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19 Luglio 2012

Opere di Architettura

Hans Kollhoff
Sede amministrativa della Banca regionale centrale di Sassonia e Turingia *

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Dove sorgeva un tempo la famosa Fiera di Lipsia va creata ora una nuova significativa area urbana. Le fiere hanno qualcosa di provvisorio e scenografico, sono un punto di riferimento permanen- te per una programmazione in continuo mutamento: ogni esposizione deve affermare tutta la sua energia in un periodo di tempo brevissimo, e poi ricade in una specie di torpore. Ma una città non è caratterizzata da una serie di eventi intervallati, bensì dalla continuità del quotidiano. Parla di sè attraverso i suoi edifici, in uno sviluppo secolare. Ciò sembra ovvio, eppure oggi si crede ancora di poter estrarre dal cilindro interi settori di città.
Nell’ex area della Fiera ci sono strutture che hanno già un’impronta urbana, premessa ad uno sviluppo futuro che non dissipi risorse in nome della filosofia della ricostruzione integrale: esistono il sistema viario e strutture fieristiche molto interessanti (come l’ex padiglione sovietico o quello di Wilhelm Kreis del 1913) cui il progettista può fare riferimento. Nel nostro caso, addirittura, l’edificio esisteva già, un padiglione fieristico al rustico. Si trattava quindi di creare un edificio urbano che trasformasse in una funzione “quotidiana” il carattere effimero delle strutture fieristiche.


Veduta generale dal fronte d’ingresso sulle pareti rivestite in granito verde fiammato

Eliminati gli aggetti del vecchio edificio ne è risultato un cubo di 52x42x22 m.. Il granito verde Savana fiammato della facciata è stato lavorato per dare la sensazione di un volume monolitico e, come in un edificio antico, di un materiale durevole che possa assumere la patina del tempo. Da vicino, con la luce del sole, si scopre il raffinato rilievo che racchiude il volume compatto in una griglia visiva. La tessitura lascia solo intravvedere la struttura, conferendo all’edificio un’eleganza che si svela a poco a poco. Si tratta semplicemente di lastre di pietra stratificate, non modulate da fughe aperte. Il granito è stato montato in opera, con controllo numerico, su telai di alluminio: l’alta tecnologia si oppone ad ogni clichè mantenendo il suo segreto. Finestre e porte, in grande rilievo per la forte altezza di piano e per il materiale, sono dello stesso bronzo scuro patinato usato anche nei serramenti e sono state progettate, come le placche della suoneria e le diverse armature, per dare un’immagine posata e maestosa.


Dettaglio del rivestimento di facciata in granito fiammato grigio-verde.

Si entra nell’ingresso principale e ci si ritrova tra pareti in mogano a cassettoni, con giunti crociati, per giungere poi alla zona ascensori, pure in mogano, immersa in una luce calda. Gli ascensori sono rivestiti in marmo Perlino bianco molato fine, come i pilastri dell’ingresso e le facciate del cortile coperto. C’è una sequenza nell’illuminazione degli spazi: la zona d’ingresso in piena luce naturale, quella degli ascensori con luce soffusa, l’atrio invaso da luce chiara.
Tra le facciate del piano superiore e il pavimento a terrazzo dell’atrio, tutti bianco crema, lo spazio al pianoterra è definito dalle pareti di fondo di marmo verde Issoire lucidato. Delimitato da una cornice di marmo nero Impala levigato troviamo un’opera di Joseph Kossuth. Si tratta di lettere d’alluminio incastonate nel pavimento che riproducono un passo del Laocoonte di Lessing e che stanno sopra una serie di date e nomi di particolare signficato per la storia della città. Dal salone uno scalone rivestito di mogano conduce alla galleria del primo piano con le stanze del Presidente, la biblioteca e la sala conferenze. I piani restanti sono funzionali e sobri: nell’interrato la caffetteria si affaccia con vetrate su un appar- tato cortile marmoreo con statue, una vasca e degli alberi.


Veduta dal basso del grande lucernario che copre l’atrio interno.

Scheda tecnica
Località
Prager Strasse 200, Lipsia, Germania
Committente
Landeszentralbank in den Freistaaten Sachsen und Thu?ringen
Data di progettazione
1994-1996
Data di realizzazione
1995-1996
Progettazione
Hans Kollhoff
Direzione progetto e lavori
Christoph Tyrra
Consulenze
Gehlen, Du?sseldorf (calcoli statici) Gladem, Paderborn (impiantistica)
Imprese di costruzione
Arge LZB Leipzig Hauptverwaltung P.Holzmann AG Hoctief AG Gartner, Gundelfingen (facciata)
Materiali lapidei utilizzati
Granito verde Savana, Brasile, fiammato (facciata) Marmo bianco Perlino, Italia, levigato fine (hall)
Marmo verde Issoire, Italia, lucidato (hall) Granito nero Impala, Italia, levigato (pavimentazioni interne ed esterne)
Ditte fornitrici pietra
Campolonghi, Forte dei marmi (granito verde Savana)
Savema, Forte dei marmi (marmo bianco Perlino)
MGI (marmo verde Issoire e granito nero Impala)
Installazione pietra
Gartner, Gundelfingen (facciata e hall secondo-quarto piano) Imberg, Bochum (hall piano terra-I piano)

* Tratto da Luoghi e culture della pietra, (a cura di) Vincenzo Pavan, Gruppo Editoriale Faenza Editrice, Faenza, Ravenna, 1997

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