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11 Gennaio 2006

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"Material Skills evolutions of materials"
e "Materia", archivio documentario dei nuovi materiali

Els Zijlstra, 2005, Rotterdam, Materia Publisher, pp. 168, (inglese). €45,00 + € 5,50 di spedizione

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Superfici d’architettura, oggetti di design, tessuti e materiali della più recente generazione ci appaiono sempre più spesso tali che è più semplice di essi dire in che materiale sembrano realizzati piuttosto che con precisione di che cosa sono composti. Non è una questione di ignoranza di fronte al nuovo; questa impossibilità ha radici più profonde che si possono ritrovare nell’epoca in cui la scienza ha manipolato le complessità dell’estremamente piccolo o immensamente grande, modificando il concetto di riconoscibilità dei materiali.
Nella tradizione l’individuabilità dei materiali era legata alle loro prestazioni e quindi all’impiego di essi. I materiali che si potevano incontrare erano limitati e ben distinti tra loro, cosicchè a ciascuno corrispondeva un nome ed un campo d’azione preciso. L’introduzione di innovazioni era abbastanza lenta da permettere l’adeguamento dei significati e del sistema sociale ad essi connesso e qualità e proprietà rimanevano sufficientemente costanti nel tempo. La possibilità di attribuire agli elementi del mondo materiale un nome, tratto da un vocabolario di materiali noti, era quindi univoca assegnando così ad essi un insieme di proprietà empiricamente sperimentabili ed anche il significato e valore di ciò che l’esperienza pregressa aveva verificato.
Alle soglie del terzo millennio lo scenario dei materiali, almeno alla scala delle nostre percezioni, non appare più come una serie di materiali dati ma piuttosto come un insieme di possibilità e variabili. L’intero sistema di immagini e di gerarchie di valori fondati sulle qualità naturali e consolidate delle materie, dalla tradizione percettiva a quella costruttiva, è stato modificato.
Ora non solo caratteristiche tecniche e prestazionali ma anche categorie affini al sistema interpretativo dei sensi e dell’espressione, aiutano a comprendere l’universo materiale che ci circonda e del quale architetti e designer possono avvalersi.

Leggerezza, sottigliezza, trasparenza, opalescenza, super-resistenza, plasticità, flessibilità, espressività, stratificazione, intelligenza, plurisensorialità, interattività, eco-efficienza, prevedibilità… non sono che alcune delle molteplici valenze che possono essere combinate per caratterizzare nuovi materiali.
Tali trasformazioni avvenute nelle conoscenze tecnologiche e nei processi di lavorazione delle materie, nonchè l’innovazione in particolare nel settore dei materiali che presentano caratteristiche tali da essere impiegati non esclusivamente nel campo dell’edilizia, hanno portato alla necessità di cercare risposte pratiche alle aporie di conoscenza e quindi alle domande di settori quali quello della produzione, del progetto e dell’informazione. Cercare, classificare, ordinare informazioni tecniche relative a materiali e prodotti per il mondo dell’architettura, del design e della produzione industriale è l’attività condotta dalle strutture che si definiscono "materioteche", neologismo nato per indicare gli archivi reali e virtuali che si propongono come strumento di ricerca, nel tentativo di "esaurire" o almeno raggiungere completezza, nella conoscenza delle materie attualmente tangibili ed utilizzabili. Le materioteche sono progetti di raccolta e classificazione delle informazioni; trovano una loro fisicizzazione in apposite sedi tuttavia sono spesso dotate di library virtuali che consentono di consultare il database on line, per riferimenti incrociati, fungendo da efficace strumento di diffusione di conoscenze.

Fondamentale è l’impostazione de criteri di definizione e ricerca scelti per l’individuazione delle famiglie e delle caratteristiche dei materiali.
La struttura olandese Materia, frutto delle ricerche condotte da Els Zijlstra, è agenzia di consulenza per la realizzazione del progetto di architettura e di design situata a Rotterdam e specializzata nella selezione di tecnologie e materiali innovativi. La sezione del progetto definita come Material Explorer consente di scoprire la varietà di sperimentazioni e applicazioni sui materiali contemporanei attraverso il motore di ricerca gratuito e consultabile on line su materialexplorer; il materiale ideale per il proprio progetto può essere individuato attraverso parole chiave oppure la ricerca può avvenire direttamente per gruppi di materiali, caratteristiche tecniche o persino proprietà sensoriali. Ad un semplice click con il mouse vengono veicolati dati di base, immagini del materiale o prodotto, dei progetti realizzati con il materiale selezionato, sino ad individuare tutti i materiali realizzati dal medesimo produttore e con la possibilità di archiviarli conservando una selezione dei propri favoriti.
Dagli oltre mille materiali selezionati da Materia è stata tratta una mostra itinerante che consente di avere contatto diretto con essi, presentata al Batimat di Parigi, al Material Vision di Francoforte, al Nordbygg di Stoccolma dal 25 al 27 gennaio p.v..

Il libro Material Skills, evolution of materials raccoglie ed illustra un centinaio di esempi di nuovi materiali. Li presenta suddivisi in nove categorie, le medesime che strutturano l’archivio di Material Explorer: naturali, pietra, cemento, ceramica, vetro, zinco, acciai, alluminio e plastica.
Breve è il resoconto storico della loro evoluzione e l’argomentazione di edifici realizzati, sia per i materiali della tradizione che per quelli di più recente applicazione nel campo dell’architettura; l’attenzione è tutta rivolta alla trama, al colore, al profilo ed alla forma della materia. Textures presentate a tutta pagina come astratte illustrazioni di progetti, tagliate e selezionate perchè ne riluca la sostanza con la quale sono realizzate le forme, passando in secondo piano la stereometria dell’architettura.
Il volume si presta ad essere considerato un libro-oggetto, un documento da collezione che testimonia le attuali tendenze delle tecnologie dei materiali per l’architettura: non solo esercizio di graphic design per il progetto coordinato che intesse la presentazione dei contenuti, per le colorate icone segnaletiche, gli allegri fonts, il particolare formato quadrato,ma anche preziosa fonte di informazioni per l’architetto, il designer, il produttore, il ricercatore perchè corroborato da un fondamentale complemento ovvero la esplicita dichiarazione, a fianco della descrizione degli elementi materiali, delle referenze delle aziende produttrici dei materiali esposti alla mostra Material Skills. In conclusione al volume infatti un indice è strutturato "nominando" i materiali, una secondo indice ne consente l’individuazione attraverso il nome dei produttori.
Scorrendo le pagine, fra i riquadri colorati che mostrano le trame dei materiali, talora il lettore informato può riconoscere immagini di architetture del presente, può scorgere la "mano" di architetti del panorama contemporaneo, può individuare soluzioni tecniche già note grazie ad altri progetti e qui illustrate dal punto di vista della produzione industriale, mostrando dunque a livello internazionale come avvenga la collaborazione tra progettisti e settore della produzione.

di Veronica Dal Buono

Link
Materia
Materialexplorer
Material Skills

Materia
Statenweg 63c
3039 HD Rotterdam
P.O. Box 28131
The Netherlands
E-mail: info@materia.nl

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