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Le strategie dei maggiori sistemi lapidei italiani*
Distretto Marmi e Pietre, Verona


Pietra di Prun. Museo di Castelvecchio a Verona di Carlo Scarpa.
(foto: Alfonso Acocella)

Ora tocca ai distretti. Un inchiesta di Versilia Produce

La nostra indagine per illustrare le strade intraprese dai più importanti insiemi locali di pmi nel settore della pietra naturale. I temi che abbiamo chiesto di approfondire:
1. Che tipo di governance, o comitato, indirizza l’attività;
2. Di quali risorse ha usufruito, o usufruisce oggi, il sistema;
3. I principali ambiti di applicazione degli interventi distrettuali;
4. Quali, nella fase attuale, i progetti d’area e le iniziative promozionali a favore della pietra locale e dei suoi lavorati;
5. Esistono strutture specifiche come un osservatorio con funzioni di conoscenza e di progettualità attiva o in grado di fornire servizi diretti alle imprese?
6. Quali sono i principali fattori di competitività del distretto e perchè è importante che esso venga costituito.
La parola ai poli produttivi di Trento, Genova, Sassari e Verona

Distretto Marmi e Pietre, Verona. I numeri
Distretto istituito dalla Regione Veneto con DGR 2502 del 08/08/2003 (Legge Regionale n. 8 del 4 aprile 2003 riguardante la “disciplina dei distretti produttivi e interventi di politica industriale locale”)
Regione: Veneto
Province: Verona – Vicenza
Imprese: 800 (5% estrazione e 95 % lavorazione )
Principale tipologia produttiva: trasformazione, lavorazione modellatura e finitura delle pietre naturali e produzione di agglomerati.
Occupati: 8500
La curiosità: il distretto industriale rappresenta il principale polo italiano, unitamente a quello Carrara, per la lavorazione del marmo e granito ed il più importante a livello mondiale per la produzione degli agglomerati (che ricopre l’80% della produzione mondiale e il 95% di quella nazionale)

Distretto Marmi e Pietre, Verona. Imprese ad alta specializzazione tecnologica
Il Distretto è distribuito in un territorio che abbraccia le zone veronesi della Valpolicella, Lessinia e Valpantena e quelle delle valli vicentine del Chiampo, dell’Agno senza dimenticare le zone del Basso Vicentino e la zona di Asiago.
Il distretto del marmo e delle pietre del veneto è nato con la sottoscrizione formale di 213 aziende (130 veronesi e 80 vicentine) ed è appoggiato dei seguenti enti: CCIAA Verona, VeronaFiere, Associazione delle Piccole e Medie Industrie di Verona, Assindustria Verona, Assindustria Vicenza, Banca di Credito di Marano Valpolicella, Banco Popolare di Verona San Prospero e San Giminiano, Centro di Formazione Professionale CNOS-FAP San Zeno-Cim & Form, Co.Trim, Comuni di Caprino Veronese, Cavaion Veronese, Grezzana, Dolcè, Sant’Ambrogio Valpolicella, Parco Scientifico STAR di Verona, CGIL CISL UIL Verona, Provincia di Verona, Unicredit Banca d’Impresa, Centro Prove Materiali Lapidei.
Il numero degli addetti nel nostro distretto è di 8500 occupati, per il 5% impegnati in aziende di estrazione e per il 95% in quelle di trasformazione e lavorazione dei materiali lapidei. Le imprese si configurano come imprese manifatturiere di piccole e medie dimensioni con un elevato grado di specializzazione tecnologica. Il 59% di queste aziende sono imprese artigiane.
Il distretto ha la leadership negli scambi internazionali, il 5% dell’export mondiale è coperto dalle pietre lavorate dalle aziende del distretto
Per quanto riguarda l’export del veronese nel 2004: 530 milioni euro (con incremento complessivo + 3,9% in termini di valore rispetto 2003. La crescita delle vendite all’estero è stata soprattutto per il materiale lavorato (+4,13%) mentre per le pietre grezze le esportazioni sono restate stabili sui valori 2003). I principali mercati di destinazione sono Germania, USA e Austria
I principali giacimenti di pietre si rinvengono nelle formazioni calcaree del Giurassico e del cretaceo superiore del Monte Baldo ma soprattutto in Lessinia. Dalle formazioni calcaree Giurassiche pervengono la gran parte dei calcari lucidabili un tempo ed attualmente estratti nel Veronese: il Bronzetto, il Rosa del Garda, la Breccia Pernice, il Giallo Reale, il Rosso Verona.
La storia dell’escavazione di tali pregiati materiali edilizi si svolge lungo il corso di più di duemila anni. Nelle zona della Provincia di Verona e Vicenza i marmi erano estratti e lavorati già in epoca romana. Come stanno a testimoniare i vari monumenti ottenuti da tali marmi e da tali pietre a Verona (si pensi alle quantità di marmo rosso e bianco impiegato ad esempio nella costruzione dell’anfiteatro Arena), ma anche in tutto il bacino padano. Cave e laboratori attivi anche in età romanica, e più avanti per tutto il basso medioevo e per l’età moderna, che pur furono oggetto di massicce esportazioni, sempre via acqua, verso regioni vicine e meno vicine.
Lodi di questi marmi veneti verranno celebrate nel Rinascimento da Leonardo da Vinci, Giorgio Vasari, Giovan Battista Alberti, Jacopo Sansovino e Andrea Palladio e Vincenzo Scamozzi.
Nel vicentino e nel veronese operavano fin dall’età romana una comunità di scalpellini che lavoravano la pietra con metodi arcaici del tutto simili a quelli praticati poi nel medioevo, nell’età moderna e in quella contemporanea fino agli anni ’50. Generazioni di scalpellini ricevettero una formazione culturale e una preparazione professionale dalla Scuola d’Arte “Paolo Brenzoni” fondata nel 1868 a Sant’Ambrogio Valpolicella.
Le applicazioni per questo prodotto naturale sono molteplici, e risentono anche delle mode del momento, ciò nonostante si possono riassumere così i principali campi di impiego: settore edile, creazioni artistiche, oggettistica e arredo abitativo, arredo urbano, restauro, arte funeraria, utilizzo dei sottoprodotti di cava, cocciame e fanghi di lavorazione.
Per quanto riguarda il prodotto le qualità più famose sono la pietra della Lessinia o di Prun, il marmo rosso Verona, la pietra di Vicenza, il marmo di Chiampo.


Marmo rosa e prugna di Verona, alternati al bianco di Carrara e al verde Alpi.
Pavimento della Fondazione Querini Stampalia di Carlo Scarpa a Venezia.

(foto: Alfonso Acocella)

Intervista al Presidente di Distretto.
Distretto Marmi e Pietre, Verona. Showroom permanente a S. Pietroburgo

Governance. Dal 2003 Videomarmoteca è sede e referente del Distretto Industriale del Marmo e delle Pietre del Veneto. Tutte le attività di Videomarmoteca sono concertate a livello di cda e grazie a questo ruolo,essa ha presentato alla Regione progetti esecutivi a sostegno delle imprese e del territorio del Veneto. Videomarmoteca, sorta nel 2000 grazie al sostegno della CE e per volontà della CCIAA di Verona, è un centro polifunzionale in cui sono svolte attività di informazione, consulenza, ricerca, formazione e promozione a servizio degli operatori, di architetti e progettisti. La sede legale è la Camera di Verona, mentre la sede operativa si trova a Volargne di Dolcè, Verona, dove sono localizzate parecchie aziende. Il centro è dotato di un’area per il ricevimento degli utenti e la consulenza, una biblioteca specializzata, postazioni internet, una sala riunioni ed una sala conferenze a disposizione degli operatori. Al suo interno è stata allestita una mostra permanente di materiale lapideo, dove si trovano campioni con informazioni tecniche. La sala mostra è a disposizione di tutti i visitatori che desiderano conoscere le principali pietre ornamentali in commercio.
Risorse. Il distretto usufruisce direttamente della professionalità e della lungimiranza imprenditoriale dei componeneti del cda di Videomarmoteca e del sostegno (in termini di risorse economiche e non) di imprenditori, associazioni di categoria, istituzioni pubbliche e private e consorzi universitari.
Interventi. Il programma del Distretto ha previsto una serie di iniziative per lo sviluppo e il sostegno di tutta la filiera produttiva del comparto del marmo. Quattro le macro aree di interesse: promozione, incontri per imprese, progettisti e tecnici comunali, servizi innovativi e ricerca, scuola e formazione.
Iniziative. Il Distretto ha presentato in Regione alcuni progetti rivolti proprio alla promozione e all’innovazione del materiale lapideo quali:
– “Progetto Canova 2″ che promuove il prodotto in ambito internazionale, rafforza la visibilità del Distretto attraverso una presenza stabile nel territorio russo, con la realizzazione di uno showroom permanente nella città di S. Pietroburgo nel quale raccogliere ed esporre i prodotti delle aziende del Distretto.
– ” La pietra del Palladio”, percorsi ed azioni di innovazione rispondenti alle esigenze delle imprese per la valorizzazione e analisi della qualità delle pietre vicentine.
– “Partecipazione a manifestazioni fieristiche italiane” per promuovere a livello internazionale i nostri materiali.
– “Progetto di ricerca industriale avanzata per marmi e pietre ” che propone un’indagine sperimentale per arrivare all’invenzione di nuovi e insoliti materiali lapidei e di speciali materiali lapidei ri-composti. Tale progetto vuole verificare non solo una molteplicità di diverse caratteristiche funzionali del materiale, ma anche porre l’attenzione sull’esecuzione del prodotto privilegiando gli aspetti estetici, nonchè l’esperienza tattile del fruitore. Con l’aiuto di nuove tecniche di taglio, di fresatura e di finitura e con la proposta di vari materiali lapidei trattati e ricomposti in maniera innovativa, il risultato di questa ricerca vorrebbe facilitare e stimolare processi tecnologici inventivi nell’industria della pietra nel Veneto. Con la compilazione inoltre di un database e la catalogazione di una serie di campioni dei materiali studiati, si intenderebbe offrire un reale strumento di consultazione utile per gli industrial designers, gli architetti e gli operatori del settore design in genere, promuovendo la creazione di nuovi prodotti in pietra.
Realizzato nel 2004 ed in fase di perfezionamento il progetto per la creazione di un magazzino on line di prodotti lapidei veronesi
Strutture. Videomarmoteca, la casa dei marmisti, è proprio la struttura che si occupa del programma progettuale a servizio diretto delle imprese.
Competitività. Tradizione, esperienza e innovazione tecnologica, soni i fattori che distinguono le imprese del nostro distretto e che per tali caratteri sono arrivate a livelli d’eccellenza nel corso degli anni.
La continua ricerca di innovazione tecnologica e il servizio completo (dalla posa alla consulenza – attraverso anche i programmi digitali di simulazioni delle superfici) offerto ad architetti e progettisti è quello che quotidianamente sprona questi professionisti ad utilizzare il nostro pregiato materiale.
Perchè il Distretto. Il distretto è importante perchè permette alle aziende di fare sistema e fare squadra. Credo fortemente che il ragionamento dei distretti sia direttamente collegato al concetto del fare squadra.
La situazione della nostra realtà sta soffrendo molto delle continue sfide del mercato globalizzato e della forte concorrenza dei cosiddetti paesi emergenti che devono essere contrastate con strategie efficaci. Il distretto è importante perchè oltre ad essere un polo informativo è anche un centro progettuale e tecnologico capace.
Offre a tutte le aziende, anche a quelle piccolissime, un appoggio per affrontare assieme, con intelligenza e concretezza, le sfide che quotidianamente si presentano nel nostro settore attraverso lo studio – sviluppo di programmi e progetti rivolti alla ricerca dell’ innovazione del prodotto lapideo e soprattutto alla sua promozione.
Filiberto Semenzin

* Con questo post il blog_architetturadipietra riedita, a puntate, il servizio “Le strategie dei maggiori sistemi lapidei italiani” a cura di Stefano De Franceschi apparso su Versilia Produce n. 51, 2005, Anno XII

commenti ( 2 )

27 Febbraio 2006, 12:35

pongratz perbellini architects

“Il progetto di ricerca industriale avanzata per marmi e pietra”, ideato e diretto dall’ architetto Christian Pongratz, vede coinvolto un pool di soggetti operativi nel settore del marmo affiancato da aziende specializzate nella lavorazione del marmo e non solo. Da un’idea progettuale nasce una sinergia di figure, mestieri e discipline uniti nella condivisione di uno sguardo sul futuro.
Si stanno studiando modalità originali di interazioni tra le caratteristiche del prodotto -pietra e l’esperienza sensoriale visiva e tattile del fruitore privilegiando i parametri relativi alla luce e al calore. L’ottenimento di effetti di trasparenza o translucentezza sarà indagato attraverso lo studio di particolari caratteristiche o trattamenti superficiali o composizioni dei materiali.
Al presidente di Videomarmoteca va il nostro affettuoso ringraziamento per averci creduto, per il sostegno incondizionato, per il coraggio nell’affrontare le sfide.

1 Marzo 2006, 22:41

alfonso acocella

Aspettiamo il momento di diffusione dei risultati conseguti da questa prima fase di studio e di sperimentazione avanzata su un materiale antichissimo ma con un futuro non scontato ancora davanti a sè.

Il blog-architetturadipietra potrà sicuramente rappresentare uno spazio di divulgazione e di discussione (anche critico e dialettico come già prevediamo) in cui i ricercatori, gli sperimentatori, le stesse imprese che evolvono la ricerca possono trovare un momento di confronto rispetto alla ricezione da parte del pubblico dei lettori capaci di rappresentare anche soggetti attivi, “termometri” per mettere a fuoco ulteriormente il percorso intrapreso. Buon lavoro.

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