29 Ottobre 2007
Letture
La natural seduccion de la piedra
La natural seduccion de la piedra
Il Sole24Ore BusinessMedia, Faenza Industrie Grafiche, Faenza, Ravenna, 2007
pagg. 160, spagnolo/inglese, euro 30,00
Uno scatto dell’allestimento al Marmomacc 2007
La naturale attitudine dei materiali lapidei ad avvicinare il consenso di chi progetta, commissiona e fruisce gli spazi dell’architettura è andata in scena nelle occasioni recenti ed internazionali di Marmomacc a Verona con l’attenzione particolare rivolta quest’anno alle realtà di penisola iberica. La natural seducciòn de la piedra, mostra ricca di materiale grafico e campioni al vero di opere esemplari in terra spagnola, organizzata ed esposta sotto la cura di Vincenzo Pavan, ha presentato la selezione attenta d’architetture contemporanee esemplificative di come il mondo dell’estrazione e della produzione raggiungano l’eccellenza tecnica preferibilmente nei processi e percorsi costruttivi che s’accompagnano all’eccellenza creativa dei progettisti. E’ indubbio infatti, a sfogliare il catalogo od a percorrere i pannelli della mostra negli spazi della 42a edizione della fiera veronese, come ad esempio la ricerca svolta da Antòn Garcìa-Abrìl e Ensamble Studio per la Scuola di Alti Studi Musicali della Galizia premiata in occasione di Marmomacc 2005 abbia costituito l’occasione di rinnovamento e fortunato rilancio di applicazione costruttiva tradizionale, come si vede ora nel teatro e Auditorio di San Lorenzo de El Escorial a firma di Picado-De Blas Arquitectos o nel Rettorato del Campus dell’Università di Vigo progettato da EMBT Arquitectes od ancora alla Casa en Las Encinas presso Madrid di Vicens-Ramos Arquitectos. Celebrata nella presentazione ufficiale del 6 ottobre scorso alla Sala Boggian di Castelvecchio, l’esposizione raccoglie il testimone dalle mani appunto di Antòn Garcìa Abrìl di cui si propone il nuovo lavoro già anticipato su Architetturadipietra.it nelle sue fasi prima di progetto poi di costruzione; la nuova opera avvolge infatti in copertina il catalogo della mostra edito da Il Sole24Ore BusinessMedia, e viene descritta nelle sue ultime pagine.
Il volume, così come ha fatto la mostra, presenta con accuratezza di testi, disegni tecnici originali e racconti fotografici quindici opere, attingenti dal repertorio di maestri riconosciuti come pure di giovani subito affermatisi per la qualità e la consistenza delle realizzazioni. In apertura il catalogo accoglie i due saggi brevi di Luis Fernàndez-Galiano e di Ignacio Fernàndez Solla, importanti approfondimenti interpretativi delle opere e del contesto storico-culturale di cui l’architettura contemporanea spagnola è espressione. Il primo centra l’obiettivo sull’opportunità dell’appartenenza della pietra quale materiale da costruzione alla fase moderna e contemporanea dell’architettura, per poi approfondire il tema attualissimo del dualismo fra applicazioni di pietra massiva ed applicazioni in rivestimento sottile in ambito sia spagnolo che internazionale. Il secondo fissa in primis le tappe dell’applicazione lapidea mediante ancoraggi in facciata ventilata, con il processo d’evoluzione continua conducente all’assottigliamento delle lastre fino a raggiungere la traslucenza dell’alabastro nelle realizzazioni di Josep Lluis Mateo; poi completa doverosamente il proprio contributo distinguendo nella fotografia d’insieme nazionale Rafael Moneo quale figura d’eccezione: egli s’avvale infatti d’ogni diversa applicazione lapidea con maestria, senza vincoli a tecnologie specifiche se non frutto del portato concettuale generante l’opera nel suo insieme.
Alcune viste dell’allestimento al Marmomacc 2007
Nello scandire ordinatamente i nomi dei progettisti presentati, la scelta, pure dunque in continuità di contenuti, quale incipit non poteva allora non ricadere su Rafael Moneo: non solo per l’indiscusso spessore della competenza teorica e tecnica che si racchiude sempre in punta di sua matita, ma anche per il nuovo riconoscimento ottenuto dal suo Ampliamento del Banco de Espana tra le opere premiate a Marmomacc 2007 in occasione della 20a edizione del Premio Internazionale Architettura di Pietra. In quest’opera come nella sede municipale di Murcia descritta in mostra il genio si esprime nel parallelo controllo della forma e della tecnica, delle spinte intellettuali d’innovazione e di etico recupero interpretativo della tradizione. Il Municipio risponde all’esigenza monumentale con la proposta contemporanea del retablo pittorico; esso, in affaccio d’edificio, sostituisce alle tele le inquadrature di vita reale, con richiami fortissimi all’opera tutta di Terragni, rigeometrizzata secondo i ritmi dell’intorno e secondo l’allusione poetica all’ascensione al cielo. La presenza spagnola al Marmomacc, oltre alle postazioni di rappresentanza delle 45 ditte in fiera, s’infoltisce quest’anno con l’attribuzione del premio anche alla granitica delicata trama di Antonio Jimènez Torrecillas ai bastioni di Granada. Ma tornando alla mostra ed al testo, come s’accennava l’esposizione s’impreziosisce ulteriormente anche nella presenza dei materiali dei maestri Alberto Campo Baeza, Carlos Ferrater, Juan Navarro Baldeweg, delle consolidate realizzazioni di Sancho-Madridejos Arquitectos, Cèsar Portela, Francisco Mangado, delle proposte di RCR Arquitectes, AMP Arquitectos, Paredes-Pedrosa Arquitectos e Palerm-Tabares de Nava Arquitectos.
Entro gli spazi di Marmomacc l’allestimento e la pubblicazione godono di importanti patrocini e collaborazioni. Al patrocinio infatti del Ministero Italiano del Commercio Internazionale fa eco la partecipazione organizzativa dell’Istituto Spagnolo del Commercio Estero, a suggellare la vicinanza stretta fra realtà commerciali, imprenditoriali, industriali nel settore lapideo di bacino italiano ed iberico. Durante la cerimonia di presentazione della mostra lo stesso Angel Martìn Acebes, Vicepresidente esecutivo dell’Istituto Spagnolo di Commercio Estero, ha posto infatti in parallelo il prestigio internazionale indiscusso dell’esposizione fieristica veronese ed il ruolo consolidato di co-protagonista svolto dalla Spagna negli ultimi anni quanto a quantità di materiale lapideo locale estratto, venduto e particolarmente esportato oltreoceano alla volta dei mercati consolidati americani come di quelli orientali più recenti.
La copertina del catalogo
di Alberto Ferraresi
(Vai al sito di Marmomacc)
(Vai alla pagina della Scuola di Alti Studi Musicali della Galizia)
(Vai all’intervista 2005 ad Anton Garcia Abril)
(Vai alla pagina della nuova sede SGAE di Anton Garcia Abril)
(Vai al sito dell’Istituto Spagnolo del Commercio Estero)