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18 Settembre 2012

Opere di Architettura

Raffaele Cavadini
Nuove infrastrutture comunali
Iragna, Canton Ticino, Svizzera

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Il progetto nasce da una riflessione sul bisogno umano di fare riferimento alla centralità come dimensione simbolica, in senso esistenziale prima ancora che come aspirazione collettiva realizzata nello sviluppo secolare di centri urbani carichi di storia e identità. In opposizione alle aggregazioni di parti scollate che compongono le nostre periferie – centri commerciali, centri industriali, centri d’uffici – Cavadini aspira alla rifondazione di centri con un significato più profondo per l’uomo.
Il concorso pubblico del ‘91 prevedeva ad Iragna la progettazione del nuovo municipio, di una palestra da utilizzare come sala polivalente e di un rifugio per la protezione civile (questi ultimi non ancora realizzati), da inserire nel giardino della scuola che ospitava gli uffici comunali.
Il nuovo Municipio, di impianto allungato, istituisce una serie di relazioni con le costruzioni vicine e crea verso sud una nuova piazzetta lastricata in granito locale, dove i dislivelli sono sapientemente studiati: l’edificio, tutto giocato su elementi linguistici ripresi dal moderno, poggia classicamente su una zoccolatura di cemento a vista da cui si diparte la scalinata d’accesso. La pietra a spacco è impiegata quasi a secco, con un sistema cioè che permette di abbattere i costi rispettando le tradizioni costruttive locali.


Fronte nord dalla strada.

L’incarico successivo conferito nel ‘92 a Cavadini dal Comune è stato la ristrutturazione di una cappella degli anni ‘50 all’interno del cimitero come camera mortuaria. Giudicatala inadatta, Cavadini propone il ridisegno dell’accesso cimiteriale e della cinta muraria dal cui inviluppo a spirale fa emergere la nuova cappella, posta su un’area adiacente.
L’attacco fra il muro di cinta e il piccolo edificio è risolto con una rottura nella materia. L’esterno della camera mortuaria è rivestito in pietra a spacco (instaurando un rapporto con la matericità del campanile romanico ) e si affaccia con l’apertura maggiore su un giardinetto cintato che ha come scenario le montagne; l’interno è in cemento a vista e illuminato da fenditure zenitali.
Dalla lettura del progettista sul nucleo storico del paese i tre spazi pubblici costitutivi, collegati dall’asse di attraversamento storico, risultavano non sufficientemente definite. La progettazione ha coinvolto allora nell’ultima fase (1995) anche la terza piazza, a nord verso l’entrata da Biasca, ripensata come hortus conclusus: una zoccolatura dalla geometria netta in cui trovano posto quattro steli di granito alte cinque metri, scanalate secondo i metodi locali di estrazione. Un piccolo edificio abbandonato, destinato alla demolizione, viene invece mantenuto come testimonianza di edilizia minore e ricucito dalle sistemazioni a terra all’isola originaria.


Veduta da est dell’ampliamento della cinta cimiteriale con la nuova cappella emergente.

La scelta di materiali locali risponde in questo progetto ad un preciso desiderio espresso dalla comunità: la pietra, in equilibrio dinamico con il cemento a vista che funge da elemento ordinatore, consente il dialogo a distanza fra i tre interventi, ricostituendo il sistema significante di luoghi centrali che primarisultavano slegati e indefiniti.


Planimetria generale di Iragna con i tre interventi.
Sezioni trasversali del Municipio.


Località
Iragna, Canton Ticino, Svizzera
Committente
Comune di Iragna
Data di progettazione
1990-1991 (concorso municipio)
1992 (camera mortuaria)
1995 (piazza Posta Vecchia)
Data di realizzazione
1993-1995
Progettazione
Raffaele Cavadini
Collaboratori
Fabio Trisconi, Silvana Marzari
Consulenze
Giorgio Masotti, Paolo Regolati, Valter Perlini
Imprese di costruzione
Ferrari, Lodrino
Valimcost 2, Biasca
Materiali lapidei utilizzati
Granito di Iragna
Ditte fornitrici pietra
Maurino SA, Iragna (piazza Municipio)
Cave Graniti Ticinesi SA, Iragna (rivestimento municipio)
Bulgheroni SA, Iragna (interni municipio)
Piretta SA, Iragna (steli piazza Posta Vecchia)
Gottardi SA, Iragna (camera mortuaria)


Scala del Municipio.

[photogallery]cavadini_album[/photogallery]

Cenni biografici
Nato a Mendrisio nel 1954. Studia alPolitecnico di Zurigo e si laurea a Venezia, dove nel 1980 assistito da Vittorio Gregotti consegue il dottorato in architettura. Dall’85 apre a Locarno il proprio studio professionale, realizzando negli anni una serie cospicua di case d’abitazione. Con un progetto su Porta Genova a Milano firmato con Luigi Snozzi partecipa su invito a “Le città immaginate” della Triennale dell’86. Nell’87 viene invitato a Firenze ad “Architetti under 35”, tema “La città e il fiume”, con un progetto sull’area delle Piagge. Dopo l’assistentato universitario (Ginevra, Zurigo) ha esperienze come visiting professor anche negli USA e viene invitato a numerosi convegni in Svizzera e all’estero. Nel ‘95 dirige il seminario internazionale di Monte Carasso e l’anno seguente quello a Brig-Glis. Dal ‘90 è membro della commissione cantonale dei monumenti storici.
I suoi progetti partecipano a molti
concorsi e vincono molti primi premi: alla competizione per il municipio di Magliaso (‘89), a quella per le infrastrutture comunali ad Iragna (‘91) e per la nuova sede della banca Raiffeisen ad Intragna (‘94), fino al concorso del ‘92 per l’elaborazione del masterplan dell’Expo 2000 di Hannover (vinto con arch.Arnaboldi), di cui Cavadini segue la realizzazione fino al ‘95.
Nel ‘95 partecipa alla mostra dei giovani architetti svizzeri a Zurigo e l’anno seguente a quella degli architetti ticinesi a Trento. Ha realizzato interventi museali (Olivone e convento del Bigorio), di strutture di culto e restauri (convento dei frati Capuccini a Faido, chiesa di S.Maria Assunta a
Chiggiogna). E’ in corso di esecuzione il suo progetto per il mercato coperto di Giubiasco.
Con gli interventi per il Comune di Iragna ha vinto il premio “Die Besten ‘96” della televisione DRS come migliore architettura svizzera.

Christian Norberg-Schulz

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