Pietre dell'identità
Puglia di Pietre di Puglia
Un successo a Marmomacc “oltre le attese”
Mostra alla 42 ° edizione di Marmomacc 2007
Successo internazionale per la mostra organizzata dalla Regione Puglia "Puglia di Pietra" e curata dall'arch. Domenico Potenza alla 42ª edizione di Marmomacc, all'interno del polo fieristico di Verona. Un notevole passo in avanti verso la direzione della promozione e della valorizzazione dei territori di Puglia e dei suoi prodotti e la riscoperta di una nuova stagione architettonica che pare sembri segnare, dopo il grande insegnamento del passato che va dal barocco leccese al romanico barese, il passo per un futuro di qualità urbana per le nostre città e per le architetture che la definiscono. Su questo aspetto la mostra "Pietre di Puglia" ha proposto una sintesi di un lungo lavoro sulle nascenti architetture in Puglia e su quelle già realizzate, in cui in maniera molto evidente il trinomio pietra progetto prodotto ha determinato gli esiti di un nuovo percorso contemporaneo del progetto in "pietra di puglia". In una quasi involontaria coincidenza, questa nuova ricercata progettualità ed attenzione verso il prodotto lapideo pugliese ha avuto la possibilità di misurarsi, all'interno delle iniziative culturali promosse da Marmomacc 2007, con due altri grandi eventi paralleli alla mostra "Puglia di Pietre", ovvero, da un lato con le architetture selezionate per la decima edizione del Premio Internazionale di Architettura in Pietra, denominata "il senso della materia" e dall'altro con una mostra intitolata "la naturale seduzione della pietra" architetture contemporanee di Spagna, selezione di progetti dei maggiori architetti spagnoli che nel recente passato hanno segnato il destino architettonico di un nazione e facendo diventare la Spagna regina mondiale di un nuovo fermento artistico ed architettonico. Pertanto, la Puglia delle Pietre, con i suoi territori con i suoi materiali e con le sue architetture ha tenuto testa a questa "invasione architettonica spagnola" all'interno dei padiglioni di Veronafiere e l'appezzamento testimoniato dagli addetti ai lavori, dagli operatori culturali, dai progettisti piuttosto che dagli amministratori o dagli imprenditori accorsi alla manifestazione è stata la testimonianza che il lavoro avviato in Puglia possa augurarsi un futuro ed una considerazione nuova nello scenario internazionale dell'architettura contemporanea. Difatti, parole di buon auspicio arrivano dal dott. Dario Stefano, presidente IV Commissione Attività Produttive, Regione Puglia: "nella Puglia di Pietre ci sono i segreti ed i saperi della tradizione artistica ed architettonica della nostra Regione verso cui dovrà rivolgersi il nostro obiettivo politico e culturale in modo tale che il settore lapideo faccia da traino alla promozione turistica dell'intera regione. Con l'approvazione del PRAE, viaggeremo sempre più verso il recupero delle identità dei nostri territori ed ai materiali naturali sarà affidato il volano cui consegnare la sostenibilità dei nostri progetti in una ricercata qualità di eccellenza". Lo stesso vice-presidente alla Regione Puglia Sandro Frisullo ha sottolineato l'intenso legame che da più di un decennio lega in maniera costante ed assidua l'Ente Fiera alla Puglia. "Sempre più ravvicinati e proficui sembrano essere i nostri rapporti con l'annuale appuntamento di Marmomacc. Una condizione che con il passar degli anni ha visto crescere i nostri introiti in termini di export dei prodotti, in un settore in cui ancora molto si può fare se solo si creassero sistemi e sinergie integrate per la costruzione di un marchio di qualità dei prodotti pugliesi, in cui promuovere contemporaneamente territori ricchi di storia, religione, arte ed architetture nuove ed antiche, insieme a quelle che sono le bellezze naturali e paesaggistiche".
Sandro Frisullo intervistato da telegiornalisti
L'arch. Domenico Potenza nell'intervento di apertura del convegno sottolinea con forza il contatto che da quasi un ventennio di attività culturali lega la Puglia a Veronafiere "un contatto che vogliamo diventi più solido" e "più a lungo periodo" aggiunge il dott. Luciano Rossignoli dell'Ente Fiera. L'invito invece che rivolge l'arch. Vincenzo Pavan alle istituzione ed ai progettisti della Regione Puglia " è quello di avviare un processo sempre più costante e duraturo di eventi che non siano solo culturali, ma che associano all'idea del progetto la sua realizzazione in modo tale da ottenere una promozione ed una valorizzazione del prodotto pietra più completa, "così come presenta la mostra organizzata e la qualità dei progetti esposti". Un ulteriore spunto di riflessione al convegno l'ha dato il prof. arch. Alfonso Acocella con un intervento sulla "conoscenza e la comunicazione per la promozione dell'architettura litica" nello specifico di quella pugliese. L'architetto propone una conoscenza ed una comunicazione immediata ed integrata della pietra e del prodotto inteso come risultato finale di un processo ed un approfondimento a 360° che parte dal materiale e dal luogo di coltivazione sino ad arrivare al processo di trasformazione e lavorazione per approdare all'idea che l'architettura finale è la sintesi ed il segno della materia che l'ha generata. Un percorso che si misura con una comunicazione moderna ed immediata, on-line, on-web su un blog, dove tutto viene analizzato, sviscerato e commentato in maniera capillare, tecnica e scientifica e a tutti viene data la possibilità di accesso diretto con una informazione/formazione subito dei territori dei prodotti, delle pietre, delle architetture e degli architetti.
Progetti di grande qualità e di ricercate soluzioni architettoniche in cui pietra e costruzione sembrano fondersi nel gesto artistico dell'idea che le ha generate. La mostra promossa dalla Regione Puglia in collaborazione con Sprint Puglia, sportello internazionale per l'internazionalizzazione delle imprese, rappresenta una prima selezione di progetti in Pietre di Puglia che apre con l'omaggio all'arch. Alessandro Anselmi per il progetto del cimitero di Parabita a Lecce a quarant'anni dopo la sua realizzazione. Il progetto, inoltre è stato illustrato dall'autore stesso, all'interno del convegno, che ha seguito l'inaugurazione della mostra, il quale con entusiasmo ha riproposto un'autentica lezione di architettura sull'idea che ha generato il cimitero di Parabita e sulle ragioni che sostenevano il gruppo GRAU in quegli anni.
Alessandro Anselmi e Domenico Potenza
Tra le opere selezionate anche quella dell'aula liturgica di Padre Pio a San Giovanni Rotondo a Foggia realizzata da Renzo Piano un'opera che si contrappone alla precedente per il lasso temporale che le divide e che apre nuove frontiere alla progettazione in pietra. Un punto di riflessione tra le due opere lo pone il progetto per il portale di ingresso di Aldo Rossi a Barialto, Casamassima, un'opera concettuale e di interpretazione storica delle terre e delle architetture di Puglia. A questi tre grossi nomi che la storia dell'architettura ci consegna si affiancano progetti di architetture e di architetti di grande qualità e di grande consapevolezza progettuale. Tra i selezionati ci sono l'arch. Fernando Baldassarre con la Casa sulle ventiquattro scale ad Apricena FG, realizzata in Pietra di Apricena; l'arch. Mauro Sàito con la sistemazione della piazza Catuma ad Andria, BAT realizzata in pietra di Minervino Murge; lo studio Netti Architetti con la casa S3 a Capurso, BA realizzata in pietra di Trani; l'arch. Lorenzo Colonna con l'edificio per uffici e commercio ad Altamura, BA realizzato in radica di Apricena, pietra di Trani e butterato di Trani e Minervino; lo studio Purini/Thermes con il complesso parrocchiale di San Giovanni Battista a Lecce realizzato in pietra leccese e di Apricena; Mario Cucinella Architects con la stazione marittima di Otranto realizzata in pietra di Apricena e pietra di Cursi; l'arch. Toti Semeraro per il recupero della masseria La Castellana a Otranto Lecce, realizzata in pietra di Cursi e di Soleto.
Padiglione Puglia al 42° Marmomacc di Verona
Un racconto delle nuove architetture in Pietra di Puglia un racconto di architetture che spingono verso un territorio più allargato come quello delle Pietre del Mediterraneo, un territorio in cui la Puglia di oggi sembra riconquistare quel protagonismo che già la storia gli ha consegnato con le grandi "pietre" del passato.
A cura del: Laboratorio progetto cultura
Responsabile della comunicazione: Giuseppe Di Lullo
25 Ottobre 2007
Puglia di Pietre di Puglia
Un successo a Marmomacc “oltre le attese”
Mostra alla 42 ° edizione di Marmomacc 2007
Successo internazionale per la mostra organizzata dalla Regione Puglia "Puglia di Pietra" e curata dall'arch. Domenico Potenza alla 42ª edizione di Marmomacc, all'interno del polo fieristico di Verona. Un notevole passo in avanti verso la direzione della promozione e della valorizzazione dei territori di Puglia e dei suoi prodotti e la riscoperta di una nuova stagione architettonica che pare sembri segnare, dopo il grande insegnamento del passato che va dal barocco leccese al romanico barese, il passo per un futuro di qualità urbana per le nostre città e per le architetture che la definiscono. Su questo aspetto la mostra "Pietre di Puglia" ha proposto una sintesi di un lungo lavoro sulle nascenti architetture in Puglia e su quelle già realizzate, in cui in maniera molto evidente il trinomio pietra progetto prodotto ha determinato gli esiti di un nuovo percorso contemporaneo del progetto in "pietra di puglia". In una quasi involontaria coincidenza, questa nuova ricercata progettualità ed attenzione verso il prodotto lapideo pugliese ha avuto la possibilità di misurarsi, all'interno delle iniziative culturali promosse da Marmomacc 2007, con due altri grandi eventi paralleli alla mostra "Puglia di Pietre", ovvero, da un lato con le architetture selezionate per la decima edizione del Premio Internazionale di Architettura in Pietra, denominata "il senso della materia" e dall'altro con una mostra intitolata "la naturale seduzione della pietra" architetture contemporanee di Spagna, selezione di progetti dei maggiori architetti spagnoli che nel recente passato hanno segnato il destino architettonico di un nazione e facendo diventare la Spagna regina mondiale di un nuovo fermento artistico ed architettonico. Pertanto, la Puglia delle Pietre, con i suoi territori con i suoi materiali e con le sue architetture ha tenuto testa a questa "invasione architettonica spagnola" all'interno dei padiglioni di Veronafiere e l'appezzamento testimoniato dagli addetti ai lavori, dagli operatori culturali, dai progettisti piuttosto che dagli amministratori o dagli imprenditori accorsi alla manifestazione è stata la testimonianza che il lavoro avviato in Puglia possa augurarsi un futuro ed una considerazione nuova nello scenario internazionale dell'architettura contemporanea. Difatti, parole di buon auspicio arrivano dal dott. Dario Stefano, presidente IV Commissione Attività Produttive, Regione Puglia: "nella Puglia di Pietre ci sono i segreti ed i saperi della tradizione artistica ed architettonica della nostra Regione verso cui dovrà rivolgersi il nostro obiettivo politico e culturale in modo tale che il settore lapideo faccia da traino alla promozione turistica dell'intera regione. Con l'approvazione del PRAE, viaggeremo sempre più verso il recupero delle identità dei nostri territori ed ai materiali naturali sarà affidato il volano cui consegnare la sostenibilità dei nostri progetti in una ricercata qualità di eccellenza". Lo stesso vice-presidente alla Regione Puglia Sandro Frisullo ha sottolineato l'intenso legame che da più di un decennio lega in maniera costante ed assidua l'Ente Fiera alla Puglia. "Sempre più ravvicinati e proficui sembrano essere i nostri rapporti con l'annuale appuntamento di Marmomacc. Una condizione che con il passar degli anni ha visto crescere i nostri introiti in termini di export dei prodotti, in un settore in cui ancora molto si può fare se solo si creassero sistemi e sinergie integrate per la costruzione di un marchio di qualità dei prodotti pugliesi, in cui promuovere contemporaneamente territori ricchi di storia, religione, arte ed architetture nuove ed antiche, insieme a quelle che sono le bellezze naturali e paesaggistiche".
Sandro Frisullo intervistato da telegiornalisti
L'arch. Domenico Potenza nell'intervento di apertura del convegno sottolinea con forza il contatto che da quasi un ventennio di attività culturali lega la Puglia a Veronafiere "un contatto che vogliamo diventi più solido" e "più a lungo periodo" aggiunge il dott. Luciano Rossignoli dell'Ente Fiera. L'invito invece che rivolge l'arch. Vincenzo Pavan alle istituzione ed ai progettisti della Regione Puglia " è quello di avviare un processo sempre più costante e duraturo di eventi che non siano solo culturali, ma che associano all'idea del progetto la sua realizzazione in modo tale da ottenere una promozione ed una valorizzazione del prodotto pietra più completa, "così come presenta la mostra organizzata e la qualità dei progetti esposti". Un ulteriore spunto di riflessione al convegno l'ha dato il prof. arch. Alfonso Acocella con un intervento sulla "conoscenza e la comunicazione per la promozione dell'architettura litica" nello specifico di quella pugliese. L'architetto propone una conoscenza ed una comunicazione immediata ed integrata della pietra e del prodotto inteso come risultato finale di un processo ed un approfondimento a 360° che parte dal materiale e dal luogo di coltivazione sino ad arrivare al processo di trasformazione e lavorazione per approdare all'idea che l'architettura finale è la sintesi ed il segno della materia che l'ha generata. Un percorso che si misura con una comunicazione moderna ed immediata, on-line, on-web su un blog, dove tutto viene analizzato, sviscerato e commentato in maniera capillare, tecnica e scientifica e a tutti viene data la possibilità di accesso diretto con una informazione/formazione subito dei territori dei prodotti, delle pietre, delle architetture e degli architetti.
Progetti di grande qualità e di ricercate soluzioni architettoniche in cui pietra e costruzione sembrano fondersi nel gesto artistico dell'idea che le ha generate. La mostra promossa dalla Regione Puglia in collaborazione con Sprint Puglia, sportello internazionale per l'internazionalizzazione delle imprese, rappresenta una prima selezione di progetti in Pietre di Puglia che apre con l'omaggio all'arch. Alessandro Anselmi per il progetto del cimitero di Parabita a Lecce a quarant'anni dopo la sua realizzazione. Il progetto, inoltre è stato illustrato dall'autore stesso, all'interno del convegno, che ha seguito l'inaugurazione della mostra, il quale con entusiasmo ha riproposto un'autentica lezione di architettura sull'idea che ha generato il cimitero di Parabita e sulle ragioni che sostenevano il gruppo GRAU in quegli anni.
Alessandro Anselmi e Domenico Potenza
Tra le opere selezionate anche quella dell'aula liturgica di Padre Pio a San Giovanni Rotondo a Foggia realizzata da Renzo Piano un'opera che si contrappone alla precedente per il lasso temporale che le divide e che apre nuove frontiere alla progettazione in pietra. Un punto di riflessione tra le due opere lo pone il progetto per il portale di ingresso di Aldo Rossi a Barialto, Casamassima, un'opera concettuale e di interpretazione storica delle terre e delle architetture di Puglia. A questi tre grossi nomi che la storia dell'architettura ci consegna si affiancano progetti di architetture e di architetti di grande qualità e di grande consapevolezza progettuale. Tra i selezionati ci sono l'arch. Fernando Baldassarre con la Casa sulle ventiquattro scale ad Apricena FG, realizzata in Pietra di Apricena; l'arch. Mauro Sàito con la sistemazione della piazza Catuma ad Andria, BAT realizzata in pietra di Minervino Murge; lo studio Netti Architetti con la casa S3 a Capurso, BA realizzata in pietra di Trani; l'arch. Lorenzo Colonna con l'edificio per uffici e commercio ad Altamura, BA realizzato in radica di Apricena, pietra di Trani e butterato di Trani e Minervino; lo studio Purini/Thermes con il complesso parrocchiale di San Giovanni Battista a Lecce realizzato in pietra leccese e di Apricena; Mario Cucinella Architects con la stazione marittima di Otranto realizzata in pietra di Apricena e pietra di Cursi; l'arch. Toti Semeraro per il recupero della masseria La Castellana a Otranto Lecce, realizzata in pietra di Cursi e di Soleto.
Padiglione Puglia al 42° Marmomacc di Verona
Un racconto delle nuove architetture in Pietra di Puglia un racconto di architetture che spingono verso un territorio più allargato come quello delle Pietre del Mediterraneo, un territorio in cui la Puglia di oggi sembra riconquistare quel protagonismo che già la storia gli ha consegnato con le grandi "pietre" del passato.
A cura del: Laboratorio progetto cultura
Responsabile della comunicazione: Giuseppe Di Lullo
25 Ottobre 2007
30 Ottobre 2007 , 17:54 Tiziana Latorre
Ho trovato molto interessante la mostra sulle Pietre di Puglia perchè evidenzia la volontà da parte dei progettisti di utilizzare un materiale che, troppo spesso ritenuto "pesante" e ormai passato, se usato con cognizione di causa riesce a raggiungere livelli di raffinatezza molto alti. Ancora più prezioso, per me, è stato il convegno , vero momento di confronto tra gli attori, che ha permesso di capire come sia forte , da parte di tutti gli "addetti" ai lavori, la voglia di promuovere sempre più l'uso della pietra, in questo caso pugliese, come materiale da costruzione. Ho notato l'interesse del vice-presidente alla Regione Puglia Sandro Frisullo e del dott. Dario Stefano, presidente IV Commissione Attività Produttive, Regione Puglia con cui ascoltavano i vari interventi e spero che questo incontro sia un'ulteriore passo avanti per lo sviluppo del settore lapideo pugliese.
Bellissima la lezione di architettura sul Cimitero di Parabita tenuta dall'arch. Anselmi che ci ha fatto ritornare indietro negli anni, nel momento esatto in cui una delle più importanti opere di architettura italiana veniva concepita e di come dalla semplice analisi di una figura geometrica, il cerchio in questo caso, si riusciva a comporre un'opera d'arte.