30 Marzo 2008
Principale
Arte e pietra leggera
Da anni mi dedico all’incisione su lastre di pietra, pietre “uniche” nel loro genere inizialmente rivolte ad un pubblico che ama l’opera d’arte in pietra ed in particolare il bassorilievo, nel tempo però la mia attenzione si è andata via via spostando verso opere più grandi, che trovano la loro applicazione in un contesto architettonico esterno e interno non solo come oggetti d’arte, ma anche come parti integranti di un insieme più ampio, che veda il bassorilievo su pietra intimamente legato ad un contesto architettonico, fatto questo non così frequente, visto che raramente l’opera d’arte è o diventa struttura architettonica.
In realtà utilizzando lastre di pietra calcarea di spessore superiore ai 2 cm. il posizionamento di superfici incise di dimensioni consistenti, come ad esempio possono essere quelle di una parete divisoria d’arte è alquanto problematico, sia per le difficoltà di trasporto, sia per il carico statico che esse comportano all’interno di un edifico. L’avvento di nuove tecnologie che permettono l’incollaggio di sottili superfici di pietra su specifici pannelli alveolari (stone-honeycomb) mi ha indotto a sperimentare nuove soluzioni artistiche con risultati a mio parere ottimali. Su una lastra di 5 mm. di spessore incollata sopra un supporto alveolare della stessa dimensione è possibile ottenere delle incisioni che non si differenziano in alcun modo da quelle da me ottenute su pietra “piena”, contenendo il peso globale in valori più che accettabili e cioè circa 8 Kg a mq. Ulteriore vantaggio riscontrabile è la maggiore difficoltà di rottura unita ad una buona flessibilità della struttura complessiva.
Utilizzare una nuova tecnologia mi è sembrato un più efficace modo per proporre arte su pietra, inseribile in luoghi dove la pietra troppo pesante molto spesso non è applicabile. Le mie opere in tal modo possono trovare un giusto e facile inserimento, sia nell’interior design abitativo sia in altri particolari ambienti come ad esempio quelli di tipo nautico.
Giuseppe Lorenzi