Pietre dell'identità
Cappella funeraria a Castelmorrone, Caserta
Beniamino Servino
Una veduta ravvicinata della cappella funeraria
Dalla scheda di progetto:
Castelmorrone è un piccolo centro della fascia pedemontana a nord di Caserta. La cappella è costruita su un lotto di testata dell'ampliamento del vecchio cimitero.
La pianta è organizzata concentrando i loculi su una sola parete, lasciando libera la parte restante. Il vano d'ingresso corrisponde all'incrocio di due percorsi che delimitano i lotti.
Le pareti sono rivestite, all'esterno, di tufo giallo trachitico di Quarto (Napoli). Le dimensioni di cava della "pietra" di 12 x 25 x 40 cm sono state ridotte a 10 x 23 x 38 cm per poter avere i lati regolari e lisci per la messa in opera senza malta nei giunti (la malta è applicata solo sul retro; ogni pietra è assicurata al supporto anche con delle graffe metalliche).
Il paramento di tufo è registrato da ricorsi di travertino levigato di 3 cm di spessore.
Le bucature sono lasciate senza infissi. La porta di ingresso (ad L) è realizzata con lastre di alluminio naturale Silver di 1 cm di spessore, vincolate con due cerniere di acciaio inox.
Lo zoccolo e la pavimentazione interna sono ancora di travertino.
Due affacci, progetto
Nella storia dell'architettura la cappella funeraria ed il tempietto privato costituiscono spesso per il progettista occasioni per precisare tecniche ed approcci. Essi frequentemente si ripropongono, affinati, in opere immediatamente successive.
Il tufo giallo napoletano specialmente ed il travertino segnano la continuità fisica e tipologica al luogo. La trama dei conci e la riquadratura ordinata affidata al travertino paiono infatti essere reinterpretazione delle murature tipiche, inframmezzate dai corsi di regolarizzazione utili all'assestamento antisismico. E' infatti questa zona millenaria di telluricità attiva, di cui le medesime pietre vulcaniche sono oggettiva testimonianza.
L'opera cerca inoltre il rilancio al solo intento reinterpretativo con la ricerca di esiti polimaterici attingenti dalle peculiarità e dalle brillantezze dei metalli. Il leggero sfalsamento nella concatenazione dei conci si somma all'assenza di malta tra i ricorsi squadrati ad impreziosire la stoffa litica elegante con cui lo spazio privato è abbracciato.
Questi argomenti tutti tendono la mano alla recente importante realizzazione abitativa a Pozzovetere, sempre opera di Servino e di cui ci occuperemo a breve.
Due affacci, progetto
Cappella funeraria a Castelmorrone, Caserta
Progetto architettonico e direzione lavori: Beniamino Servino
Collaborazioni: Barbara Cimino, Giovanni Ambrosio
Progetto 1999
Realizzazione 2000/2001
Struttura e rivestimenti: Impresa Ferraro di Casagiove, Caserta
Superficie lotto mq 27.5
Superficie coperta mq 22.5
Volume mc 102.00
di Alberto Ferraresi
(Visita il sito sulle analisi e caratterizzazioni meccaniche delle murature di tufo)
(Visita il sito sulle pietre vulcaniche dei Campi Flegrei)
4 Giugno 2007
Cappella funeraria a Castelmorrone, Caserta
Beniamino Servino
Una veduta ravvicinata della cappella funeraria
Dalla scheda di progetto:
Castelmorrone è un piccolo centro della fascia pedemontana a nord di Caserta. La cappella è costruita su un lotto di testata dell'ampliamento del vecchio cimitero.
La pianta è organizzata concentrando i loculi su una sola parete, lasciando libera la parte restante. Il vano d'ingresso corrisponde all'incrocio di due percorsi che delimitano i lotti.
Le pareti sono rivestite, all'esterno, di tufo giallo trachitico di Quarto (Napoli). Le dimensioni di cava della "pietra" di 12 x 25 x 40 cm sono state ridotte a 10 x 23 x 38 cm per poter avere i lati regolari e lisci per la messa in opera senza malta nei giunti (la malta è applicata solo sul retro; ogni pietra è assicurata al supporto anche con delle graffe metalliche).
Il paramento di tufo è registrato da ricorsi di travertino levigato di 3 cm di spessore.
Le bucature sono lasciate senza infissi. La porta di ingresso (ad L) è realizzata con lastre di alluminio naturale Silver di 1 cm di spessore, vincolate con due cerniere di acciaio inox.
Lo zoccolo e la pavimentazione interna sono ancora di travertino.
Due affacci, progetto
Nella storia dell'architettura la cappella funeraria ed il tempietto privato costituiscono spesso per il progettista occasioni per precisare tecniche ed approcci. Essi frequentemente si ripropongono, affinati, in opere immediatamente successive.
Il tufo giallo napoletano specialmente ed il travertino segnano la continuità fisica e tipologica al luogo. La trama dei conci e la riquadratura ordinata affidata al travertino paiono infatti essere reinterpretazione delle murature tipiche, inframmezzate dai corsi di regolarizzazione utili all'assestamento antisismico. E' infatti questa zona millenaria di telluricità attiva, di cui le medesime pietre vulcaniche sono oggettiva testimonianza.
L'opera cerca inoltre il rilancio al solo intento reinterpretativo con la ricerca di esiti polimaterici attingenti dalle peculiarità e dalle brillantezze dei metalli. Il leggero sfalsamento nella concatenazione dei conci si somma all'assenza di malta tra i ricorsi squadrati ad impreziosire la stoffa litica elegante con cui lo spazio privato è abbracciato.
Questi argomenti tutti tendono la mano alla recente importante realizzazione abitativa a Pozzovetere, sempre opera di Servino e di cui ci occuperemo a breve.
Due affacci, progetto
Cappella funeraria a Castelmorrone, Caserta
Progetto architettonico e direzione lavori: Beniamino Servino
Collaborazioni: Barbara Cimino, Giovanni Ambrosio
Progetto 1999
Realizzazione 2000/2001
Struttura e rivestimenti: Impresa Ferraro di Casagiove, Caserta
Superficie lotto mq 27.5
Superficie coperta mq 22.5
Volume mc 102.00
di Alberto Ferraresi
(Visita il sito sulle analisi e caratterizzazioni meccaniche delle murature di tufo)
(Visita il sito sulle pietre vulcaniche dei Campi Flegrei)
4 Giugno 2007