La recensione di Costruire
COSTRUIRE N. 26 GENNAIO 2005
Una pubblicazione concepita come un'architettura complessa e imponente: i capitoli prendono il nome dagli elementi architettonici, archi e architravi, pavimentazioni e coperture, superfici, muri e colonne. Una struttura articolata che permette di capire fino in fondo il fascino del materiale che per eccellenza rappresenta lo strumento dell'architettura: la pietra. Quale architetto non vorrebbe affidare alla pietra la testimonianza del proprio lavoro? Questo materiale naturale è riuscito nel tempo a mantenere la sua attualità rinnovandosi ogni volta nei tagli e negli accostamenti, mettendo in luce di volta in volta le caratteristiche di durabilità, stabilità, bellezza e naturalezza.
Ieri veniva scelto per la sua solidità e durevolezza, oggi che dilagano le discipline orientali per la sua bellezza suggestiva ma anche per l'energia che trasmette. I nove capitoli che compongono il volume ripercorrono la storia dell'architettura di pietra e analizzano tecniche di realizzazione e applicazione in progetti del passato e contemporanei. Il volume si apre con la storia delle prime pietre d'Egitto: "Risulta sbalorditivo pensare come dal nulla sia stato concepito e raggiunto un livello tecnologico così evoluto". Il capitolo dedicato ai muri è introdotto dalla spiegazione dei vari metodi: "opus incertum", "quadratum" e altre utilizzate dai romani fino ai giorni nostri, con la presentazione, tra gli altri, del Cimitero di guerra tedesco al passo della Futa di Dieter Oesterlen: monumentale il suo sperone murario culmine di un unico muro che con la sua spirale "rimodella le pendici di un rilevo naturale, dando vita a terrazzamenti". Capolavoro linguistico e compositivo è la Casa Alessi sul lago Maggiore disegnata da Aldo Rossi, con una singolare copertura ad arco ribassato contenuta da due setti in pietra del luogo e il fonte sul lago in cotto. Ma gli esempi di architettura sono molti: per le superfici, il padiglione della facoltà di Medicina dell'ospedale di Arrixaca a Murcia, di Sancho-Madridejios architecture office, in cui il rivestimento in pietra rende incisiva "l'eleganza compositiva di questo edificio" che "traspare dalla sua apparente elementarità"; oppure gli uffici del presidente progettati da Gruber e Kleine Kraneburg a Berlino con la sua superficie esterna di granito sudafricano Nero Impala di 4 cm di spessore, "sobria e preziosa, allo stesso tempo". La piazza di Palmanova è invece un esempio completo e ben equilibrato di composizione di superfici per il capitolo intitolato Suolo, con particolari sia disegnati, sia fotografati. Una pubblicazione ricca di fotografie e disegni, ma anche di descrizioni per fornire un panorama completo sull'architettura di pietra che vanta meraviglie storiche ben descritte, come il Pantheon e il Partenone.
a cura di Angelo Bugatti
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