Produzione e cultura di prodotto
Volterra e l'alabastro
L'incontro con la contemporaneità, la scoperta dei territori e dei mondi produttivi della pietra, l'ascolto della voce dei maestri del nostro tempo, la restituzione dell'esperienza di artisti e artigiani capace di favorire il confronto tra passato e presente hanno caratterizzato il progetto Pietre di Toscana 2006, nel cui ambito si colloca questo videoreportage sulla manifattura dell'alabastro di Volterra.
La lavorazione tradizionale di questa pietra, ha origine nella civiltà etrusca ed è una delle tecniche artigianali più antiche ancora esistenti. Il ciclo produttivo richiede all'artigiano un magistero del tutto particolare, capace di coniugare inventiva e creatività, ad una raffinata tecnica manuale e alla capacità di interpretare e valorizzare i caratteri della materia litica. La realizzazione dell'oggetto in alabastro prevede il passaggio attraverso gli specifici interventi di diverse figure: lo squadratore, il tornitore, l'ornatista, lo scultore o l'animalista.
Le interviste e le visite virtuali qui pubblicate sono state realizzate grazie alla collaborazione tra Pietre di Toscana e la Società Cooperativa Artieri dell'Alabastro di Volterra ed, in particolare, grazie alla preziosa disponibilità del suo presidente Giovanni Nerei.
Costituitasi nel 1895, la Società ha negli anni contribuito allo sviluppo della manifattura alabastrina volterrana, andando a riunire sotto un unico statuto la maggior parte delle botteghe artigiane, per le quali rappresenta ancora oggi un punto di coesione e di forza. La Cooperativa riunisce oggi ventiquattro soci alabastrai, ne tutela e ne promuove il lavoro, coordinandone anche la produzione sia dal punto di vista tecnico-artistico che commerciale.
L'ornatista Valdo Gazzina, protagonista della videointervista, è socio della Cooperativa assieme ai tornitori e agli squadratori dell'alabastro i cui laboratori sono qui accessibili in visita virtuale.
[visitavirtuale]01_vr.mov[/visitavirtuale]
di Davide Turrini
Vai a: Cooperativa Artieri Alabastro
2 Febbraio 2007
Volterra e l'alabastro
L'incontro con la contemporaneità, la scoperta dei territori e dei mondi produttivi della pietra, l'ascolto della voce dei maestri del nostro tempo, la restituzione dell'esperienza di artisti e artigiani capace di favorire il confronto tra passato e presente hanno caratterizzato il progetto Pietre di Toscana 2006, nel cui ambito si colloca questo videoreportage sulla manifattura dell'alabastro di Volterra.
La lavorazione tradizionale di questa pietra, ha origine nella civiltà etrusca ed è una delle tecniche artigianali più antiche ancora esistenti. Il ciclo produttivo richiede all'artigiano un magistero del tutto particolare, capace di coniugare inventiva e creatività, ad una raffinata tecnica manuale e alla capacità di interpretare e valorizzare i caratteri della materia litica. La realizzazione dell'oggetto in alabastro prevede il passaggio attraverso gli specifici interventi di diverse figure: lo squadratore, il tornitore, l'ornatista, lo scultore o l'animalista.
Le interviste e le visite virtuali qui pubblicate sono state realizzate grazie alla collaborazione tra Pietre di Toscana e la Società Cooperativa Artieri dell'Alabastro di Volterra ed, in particolare, grazie alla preziosa disponibilità del suo presidente Giovanni Nerei.
Costituitasi nel 1895, la Società ha negli anni contribuito allo sviluppo della manifattura alabastrina volterrana, andando a riunire sotto un unico statuto la maggior parte delle botteghe artigiane, per le quali rappresenta ancora oggi un punto di coesione e di forza. La Cooperativa riunisce oggi ventiquattro soci alabastrai, ne tutela e ne promuove il lavoro, coordinandone anche la produzione sia dal punto di vista tecnico-artistico che commerciale.
L'ornatista Valdo Gazzina, protagonista della videointervista, è socio della Cooperativa assieme ai tornitori e agli squadratori dell'alabastro i cui laboratori sono qui accessibili in visita virtuale.
[visitavirtuale]01_vr.mov[/visitavirtuale]
di Davide Turrini
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2 Febbraio 2007
Volterra e l'alabastro
L'incontro con la contemporaneità, la scoperta dei territori e dei mondi produttivi della pietra, l'ascolto della voce dei maestri del nostro tempo, la restituzione dell'esperienza di artisti e artigiani capace di favorire il confronto tra passato e presente hanno caratterizzato il progetto Pietre di Toscana 2006, nel cui ambito si colloca questo videoreportage sulla manifattura dell'alabastro di Volterra.
La lavorazione tradizionale di questa pietra, ha origine nella civiltà etrusca ed è una delle tecniche artigianali più antiche ancora esistenti. Il ciclo produttivo richiede all'artigiano un magistero del tutto particolare, capace di coniugare inventiva e creatività, ad una raffinata tecnica manuale e alla capacità di interpretare e valorizzare i caratteri della materia litica. La realizzazione dell'oggetto in alabastro prevede il passaggio attraverso gli specifici interventi di diverse figure: lo squadratore, il tornitore, l'ornatista, lo scultore o l'animalista.
Le interviste e le visite virtuali qui pubblicate sono state realizzate grazie alla collaborazione tra Pietre di Toscana e la Società Cooperativa Artieri dell'Alabastro di Volterra ed, in particolare, grazie alla preziosa disponibilità del suo presidente Giovanni Nerei.
Costituitasi nel 1895, la Società ha negli anni contribuito allo sviluppo della manifattura alabastrina volterrana, andando a riunire sotto un unico statuto la maggior parte delle botteghe artigiane, per le quali rappresenta ancora oggi un punto di coesione e di forza. La Cooperativa riunisce oggi ventiquattro soci alabastrai, ne tutela e ne promuove il lavoro, coordinandone anche la produzione sia dal punto di vista tecnico-artistico che commerciale.
L'ornatista Valdo Gazzina, protagonista della videointervista, è socio della Cooperativa assieme ai tornitori e agli squadratori dell'alabastro i cui laboratori sono qui accessibili in visita virtuale.
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2 Febbraio 2007
Volterra e l'alabastro
L'incontro con la contemporaneità, la scoperta dei territori e dei mondi produttivi della pietra, l'ascolto della voce dei maestri del nostro tempo, la restituzione dell'esperienza di artisti e artigiani capace di favorire il confronto tra passato e presente hanno caratterizzato il progetto Pietre di Toscana 2006, nel cui ambito si colloca questo videoreportage sulla manifattura dell'alabastro di Volterra.
La lavorazione tradizionale di questa pietra, ha origine nella civiltà etrusca ed è una delle tecniche artigianali più antiche ancora esistenti. Il ciclo produttivo richiede all'artigiano un magistero del tutto particolare, capace di coniugare inventiva e creatività, ad una raffinata tecnica manuale e alla capacità di interpretare e valorizzare i caratteri della materia litica. La realizzazione dell'oggetto in alabastro prevede il passaggio attraverso gli specifici interventi di diverse figure: lo squadratore, il tornitore, l'ornatista, lo scultore o l'animalista.
Le interviste e le visite virtuali qui pubblicate sono state realizzate grazie alla collaborazione tra Pietre di Toscana e la Società Cooperativa Artieri dell'Alabastro di Volterra ed, in particolare, grazie alla preziosa disponibilità del suo presidente Giovanni Nerei.
Costituitasi nel 1895, la Società ha negli anni contribuito allo sviluppo della manifattura alabastrina volterrana, andando a riunire sotto un unico statuto la maggior parte delle botteghe artigiane, per le quali rappresenta ancora oggi un punto di coesione e di forza. La Cooperativa riunisce oggi ventiquattro soci alabastrai, ne tutela e ne promuove il lavoro, coordinandone anche la produzione sia dal punto di vista tecnico-artistico che commerciale.
L'ornatista Valdo Gazzina, protagonista della videointervista, è socio della Cooperativa assieme ai tornitori e agli squadratori dell'alabastro i cui laboratori sono qui accessibili in visita virtuale.
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2 Febbraio 2007
Volterra e l'alabastro
L'incontro con la contemporaneità, la scoperta dei territori e dei mondi produttivi della pietra, l'ascolto della voce dei maestri del nostro tempo, la restituzione dell'esperienza di artisti e artigiani capace di favorire il confronto tra passato e presente hanno caratterizzato il progetto Pietre di Toscana 2006, nel cui ambito si colloca questo videoreportage sulla manifattura dell'alabastro di Volterra.
La lavorazione tradizionale di questa pietra, ha origine nella civiltà etrusca ed è una delle tecniche artigianali più antiche ancora esistenti. Il ciclo produttivo richiede all'artigiano un magistero del tutto particolare, capace di coniugare inventiva e creatività, ad una raffinata tecnica manuale e alla capacità di interpretare e valorizzare i caratteri della materia litica. La realizzazione dell'oggetto in alabastro prevede il passaggio attraverso gli specifici interventi di diverse figure: lo squadratore, il tornitore, l'ornatista, lo scultore o l'animalista.
Le interviste e le visite virtuali qui pubblicate sono state realizzate grazie alla collaborazione tra Pietre di Toscana e la Società Cooperativa Artieri dell'Alabastro di Volterra ed, in particolare, grazie alla preziosa disponibilità del suo presidente Giovanni Nerei.
Costituitasi nel 1895, la Società ha negli anni contribuito allo sviluppo della manifattura alabastrina volterrana, andando a riunire sotto un unico statuto la maggior parte delle botteghe artigiane, per le quali rappresenta ancora oggi un punto di coesione e di forza. La Cooperativa riunisce oggi ventiquattro soci alabastrai, ne tutela e ne promuove il lavoro, coordinandone anche la produzione sia dal punto di vista tecnico-artistico che commerciale.
L'ornatista Valdo Gazzina, protagonista della videointervista, è socio della Cooperativa assieme ai tornitori e agli squadratori dell'alabastro i cui laboratori sono qui accessibili in visita virtuale.
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2 Febbraio 2007
3 Febbraio 2007 , 16:52 damiano.s
Tecnologia e virtualità applicata alla diffusione della sapienza artigiana.
Complimenti, un connubio perfettamente riuscito!
Damiano