31 Agosto 2009
Design litico
Colors
Progetto per il padiglione Colors di VISTO Architectural Workshop.
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L’enfasi sull’azione comunicativa delle superfici architettoniche che caratterizza la contemporaneità riguarda anche il mondo delle textures litiche, nei suoi aspetti più complessi di natura grafica e compositiva, come anche nei più basilari e intrinseci caratteri di colore e grana materica della pietra stessa. Ancor più che in passato la tessitura minerale dei materiali lapidei, e le sensazioni tattili e visive che da essa derivano, sono chiamate a rappresentare l’immagine a tratti opulenta, a tratti minimale, di una serie di valori culturali ed economici riconducibili alle idee di bellezza, lusso, benessere.
Da sempre brecce multicolori disegnate da grandi macchie e striature, pietre di varia natura di tonalità compatte e omogenee o venate e arabescate, onici e alabastri nuvolati, graniti puntinati, marmi candidi, corvini, o intensamente dorati, o ancora saturi di pigmenti minerali verdi, lividi o scarlatti, si sono fatti apprezzare come materiali colorati in sé, capaci di esprimere nella bidimensionalità una potente ed autonoma profondità colorica, attivabile grazie alla semplice lucidatura senza l’ausilio di vernici, smalti o altri trattamenti arricchenti delle proprietà cromatiche.
Dettaglio di un blocco in Pietra Senape per la realizzazione dello spazio Colors di PIBA Marmi
Oggi più che mai il progetto delle superfici architettoniche sfrutta la generosità dell’iridescente universo litologico, e soprattutto di inedite pietre, da scoprire o riscoprire, europee o esotiche, ricercate per suscitare un continuo “effetto novità”, potendosi limitare ad un semplice lavoro di ricomposizione e variazione del pattern tessiturale dettato dalla struttura cristallina delle rocce, con sicuri risultati di sgargiante e fotogenica eccentricità. O ancora, la scelta della cultura architettonica contemporanea ricade di frequente su proposte cromatiche più discrete, su tonalità pastose e morbide esaltate da finiture superficiali vellutate. Le pietre e i marmi del terzo millennio provengono dall’Italia ma anche da aree estrattive emergenti e trovano denominazioni commerciali diversificate nel proliferare articolato e complesso di un’onomastica che rivela innumerevoli identità litiche e cromatiche.
La superficie purpurea del Rosso Levanto protagonista dello spazio espositivo Colors
Per riaffermare un’identità chiara a riconoscibile in questo settore, altamente concorrenziale e in continua rapida mutazione, nasce Colors un ulteriore progetto di exhibit design di PIBA Marmi, firmato da VISTO Architectural Workshop per le prossime edizioni veronesi di Abitare il Tempo e Marmomacc. Nello spazio all’aperto il visitatore troverà le pietre commercializzate e lavorate dal brand di Chiampo, muovendosi tra lastre di calcari iberici o nordafricani dalle tenui sfumature dell’avorio, del grigio, del giallo o tra blocchi di Rosso Levanto, un pregiato marmo ligure dalle più decise tinte purpuree.
Pietra di Fatima, Grigio Ash, Pietra Senape, Nero Assoluto, Pietra di Brera sono solo alcuni dei nomi che PIBA Marmi assegna da tempo alla sua litoteca originale, impiegata per dar corpo a progetti di architettura, allestimenti interni, pezzi di design. Tali litotipi saranno impiegati in Colors per realizzare una sorta di porta policromatica per gli eventi fieristici scaligeri del prossimo autunno, un varco sensoriale da attraversare toccando il colore della pietra.
di Davide Turrini
Vai a: PIBA Marmi