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29 Novembre 2007

Letture

Puglia di pietre
Una selezione d’autore

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Puglia di pietre
a cura di Domenico Potenza, Foggia, Claudio Grenzi editore, 2007, pp. 143.

Le opere esposte nel padiglione della Regione Puglia nella mostra intitolata “Puglia di Pietra” alla 42° edizione di Marmomacc di Verona fanno parte anche di una nutrita pubblicazione, sintesi dell’evento curato sempre dall’arch. Domenico Potenza ed edito da Claudio Grenzi editore. L’opera, nel formato modello rivista di architettura, ripercorre in maniera più ricca e didascalica tutto il lavoro messo in piedi per questa importante edizione dell’appuntamento veronese. All’interno disegni, foto e descrizione di tutti i progetti esposti e commentati dagli autori stessi, al quale si affianca di volta in volta una sintesi del curriculum del progettista ed una scheda tecnica dell’opera. Il catalogo va oltre, a mio avviso, la semplice raccolta di opere ma lancia messaggi per il futuro, tanto che questa è una parte di quanto si sarebbe potuto pubblicare. Ogni passo dell’opera è scandita da architetture e progetti, da riferimenti e citazioni, il tutto per corredare un lavoro di ricerca molto minimale, certosino, in cui si intravede tutta la fatica effettuata per raggiungere un risultato finale molto denso di contenuti. Merito dell’editore Claudio Grenzi nell’aver costruito un impalcato della pubblicazione ben organizzato e di grande comunicazione. L’esito del catalogo rappresenta, inoltre, un processo che parte da molto lontano, da anni di collaborazione con l’Ente Fiera e la Regione Puglia, da anni di ricerca, di appunti, di archiviazione, di incontri e di scambi che in prima persona hanno visto l’arch. Potenza tenere e tessere legami importanti con una rete molto larga e con territori molto lontani e di sinergie costruite nel tempo, venti anni per la precisione, così come meglio ci racconta l’arch. Franco Parisi nel suo contributo al testo dove ripercorre un arco temporale molto lungo fatto di sperimentazione e ricerche con le Pietre di Puglia tra artigianato, arte e design. “Questa pubblicazione ” commenta l’arch. Potenza “si presenta come una sorta di possibile itinerario tra alcune delle architetture di questa terra, attraverso le quali si esprime il carattere della Regione nel rapporto strettissimo che da sempre lega le pietre alla modificazione del paesaggio”. Architetture e progetti che guardano ad una sempre crescente attività attorno al mondo lapideo che dal Gargano al Salento, dalla Murgia alla Valle d’Itria mirano a far crescere una diffusa “qualità condivisibile da perseguire” come ribadisce con forza Domenico Potenza, una qualità che andrebbe estesa dall’opera pubblica all’architettura d’interni, dall’edilizia residenziale al design. La pubblicazione, inoltre, promossa dalla Regione Puglia e patrocinata dalla Unione Europea, dallo Sportello Sprint Puglia per l’Internazionalizzazione delle Imprese in collaborazione con VeronaFiere, si arricchisce del contributo prezioso del vice-presidente alla Regione Puglia Sandro Frisullo ed assessore allo Sviluppo Economico e Innovazione Tecnologica. Importanti sono le sue parole nel testo di presentazione nel quale ricorda che la selezione delle opere pubblicate nel catalogo rappresentano “il profondo rapporto che lega tradizione ed innovazione nella lavorazione dei materiali lapidei per la realizzazione di architetture contemporanee. Occasione privilegiata per quanti condividono sensibilità ed interesse per qualità dei nostri materiali e delle nostre produzioni, in un contesto sempre più specializzato e competitivo come quello della trasformazione delle città e del territorio”, Sistema Puglia, insomma, da sostenere per la promozione dei prodotti di eccellenza come la pietra ed i marmi dei nostri comparti. La Pietra di Apricena, la Pietra di Trani, la pietra di Minervino Murge, la Pietra Leccese, ecco le nostre eccellenze che dal sapiente e mai banale lavoro del progettista si piegano al progetto per farsi architettura di territori e di una Regione ricca di storia, di città intagliate nella pietra, di architetture nate da mano sapienti che hanno tolto il superfluo dal progetto ed hanno sottratto il carattere della loro idea dalla forza espressiva della materia, che di volta in volta si fa struttura o rivestimento. La pubblicazione è strutturata in tre parti, la prima di presentazione raccogle il contributo prezioso delle istituzione a nome del vice-presidente della regione Puglia Sandro Frisullo e di Dario Stefano Presidente IV Commissione Consiliare Sviluppo Economico Regione Puglia. Seguono una parte introduttiva con gli interventi di Domenico Potenza “Una qualità condivisibile da perseguire”, Alfonso Acocella “Omaggio al Salento”, Franco Parisi “Venti anni di sperimentazione e ricerche con le Pietre di Puglia”, Filippo Raimondo “La legittima pesantezza della pietra”. La terza parte raccogliere le 10 opere esposte alla 42° Marmomacc di Verona, con commenti, foto, didascalie fornite dagli autori stessi in più due contributi importanti alle opere di Alessandro Anselmi – GRAU, per il nuovo Cimitero di Parabita, Lecce di Carmen Andriani dal titolo “il concetto e la sua materia” ed il contributo di Carlo Pozzi dal titolo “Architetture di Affezione” all’opera realizzata da Aldo Rossi per il Portale di ingresso e la villa bifamiliare a Barialto, Casamassima, BA. Le altre opere ricordiamolo sono dell’arch. Fernando Baldassarre con la Casa sulle ventiquattro scale ad Apricena FG, realizzata in Pietra di Apricena; l’arch. Mauro Sàito con la sistemazione della piazza Catuma ad Andria, BAT realizzata in pietra di Minervino Murge; lo studio Netti Architetti con la casa S3 a Capurso, BA realizzata in pietra di Trani; l’arch. Lorenzo Colonna con l’edificio per uffici e commercio ad Altamura, BA realizzato in radica di Apricena, pietra di Trani e butterato di Trani e Minervino; lo studio Purini/Thermes con il complesso parrocchiale di San Giovanni Battista a Lecce realizzato in pietra leccese e di Apricena; Mario Cucinella Architects con la stazione marittima di Otranto realizzata in pietra di Apricena e pietra di Cursi; l’arch. Toti Semeraro per il recupero della masseria La Castellana a Otranto Lecce, realizzata in pietra di Cursi e di Soleto. Lasciamo agli interessati ora la possibilità di scoprire questi orizzonti nuovi del panorama architettonico pugliese che crediamo essere in grande fermento e di grande qualità e di aggiungere nuovi commenti questo breve contributo. Quello che ci auspichiamo che le Pietre di Puglia continuino a far parlare di se, e che le opere non contenute in questa prima selezione possano a breve tempo trovare spazio di commento e di riflessine approfondita come quelle sopra citate.

newspress
A cura del:laboratorio progetto cultura
Responsabile della comunicazione: Giuseppe Di Lullo

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