmente adeguata e tecnicamente avanzata relativa a interventi nuovi o conservativi.

Pescara
“Involucri Lapidei per l’Abitare Contemporaneo” è il titolo di un seminario che raccoglie quattro fra corsi e laboratori tenuti presso la Facoltà di Architettura di Pescara da Francesco Girasante e Domenico Potenza. I corsi affrontano il progetto di elementi costruttivi multifunzionali e l’applicazione delle tecnologie per l’utilizzazione mirata della pietra nella progettazione residenziale, focalizzando in particolare il tema degli edifici destinati alle comunità di pendolari e ai cittadini diversamente abili.

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Rendering di spazio voltato in pietra progettato da Giuseppe
Fallacara nell’ambito delle ricerche svolte presso il Politecnico di Bari.

Bari e Parigi
Giuseppe Fallacara e Luc Tamborero, allievi e ricercatori rispettivamente di Claudio D’Amato Guerrieri e di Jöel Sakarovitch, da alcuni anni alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari e alla Ecole d’Architecture Paris-Malaquais, conducono ricerche ed esperienze didattiche inerenti l’aggiornamento morfologico e costruttivo della stereotomia.
Il lavoro congiunto dei due giovani studiosi si è sostanziato nella realizzazione di opere dimostrative e sperimentali in pietra da taglio, eseguite con gli attuali procedimenti costruttivi CAD/CAM. La riflessione teorica sull’aggiornamento in chiave contemporanea dello spazio voltato litico si traduce in attività produttiva e costruttiva grazie alla collaborazione con aziende specializzate del comparto lapideo.

Lubbock (Texas)
A seguito di un forte interesse per i materiali lapidei manifestato negli ultimi anni dalla cultura architettonica statunitense, la Texas Tech University di Lubbock ha promosso a Verona, nei mesi di maggio e giugno 2008 il Summer Design Studio dal titolo “Lithic Latencies”. In tale iniziativa Christian Pongratz e Vincenzo Pavan hanno guidato studenti americani e italiani in una serie di visite alle testimonianze architettoniche e alle aziende estrattive della Lessinia; i partecipanti hanno poi avuto la possibilità di esplorare le potenzialità applicative in architettura delle pietre di questo territorio attraverso un’esperienza di modellazione 3D finalizzata alla produzione con l’utilizzo di macchine a controllo numerico.

di Davide Turrini

Vai a:
Politecnico di Milano – Polo regionale di Mantova
Facoltà di Architettura di Ferrara
Corso di laurea in Ingegneria Edile – Architettura di Trento
Facoltà di Architettura di Pescara
Politecnico di Bari – Facoltà di Architettura
Ecole d’Architecture Paris-Malaquais
Texas Tech University
Marmomacc

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