2 Febbraio 2007
PI regioni Produzione e cultura di prodotto Produzione e prodotti Toscana Videointerviste
Volterra e l’alabastro
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L’incontro con la contemporaneità, la scoperta dei territori e dei mondi produttivi della pietra, l’ascolto della voce dei maestri del nostro tempo, la restituzione dell’esperienza di artisti e artigiani capace di favorire il confronto tra passato e presente hanno caratterizzato il progetto Pietre di Toscana 2006, nel cui ambito si colloca questo videoreportage sulla manifattura dell’alabastro di Volterra.
La lavorazione tradizionale di questa pietra, ha origine nella civiltà etrusca ed è una delle tecniche artigianali più antiche ancora esistenti. Il ciclo produttivo richiede all’artigiano un magistero del tutto particolare, capace di coniugare inventiva e creatività, ad una raffinata tecnica manuale e alla capacità di interpretare e valorizzare i caratteri della materia litica. La realizzazione dell’oggetto in alabastro prevede il passaggio attraverso gli specifici interventi di diverse figure: lo squadratore, il tornitore, l’ornatista, lo scultore o l’animalista.
Le interviste e le visite virtuali qui pubblicate sono state realizzate grazie alla collaborazione tra Pietre di Toscana e la Società Cooperativa Artieri dell’Alabastro di Volterra ed, in particolare, grazie alla preziosa disponibilità del suo presidente Giovanni Nerei.
Costituitasi nel 1895, la Società ha negli anni contribuito allo sviluppo della manifattura alabastrina volterrana, andando a riunire sotto un unico statuto la maggior parte delle botteghe artigiane, per le quali rappresenta ancora oggi un punto di coesione e di forza. La Cooperativa riunisce oggi ventiquattro soci alabastrai, ne tutela e ne promuove il lavoro, coordinandone anche la produzione sia dal punto di vista tecnico-artistico che commerciale.
L’ornatista Valdo Gazzina, protagonista della videointervista, è socio della Cooperativa assieme ai tornitori e agli squadratori dell’alabastro i cui laboratori sono qui accessibili in visita virtuale.
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di Davide Turrini
Immaterialità, idee, racconto
Damiano ci stimola, non infrequentemente, più o meno esplicitamente, attraverso i suoi commenti, a restituire il senso e l’intelligibilità dei percorsi intrapresi dal Network di Architetturadipietra.it. Questa volta la sua attenzione si sofferma e coglie – come spesso fanno le migliori foto istantanee – le nuove modalità comunicative messe in campo, l’inedito format delle videointerviste che sperimentalmente rivolgono la cinepresa verso le produzioni artigianali dell’alabastro.
Registriamo con soddisfazione il suo positivo commento espresso sulle videointerviste, realizzate tecnicamente in modo inappuntabile da Corrado Loschi e Michele Zannoni di Altermedia, e tentiamo – sulla sua spinta – uno “slargamento” del senso più generale affidato a tale percorso narrativo fatto di immagini in movimento e di parole.
L’economia globale che contrassegna l’attuale scenario di vita contemporanea ha introdotto molti cambiamenti nella scala dei fattori concorrenti alla formazione di ricchezza.
Rispetto ai tradizionali valori dei “beni fisici” (oggetti industriali, artigianali o prodotti di natura) sembra essersi imposta una nuova centralità che ha a che fare con fattori immateriali e i consumi culturali (in cui inscriviamo anche molte esperienze di vita).
In questo nuovo quadro sono sempre più richieste strategie creative complesse (e, spesso, di “contesto”), capaci di attivare processi dinamici e flussi continui nel tempo di idee innovative, di prodotti non solo funzionali e di nuovi servizi.
Nell’economia globale, dove le potenzialità enormi e diffuse della riproducibilit` tecnica industriale erodono il primato in sè alla produzione degli oggetti fisici, i dispositivi e le strategie immateriali coincidono sia con degli atti creativi e prefigurativi che con delle narrazioni le quali attivano e veicolano stati visivi, ricerche sul piano simbolico, emozionale, comunicativo, processuale.
Raccontare per concetti, immagini, reputazione personale da parte dell’homo fabulans è diventato strategia fondante nell’economia postfordista. L’integrazione dello “story telling” con l’innovazione produttiva industriale ed artigianale, o con la valorizzazione delle risorse e delle qualità territoriali è strategia che si impone in moltissimi campi dell’economia.
Il progetto multimediale di Architetturadipietra.it, che aspira nel tempo a diventare coerentemente crossmediale, si inserisce in questa visione che assegna nuova centralità e forza all’immaterialità della Cultura, delle Idee, delle Immagini, delle Parole grazie anche alla pervasività e onnipresenza dei new media.
Trasformare l’immaterialità e le idee in prodotti culturali capaci di attivare processi valorizzativi delle risorse territoriali (producendo, quindi, economia) è il centro e la sfida di tutto il progetto di ARCHITETTURA DI PIETRA e del suo canale comunicativo e relazionale costituito dalla piattaforma del blog, testa di ariete di tutto il progetto digitale.
3 Febbraio 2007, 16:52
damiano.s
Tecnologia e virtualità applicata alla diffusione della sapienza artigiana.
Complimenti, un connubio perfettamente riuscito!
Damiano